25 gennaio 2022
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Parkinson: importanza dell'attività fisica regolare
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L'attività fisica anche moderata è stata fortemente associata a un migliore decorso clinico della malattia di Parkinson
Secondo uno studio pubblicato su Neurology, il mantenimento di livelli moderati o elevati di attività fisica regolare e delle abitudini di esercizio fisico, comprese le faccende domestiche, è stato fortemente associato a un migliore decorso clinico della malattia di Parkinson, e diversi tipi di attività fisica hanno mostrato effetti differenti. «I nostri risultati sono entusiasmanti, perché suggeriscono che potrebbe non essere mai troppo tardi per una persona con Parkinson per iniziare un programma di esercizi per migliorare il decorso della malattia» spiega Kazuto Tsukita, dell'Università di Kyoto in Giappone e dell'Accademia Americana di Neurologia, primo nome dello studio.
«Questo perché abbiamo scoperto che per rallentare la progressione della malattia, era più importante per le persone con Parkinson mantenere un programma di esercizi piuttosto che essere attive all'inizio della malattia» prosegue l'esperto. Per meglio comprendere la situazione, infatti, i ricercatori hanno esaminato i dati della Parkinson's Progression Markers Initiative, che include valutazioni longitudinali e complete di molti parametri clinici. Gli autori hanno utilizzato principalmente i modelli lineari multivariati a effetti misti per analizzare gli effetti di interazione di una attività fisica regolare e dei livelli di esercizio da moderati a vigorosi, misurati attraverso il questionario Physical Activity Scale for the Elderly, sulla progressione dei parametri clinici, dopo aggiustamento per età, sesso, dose equivalente di levodopa e durata della malattia. Dallo studio su 237 pazienti con malattia di Parkinson precoce è emerso che l'attività fisica regolare e i livelli di esercizio da moderato a vigoroso al basale non hanno influenzato in modo significativo la successiva progressione clinica della malattia. Tuttavia, livelli medi di attività fisica regolare nel tempo erano significativamente associati a un deterioramento più lento della stabilità posturale e dell'andatura, e che i livelli di attività correlata al lavoro nel tempo erano collegati a migliore velocità di processazione.
Fonte: Doctor33
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