I serpenti prevedono gli eventi sismici?
Uno studio sui serpenti come potenziali sentinelle di movimenti sismici, iniziato nel 2007 con Gianpaolo Montinaro, biologo specializzato in erpetologia, insieme al dottor Ernesto Filippi e al medico veterinario Pasqualino Piro, è cresciuto negli anni con la collaborazione dei docenti della Facoltà di Veterinaria dell'Università di Bari, Domenico Otranto e Jairo Mendoza. Ora la ricerca si amplia con l'ingresso del Max Planck Institute (Mpi), dove Martin Wikelski, direttore del Dipartimento del Comportamento animale, insieme alla ricercatrice Uschi Müller, intende investigare tale fenomeno con il progetto mondiale Icarus (International Cooperation for Animal Research Using Space).
Lo studio
"Nel 2009 a Cocullo, nei giorni precedenti il terremoto dell'Aquila del 6 aprile, i serpari hanno riferito di essere riusciti a raccogliere i serpenti molto più facilmente del solito: ne hanno trovati più del normale e tutti fuori dalle tane, cosa insolita per il mese di marzo, quando l'attività di risveglio di questi rettili avviene molto lentamente" racconta Gianpaolo Montinaro, in riferimento alle testimonianze, provenienti da varie parti del mondo, che fanno ipotizzare che i serpenti possano essere avvertire un evento naturale potenzialmente catastrofico.
Da oltre un decennio Montinaro, insieme al dottor Ernesto Filippi e al medico veterinario Pasqualino Piro, lavora a un monitoraggio dei serpenti finalizzato al benessere animale e alla conservazione della specie nel contesto del "Rito dei Serpari", che ogni anno si rinnova nel borgo di Cocullo, in Abruzzo, con decine di serpenti posti ad adornare la statua del santo.
Dallo scorso anno, al team si sono uniti Alfonso Mendoza Roldan e Domenico Otranto, parassitologi del Dipartimento di Medicina veterinaria dell'Università di Bari, con l'obiettivo di studiare i parassiti tipici dei serpenti italiani e quelli potenzialmente trasmissibili all'uomo.
Il prossimo step è previsto per la festa del 2024: sulla base dell'esperienza fatta a Cocullo nel 2023, in collaborazione con Martin Wikelski, Direttore del dipartimento del Comportamento animale, e la ricercatrice Uschi Müller del Max Planck institute, sarà avviato uno studio per investigare la sensibilità dei serpenti ai movimenti sismici nell'ambito del progetto mondiale Icarus.
Jairo Mendoza sarà il responsabile dell'innesto di un piccolo trasmettitore in alcuni esemplari di cervone (Elaphe quatuorlineata) a Cocullo per permetterne il monitoraggio delle attività sismologiche, attraverso una tecnologia satellitare. Inoltre, saranno continuate le attività di monitoraggio della salute dei serpenti nel loro ambiente naturale.
"Il Max Planck Institute - aggiunge Montinaro - da anni studia il comportamento delle capre sull'Etna, dimostrando che sono premonitrici delle eruzioni vulcaniche. Adesso, in Abruzzo, si comincia a studiare la parte sismologica".
La festa di Cocullo
Si tratta di una festa sacro Pagana in cui i serpenti sono catturati in natura dai serpari e portati in processione sulla statua di San Domenico, che per la tradizione è il protettore dei morsi dei serpenti e dei cani con rabbia. La festa si celebra il 1° maggio da più di cinquecento anni. Dopo la processione, i serpenti sono rilasciati in natura per essere catturati l'anno successivo.
"Lo studio, pubblicato su un'importante rivista che si occupa di malattie neglette dell'uomo, è stato occasione di entrare in un mondo magico, fatto di storie e narrazioni, in una dimensione sacro-profana dai contorni fiabeschi, nel piccolo borgo di Cocullo" ha dichiarato il professor Mendoza Roldan, docente colombiano, italiano di adozione, esperto di medicina erpetologica e parassitologia, che ha lavorato per otto anni nel più grande centro per la preparazione dei sieri antiofidici in Brasile, l'Istituto Butantan di San Paolo, ed è attualmente responsabile di un progetto di ricerca su una nuova Leishmania ritrovata nei gechi, nell'uomo e nel cane.
Il progetto Icarus
Il progetto studia i movimenti e i comportamenti di migliaia di animali di numerose specie animali, di ogni dimensione e in ogni parte del globo, per capire se sia possibile prevedere cambiamenti ecologici e/o disastri naturali, come i terremoti. Per far ciò, in Abruzzo, in alcuni esemplari di cervone sarà innestato un trasmettitore per permetterà di monitorare le attività sismologiche, attraverso una tecnologia satellitare.
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