10 marzo 2021
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Una dieta adeguata previene la formazione di calcoli renali
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La dieta ideale per contrastare i calcoli renali: bere molta acqua
Secondo due revisioni della letteratura pubblicate su Nutrients e Archivos espanoles de Urologia, la dieta ideale per contrastare i calcoli renali comprende abbondante acqua, proteine vegetali e latticini, ed evita il più possibile carne, sale e bibite analcoliche. «Esiste di certo una predisposizione genetica alla formazione di calcoli, ma una dieta corretta e bilanciata può aiutare a prevenirne la comparsa» spiega Pietro Manuel Ferraro, della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs e dell'Università Cattolica di Roma, autore principale di entrambi i lavori.
L'esperto sottolinea che la cosa più importante è bere molto, in quanto ogni bicchiere d'acqua riduce la formazione di calcoli del 13%. Anche il caffè e il succo di agrumi hanno un effetto protettivo, mentre le bibite analcoliche aumentano il rischio di sviluppare calcoli. Nella dieta bisognerebbe prevedere la presenza di circa 1,2 grammi di calcio al giorno, dato che questo elemento riduce l'assorbimento intestinale e l'escrezione di ossalati, proteggendo quindi dalla formazione di calcoli. È difficile determinare la quantità di ossalati contenuti in ogni alimento, perché è molto variabile; poiché però molti vegetali, come spinaci, barbabietole, patate, ne sono ricchi, è possibile comunque consumare questi preziosi cibi agendo proprio sull'assorbimento degli ossalati nell'intestino tramite il calcio. Altri elementi da limitare sono il sale, che aumenta il rischio di calcoli, perché causa un aumento di eliminazione di calcio con le urine, e il consumo abbondante di proteine animali, che riducono il pH delle urine e aumentano l'escrezione urinaria di acido urico, in particolare se sono presenti diabete e sindrome metabolica. Le proteine di origine vegetale e dei latticini non causano questi problemi.
Insomma, la dieta adatta a evitare i calcoli dovrebbe prevedere abbondanza di frutta e verdura, calcio e acqua, poche proteine animali e sale scarso, e quindi richiama la dieta mediterranea e quelle vegetariane, contrapposte a quelle tipiche del Nord Europa. «È comunque opportuno, nelle persone con una spiccata tendenza a formare calcoli, eseguire una valutazione specialistica per determinare con precisione il ruolo di abitudini alimentari e di altri fattori non dietetici, per intervenire in maniera mirata» conclude Ferraro.
Fonte: Doctor33
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