16 settembre 2016
Aggiornamenti e focus
L’acido folico in gravidanza fa bene al cuore dei piccoli
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Non serve solo per difendere i piccoli dai cosiddetti difetti del tubo neurale come per esempio la spina bifida, ma potrebbe risultare utile anche per la salute di cuore e vasi. È l'acido folico, spesso indicato in modo non del tutto corretto anche come folato o vitamina B9, una sostanza che gli esperti consigliano di assumere già prima del concepimento a tutte le donne che desiderano avere un figlio. E in alcuni paesi come Stati Uniti e Canada sin dal 1998 esiste addirittura l'obbligo di arricchire con l'acido folico tutti i tipi di farina (inclusa quella di mais) e la pasta per garantire a tutta la popolazione una assunzione corretta della sostanza e prevenire così molti difetti nei nascituri.
«Gli studi finora pubblicati non hanno dato risultati definitivi circa l'importanza dell'assunzione di acido folico sulla riduzione dei difetti cardiaci congeniti» spiegano gli autori della ricerca da poco pubblicata sulla rivista Circulation . E per rispondere a questa domanda i ricercatori canadesi del Sistema di sorveglianza perinatale canadese hanno analizzato i dati relativi a oltre 6 milioni di persone nate in Canada tra il 1990 e il 2011.
«Abbiamo cercato eventuali differenze nella prevalenza dei difetti cardiaci congeniti prima e dopo il 1998, anno nel quale in Canada è diventato obbligatorio "fortificare" i cibi con acido folico» aggiungono gli esperti che nella loro analisi hanno tenuto conto di altri parametri che avrebbero potuto influenzare i risultati: età della mamma, diabete mellito prima della gravidanza, preeclampsia, eccetera. E a conti fatti una differenza è emersa: i difetti cardiaci congeniti si sono ridotti in generale dell'11 per cento dopo l'introduzione dell'obbligo di aggiungere ai cibi acido folico.
«È un dato interessante che mette in luce l'importanza della supplementazione con questo nutriente, anche se non tutti i difetti cardiaci si sono ridotti dopo il 1998» concludono gli autori, ricordando che lo studio dimostra solo un'associazione tra acido folico e riduzione dei difetti cardiaci e non un rapporto causa-effetto. Da ricordare che - secondo i dati di Epicentro, il portale italiano di epidemiologia - oggi nel mondo sono 86 i paesi che impongono la fortificazione obbligatoria dei cibi con acido folico e l'Italia non è tra questi.
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