01 ottobre 2015
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Sapone antibatterico vs sapone comune: nessuna differenza reale
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A meno che non si decida di lavarsi le mani per diverse ore di seguito, non serve acquistare un sapone antibatterico nel tentativo di eliminare il 100% dei germi. Lo ha dimostrato un gruppo di ricercatori coreani guidati da Min-Suk Rhee della Korea University di Seoul confrontando il potere antibatterico del sapone normale e di uno con la stessa formulazione ma con l'aggiunta di triclosan, l'agente antisettico più comunemente utilizzato nei detergenti per l'igiene personale.
«Abbiamo valutato il potere antibatterico di questi saponi con triclosan sia in vitro sia in vivo, cioè nelle condizioni tipiche di utilizzo dei saponi per lavarsi le mani» dicono gli autori che con lo studio pubblicato sul Journal of antimicrobial chemotherapy aggiungono un tassello al capitolo dei pro e contro di questi prodotti. Il triclosan e più in generale i prodotti che riportano in etichetta la dicitura "antibatterico" sono da tempo al centro delle polemiche: in molti sostengono che non ci sono prove scientifiche a sostegno del della loro maggiore efficacia contro i germi rispetto al normale sapone, altri focalizzano sui rischi per la salute che queste sostanze aggiunte ai saponi potrebbero portare con sé anche se non ci sono reali prove della loro pericolosità.
Indipendentemente da ogni polemica, i risultati dello studio di Rhee e colleghi lasciano poco spazio al dubbio. «Siamo partiti con valutazioni in laboratorio su 20 diversi ceppi batterici» spiegano i ricercatori che hanno messo i microrganismi a contatto con sapone normale e sapone con triclosano 0,3 per cento in condizioni di durata (10, 20 e 30 secondi) e di temperatura (22 °C o 40 °C) simili a quelle che si raggiungono quando ci si lava le mani.
«Il sapone antibatterico è risultato più efficace del normale sapone se i batteri restano a contatto con il prodotto per 9 ore» spiega Rhee che poi aggiunge: «però c'è un problema: le persone si lavano le mani per pochi secondi, non certo per 9 ore di seguito». Dopo 30 secondi, il tempo in genere impiegato per lavarsi le mani, l'azione antibatterica è risultata molto simile per i due saponi. Gli stessi risultati sono stati ottenuti anche in vivo, analizzando 16 persone invitate a lavarsi le mani con le due versioni del sapone dopo essere state esposte a batteri: entrambe le versioni di detergente sono risultate molto efficaci, ma le differenze tra le due non erano significative. «Questi dati confermano e rinforzano il buon senso che ci fa pensare che acqua e sapone funzionano bene contro i germi nella vita quotidiana» commenta Leonardo Trasande del Nyu langone medical center di New York.
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