03 novembre 2015
Aggiornamenti e focus
Equivalenti. Italia-Svizzera 1-0
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Da sempre, perlomeno per chi vive nell'Italia settentrionale, la Svizzera è un'isola felice per l'acquisto di farmaci e di cioccolata, grazie al loro costo decisamente inferiore rispetto ai nostrani. Ora, rimane il cioccolato, perché almeno per quanto riguarda gli equivalenti, è meglio continuare a comprarli in Italia.
Un confronto effettuato dal Garante per la Sorveglianza dei prezzi, un'istituzione chiamata anche Mister Prezzi, ha infatti evidenziato che nel territorio elvetico i generici hanno un costo esagerato. Mediamente, prendendo in considerazione i 20 principi attivi più comuni, è stato registrato un prezzo all'incirca del 42 per cento maggiore rispetto a quello dei medicinali generici nell'Europa occidentale. Questa situazione però non è mai stata sollevata da nessuno fino ad ora, ma per una ragione. L'assicurazione rimborsa sia i farmaci equivalenti, sia i medicinali originator e questo comporta una scarsa "spinta" da parte dei pazienti ad acquistare i prodotti più economici.
La proposta? Un sistema di rimborso simile a quello adottato dal nostro Sistema sanitario nazionale. In sostanza, le assicurazioni rimborserebbero solo il prezzo dell'equivalente più economico, mentre il paziente dovrebbe pagare di tasca propria la differenza, qualora preferisse il brand. In questo modo, fra l'altro, i consumatori pagherebbero franchigie e premi assicurativi più bassi rispetto a ora. Inoltre, si verrebbe a creare un mercato degli equivalenti più competitivo e un calo dei prezzi.
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Un confronto effettuato dal Garante per la Sorveglianza dei prezzi, un'istituzione chiamata anche Mister Prezzi, ha infatti evidenziato che nel territorio elvetico i generici hanno un costo esagerato. Mediamente, prendendo in considerazione i 20 principi attivi più comuni, è stato registrato un prezzo all'incirca del 42 per cento maggiore rispetto a quello dei medicinali generici nell'Europa occidentale. Questa situazione però non è mai stata sollevata da nessuno fino ad ora, ma per una ragione. L'assicurazione rimborsa sia i farmaci equivalenti, sia i medicinali originator e questo comporta una scarsa "spinta" da parte dei pazienti ad acquistare i prodotti più economici.
La proposta? Un sistema di rimborso simile a quello adottato dal nostro Sistema sanitario nazionale. In sostanza, le assicurazioni rimborserebbero solo il prezzo dell'equivalente più economico, mentre il paziente dovrebbe pagare di tasca propria la differenza, qualora preferisse il brand. In questo modo, fra l'altro, i consumatori pagherebbero franchigie e premi assicurativi più bassi rispetto a ora. Inoltre, si verrebbe a creare un mercato degli equivalenti più competitivo e un calo dei prezzi.
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