Una campagna per la corretta informazione sugli equivalenti

24 novembre 2015
Aggiornamenti e focus

Una campagna per la corretta informazione sugli equivalenti



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Abbiamo ancora tanta strada da percorrere quando si tratta di equivalenti. Lo dicono anche i dati dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, Ocse, contenuti nel nuovo report Health at a Glance 2015, nella parte dedicata al nostro Paese. Nel 2013 infatti, la quota di mercato dei prodotti equivalenti si è assestata al 19 per cento del mercato farmaceutico totale, rispetto a una media Ocse del 48 per cento. Proprio per questo il Tribunale per i diritti del malato-CittadinanzAttiva ha deciso di promuovere una nuova campagna per la corretta informazione sui farmaci equivalenti. Hanno aderito Aifa, Auser, Ipasvi, Federfarma, Fnomceo, Fofi, Sifact, Sifo, Sigg, Simg, Spi-CGIL, Sunifar. La campagna è sostenuta dal contributo non condizionato di Assogenerici.

Le iniziative in programma sono molte. Tra queste, l'insediamento del tavolo di lavoro che collaborerà alla messa a punto dei messaggi chiave delle attività di sensibilizzazione il cui obiettivo è di contribuire a promuovere un rapporto maturo e consapevole con il farmaco equivalente. Un rapporto, peraltro, al momento piuttosto freddino stando ai numeri. Secondo il Rapporto 2014 del Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici di CittadinanzAttiva, circa 1 paziente su 4 afferma che l'equivalente è un farmaco simile ma non uguale a quello di marca. Inoltre nella maggior parte dei casi i pazienti sono informati dal medico o dal farmacista circa l'esistenza del farmaco equivalente, ma nel 33,4 per cento considerano quello di marca più efficace.



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