15 luglio 2015
Aggiornamenti e focus
Pacemaker e smartphone: meglio mantenere le distanze
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Gli esperti di aritmie e elettrofisiologia riuniti a Milano in occasione del congresso biennale Ehra europace-cardiostim hanno confermato che i portatori di pacemaker e defibrillatori cardioversori impiantabili dovrebbero fare attenzione a dove tengono il proprio smartphone.
«Lo smartphone che oggi quasi tutti utilizzano, potrebbe interferire con i dispositivi cardiaci causando problemi alla salute» dice in un comunicato della Società europea di cardiologia (Ecs)Christof Kolb, elettrofisiologo del German heart center di Monaco. E i risultati di uno studio presentato nel corso del congresso hanno sottolineato che in effetti, pur essendo molto rare, le interferenze possono presentarsi.
«I pacemaker potrebbero "sentire" i segnali in arrivo dal cellulare come un segnale cardiaco e fermarsi momentaneamente creando una pausa nel ritmo del cuore» spiega Carsten Lennerz, del German heart center, autore di uno degli studi presentati sull'argomento, che poi aggiunge: «i defibrillatori invece potrebbero interpretare il segnale dello smartphone come una tachiaritmia ventricolare e "reagire" generando una scossa dolorosa».
Stesso discorso potrebbe essere valido anche per le linee elettriche ad alta tensione sotto le quali spesso ci si trova a passare nei tragitti in bicicletta a piedi o in auto. «Anche in questo caso le interferenze elettromagnetiche potrebbero creare problemi a chi è portatore di un dispositivo cardiaco» afferma Katia Dyrda, cardiologa al Montreal heart institute in Canada e autrice di uno studio nel quale sono state valutate proprio le interazioni tra le linee elettriche e i dispositivi cardiaci impiantabili.
In base ai risultati dei due studi però, i portatori di pacemaker e defibrillatori possono stare tranquilli e non devono rinunciare al proprio smartphone.
«Su oltre 3.400 test effettuati sui 308 pazienti coinvolti nello studio, solo uno ha avuto problemi di interferenze legate allo smartphone» dice Lennerz. E risultati simili sono stati ottenuti anche nel secondo studio: «solo un dispositivo impostato in una modalità molto particolare e non comune ha mostrato problemi di interferenza con le linee elettriche ad alta tensione» rassicura Dyrda. In sintesi dunque, come concludono i ricercatori, non è il caso di preoccuparsi troppo o di rinunciare a cellulare e passeggiate nei campi se nei dintorni ci sono linee elettriche ad alta tensione.
«Per quanto riguarda i cellulari, i momenti più a rischio sono l'arrivo della chiamata e il collegamento alla rete» dice Lennerz che raccomanda di non tenere lo smartphone nella tasca della giacca vicino al cuore e di parlare tenendo il cellulare dal lato opposto rispetto a quello nel quale c'è l'impianto cardiaco.
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