04 giugno 2015
Aggiornamenti e focus
I bambini si muovono poco già dall’asilo
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Sedentarietà per quasi tre quarti della giornata, attività leggera per il 13 per cento del tempo e moderata o vigorosa per il restante 14 per cento. Secondo quanto si legge sulle pagine della rivista Pediatrics, sono questi i numeri per descrivere la giornata trascorsa all'asilo dai bimbi fino ai 5 anni di età nell'area di Seattle (Stati Uniti).
«L'attività fisica e il gioco sono fondamentali per garantire ai bimbi un corretto sviluppo e proteggono dai pericolosi accumuli di grasso in eccesso» afferma Pooja Tandon, della University of Washington di Seattl e prima autrice dello studio, ricordando che oltre la metà dei bambini statunitensi in età prescolare non raggiunge la soglia giornaliera di attività fisica raccomandata dagli esperti.
«Le linee guida parlano di 60 minuti al giorno di attività sotto la guida di un insegnante e di altri 60 di gioco libero, magari all'aperto» ricorda la pediatra. E per verificare sul campo la situazione attuale, i ricercatori d'oltre oceano hanno coinvolto nella loro analisi poco meno di 100 bambini in età prescolare che frequentavano 10 diverse strutture educative valutando le ore dedicate al movimento, sia all'aperto sia all'esterno, e distinguendo anche tra attività seguita da un insegnante e gioco libero.
I risultati non sono particolarmente incoraggianti: 33 minuti al giorno di attività all'aperto e 48 minuti in media di opportunità di gioco attivo (dei quali solo il 41 per cento dedicato ad attività moderata o vigorosa). Se a questi si aggiunge un 26 per cento del tempo all'asilo dedicato al pisolino, si arriva all'88 per cento della giornata all'asilo trascorsa senza opportunità d gioco attivo. «Inoltre meno dell'1 per cento del tempo viene dedicato ad attività all'aperto seguite da un insegnante» precisa Tandon sottolineando l'importanza di modificare le attività dei centri educativi per i piccoli in modo da favorire e incrementare l'attività fisica dei bambini.
«Più i bimbi sono attivi sin da piccoli, più manterranno nel corso della vita le buone abitudini al movimento» afferma Danelle Fisher del Providence saint John's health center di Santa Monica, in California, «gli ostacoli verso il cambiamento sono molti e tra questi includiamo anche il fatto che per un adulto non è così semplice tenere testa all'energia dei bimbi di questa età». «Le sfide sono tante e richiedono un approccio complesso: sviluppo professionale degli insegnanti, educazione dei genitori e introduzione dell'attività fisica nelle regolamentazioni locali e statali» conclude Dina Lieser, direttrice del Community pediatrics al Nassau university medical center di New York.
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