Virus respiratorio sinciziale: prossima emergenza da gestire nei bambini?

28 ottobre 2021
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Virus respiratorio sinciziale: prossima emergenza da gestire nei bambini?



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Virus respiratorio sinciziale (RSV): un agente virale molto comune di infezione dell'apparato respiratorio


Secondo uno studio pubblicato su CMAJ, i casi di virus respiratorio sinciziale (RSV) nei bambini potrebbero aumentare in maniera considerevole man mano che verranno allentate le misure di distanziamento fisico dovute al Covid-19. I casi di RSV sono aumentati bruscamente in Australia e, più recentemente, negli Stati Uniti, proprio perché le misure di sanità pubblica sono state allentate in seguito alla diminuzione dei casi di Covid-19.

«Prima della pandemia di Covid-19, circa 2,7 milioni di bambini in tutto il mondo ogni anno erano vittime dell'infezione da virus respiratorio sinciziale, che infatti era la quarta causa di morte più comune nei bambini piccoli. La ricomparsa dei virus respiratori stagionali ora rappresenta potenzialmente una minaccia per i bambini vulnerabili» spiega Pascal Lavoie, del BC Children's Hospital Research Institute e dell'Università della British Columbia, Vancouver, Canada, che ha guidato il gruppo di lavoro. Durante la pandemia di Covid-19, il Canada, come altri paesi, ha avuto solamente 239 casi di RSV tra il 29 agosto 2020 e l'8 maggio 2021, rispetto ai 18.860 in un periodo simile dell'anno precedente. Nell'ultimo anno, quindi, il virus è rimasto poco presente, ma un aumento del numero di casi in Canada (e in altre zone) quest'estate potrebbe impegnare le risorse sanitarie nelle unità di terapia intensiva pediatrica. La maggior parte delle donne incinte e dei neonati molto piccoli non ha infatti sviluppato l'immunità nella stagione precedente, quindi i bambini potrebbero presentare forme di malattia più gravi quest'anno. In previsione di una potenziale recrudescenza dell'RSV, gli autori consigliano di porre ancora enfasi sul lavaggio delle mani e sulle misure igieniche di base e su altre misure protettive come l'allattamento al seno quando possibile. Suggeriscono inoltre di continuare a effettuare i test per confermare l'RSV quando necessario, e che le terapie intensive pediatriche pianifichino di gestire gli aumenti di volume di lavoro nei casi gravi di RSV. «Se i casi quest'estate aumentassero fino al livello che di solito raggiungono nella stagione autunnale sarebbe bene anche somministrare un trattamento preventivo ai bambini a più alto rischio» concludono gli autori.

Fonte: Doctor33

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