23 ottobre 2009
Interviste
Nanne sicure
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Nei paesi occidentali, la sindrome della morte improvvisa in culla (SIDS) rappresenta la forma più comune di morte nei bambini di età compresa tra uno e dodici mesi. Va sottolineato tuttavia, un dato emerso dalle statistiche, che hanno riscontrato una notevole diminuzione degli eventi, grazie al contributo delle campagne educative che informano i genitori sui fattori a rischio e sulle modalità per eliminarli. Per saperne di più Dica33 ha intervistato la dottoressa Maria Pia Villa, dell'Unità Operativa di Pediatria dell'Azienda Ospedaliera Sant'Andrea, Roma e responsabile del Centro Regionale Medicina del Sonno e SIDS.
Che cosa è la sindrome della morte improvvisa in culla?
La Sindrome della Morte Improvvisa in Culla o dall'acronimo inglese SIDS (Sudden Infant Death Syndrome) è il nome dato alla morte improvvisa e inaspettata di un lattante apparentemente sano, che rimane inspiegata anche dopo un indagine post-mortem completa, comprendente l'autopsia. L'incidenza della SIDS nei paesi industrializzati è di circa 1 caso ogni 1000 nati vivi (ciò equivale in Italia a circa 500 bambini l'anno) ed è più frequente tra i 2 e i 4 mesi di vita.
Quali sono i sintomi o segni da leggere come fattori di rischio di SIDS?
Purtroppo la morte è improvvisa e inaspettata perché avviene in lattanti peraltro normali e asintomatici. E' difficile quindi riconoscere sintomi o comportamenti che facciano sospettare una SIDS. Durante il sonno il controllo del respiro è meno efficiente e i muscoli respiratori sono ipotonici mentre il tono delle alte vie respiratorie è ridotto. Queste condizioni fisiologiche rendono il sonno un momento di sfida per tutto il sistema respiratorio: alcune posizioni del bambino, in sonno, possono essere fattori di rischio per l'ostruzione delle vie aeree, così come alcune condizioni ambientali. Il rigurgito, atteggiamento fisiologico del lattante, può diventare un reale fattore di rischio se avviene in sonno. Esistono, quindi, solo comportamenti che possono guidare i genitori nel fornire una "nanna" la più sicura possibile al proprio bambino.
E' possibile e come si può prevenire l'evento?
Esistono 10 regole fondamentali capaci di ridurre in maniera significativa il rischio di SIDS nel lattante:
- Nei primi mesi di vita posizionare sempre il bambino a pancia in su, sia durante il riposino diurno sia durante il riposo notturno. Questa posizione è la più sicura, e va ottenuta ogni volta che il bambino dorme. Non farlo dormire a pancia sotto né sul fianco.
- Fare dormire il bambino su materassi rigidi. Non utilizzare cuscini, coperte, piumoni o altre superfici morbide ingombranti almeno fino ai 6 mesi di vita.
- Tenere oggetti soffici, giochi, biancheria sfusa fuori dal letto del bambino.
- Fare dormire il bambino nella stanza ma non nel letto matrimoniale o con i suoi fratelli. Mettere sempre il bambino nel suo letto dopo l'allattamento.
- Non coprire eccessivamente il bambino durante il sonno, non avvolgerlo stretto nella coperta. Vestire il bambino con indumenti leggeri. La temperatura della stanza deve essere confortevole come per l'adulto (la temperatura ideale è 18-20° C).
- Se ha la febbre può aver bisogno di essere coperto di meno, mai di più.
- Non permettere a nessuno di fumare vicino al bambino. La mamma non deve fumare prima e dopo la nascita del bambino, e non bisogna permettere ad altri di farlo. Non tenere il bambino in ambienti dove si fuma o si è fumato.
- Si può usare il succhiotto durante il sonno, tuttavia è importante introdurlo dopo il primo mese di vita e sospenderlo entro l'anno. Non forzare il bambino se lo rifiuta. Se il bambino durante la notte perde il ciuccio non va reintrodotto. Evitare sempre sostanze edulcoranti in cui intingere il ciuccio. Il succhiotto scelto deve essere ortodonticamente adeguato all'età del bambino, con una mascherina rigida e di forma anatomica, conforme alla norma di sicurezza Europea EN 1400, garantita da apposito riferimento sulla confezione.
- E' controindicato utilizzare prodotti che vengono pubblicizzati per monitorare il sonno del vostro bambino, in quanto si sono dimostrati di scarsa efficacia e sicurezza.
- L'allattamento al seno è importante: il latte materno è il migliore alimento. Fare tutto il possibile per allattare il bambino al seno.
Quando può essere considerato opportuno rivolgersi al centro? In tutte le occasioni in cui notiate un sonno anomalo, presenza di apnea o respirazione rumorosa.
Quali sono i rischi associati a far dormire il bambino nel letto o sul divano con i genitori?
Le maggiori associazioni nazionali e mondiali di Pediatria sconsigliano il Co-sleeping (Dormire insieme). Molte evidenze scientifiche hanno inoltre dimostrato come il rischio di SIDS sia maggiormente elevato nei lattanti che dormivano nel letto dei genitori in particolare se questi erano fumatori. In particolare da dati retrospettivi sembrerebbe che nel 54% dei casi di SIDS il decesso si sia verificato quando genitore e bambino condividevano dormendo lo stesso letto e nel 17% dei casi il decesso è avvenuto quando genitore e bambino dormivano sullo stesso divano. Il posto più sicuro dove far dormire il bambino nei suoi primi sei mesi di vita è nel proprio letto, separato da quello dei genitori (anche se nella stessa stanza). I genitori dovrebbero evitare di trovarsi nella condizione in cui potrebbero addormentarsi a fianco di un bambino piccolo, e soprattutto evitare di dormirci insieme.
Simona Zazzetta
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