Le diete vegetariane e vegane nei bambini fanno bene?

14 maggio 2024
Aggiornamenti e focus

Le diete vegetariane e vegane nei bambini fanno bene?



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Una recente revisione sistematica pubblicata sulla rivista Nutrients ha messo sotto la lente d'ingrandimento la crescente adozione delle diete a base vegetale, inclusi regimi vegetariani e vegani, nei bambini dei paesi ad alto reddito.

La tendenza è in Europa, negli Stati Uniti e in Australia, mostra come fino al 50% della popolazione nell'ultimo decennio stia riducendo l'assunzione di prodotti animali, con aumenti fino a 15 volte di popolazione che si definisce vegetariana o vegana. I bambini seguono la stessa tendenza, con il 13% dei bambini britannici che si identificano come vegetariani e l'8% come vegani, secondo un sondaggio del 2021. L'incremento nelle vendite di cibo a base vegetale a livello mondiale riflette ulteriormente questa crescente tendenza.

Le linee guida internazionali sulle diete vegetariane e vegane per i bambini variano, con Stati Uniti e Regno Unito che promuovono diete vegane ben pianificate. D'altra parte, molti paesi europei esprimono cautela, sottolineando i rischi e la necessità di costante supervisione medica. L'eterogeneità e le discrepanze di queste linee guida rivelano lacune nelle raccomandazioni nutrizionali, evidenziando la necessità di ulteriori ricerche per garantire la sicurezza di tali regimi alimentari.
Restano domande chiave riguardo all'impatto di questo tipo di diete nelle diverse fasi dello sviluppo, agli effetti della supplementazione di nutrienti che supportano le ossa, alle conseguenze di alimenti a base vegetale ultra-processati e alle possibili implicazioni a lungo termine sulla salute.
Le preoccupazioni riguardano soprattutto l'impatto degli additivi sul microbiota intestinale e le possibili associazioni con rischi di malattie cardiovascolari e cancro.

La review ha evidenziato come i marcatori antropometrici dei bambini vegetariani sono allineati o leggermente al di sotto del gruppo di riferimento onnivoro, mentre i bambini vegani mostrano spesso peso, altezza e massa grassa inferiori, con un rischio leggermente aumentato di essere affetti da ritardo di crescita. Dati su bambini vegetariani indicano una tendenza a una minore densità e contenuto minerale osseo. Nei bambini vegani, valori inferiori persistono anche dopo l'adeguamento per dimensioni ossee e corporee, accompagnati da marcatori alterati del metabolismo osseo.
Entrambi i gruppi, vegetariani e vegani, mostrano segni di carenza di vitamina B12 in assenza di integrazione, con circa il 30% che non riceve supplementi. Inoltre, presentano riserve di ferro inferiori, un aumento del rischio di carenza di vitamina D e un'assunzione potenzialmente insufficiente di iodio. I vegani possono anche avere livelli inferiori di alcuni nutrienti, in particolare vitamine liposolubili.
Tra i pro di una dieta vegana si riscontrano però un profilo lipidico più favorevole e un minor rischi di sviluppare malattie cardiovascolari.

C'è da sottolineare che la varietà di stili alimentari analizzati richiederebbe un maggior dettaglio e armonizzazione dei dati e dei parametri.
Proprio per questo motivo i ricercatori suggeriscono un'azione urgente per un'implementazione immediata di raccomandazioni pratiche per l'applicazione sicura di diete vegane e vegetariane nei bambini su scala globale, introducendo una miglior formazione dei professionisti sanitari per stili dietetici personalizzati che tengano conto delle abitudini regionali e stabiliscono norme chiare adeguare le diete a base vegetale per i bambini.


fonte: Doctor33




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