Hiv, fare il test non è sempre facile

L'Istituto Superiore di Sanità e la consulta delle Associazioni per la lotta all'Aids, hanno condotto un'indagine per rendersi conto di quanto sia accessibile il test per l'Hiv. Con risultati piuttosto deludenti. In due anni di lavoro, sono stati intervistati 449 responsabili di centri diagnostico-clinici e 216 di centri trasfusionali. Per quanto riguarda i centri diagnostici, l'analisi dei dati ha evidenziato che nel 76,2% dei casi il test viene eseguito gratuitamente ma in forma del tutto anonima solo nel 37% dei casi. Nei centri trasfusionali presi in esame, l'indagine ha rivelato che questi centri ricevono richieste di esame (26,7% degli accessi) anche dalla popolazione generale e non esclusivamente dai donatori, a cui viene fatto il test per escludere la presenza del virus nel sangue raccolto. «I cittadini incontrano molte difficoltà nell'accesso al test Hiv - ha sottolineato Massimo Oldrini, coordinatore della Consulta della associazione per la lotta all'Aids - a causa del prezzo variabile del ticket o anche degli orari troppo restrittivi, con apertura solo la mattina presto. Non esistono strutture che effettuano gli esami al pomeriggio, consentendo anche ai lavoratori di eseguirlo. Alcune volte il risultato viene poi consegnato in busta chiusa, senza un colloquio con un operatore sanitario e si può immaginare quanto possa essere psicologicamente stressante per una persona che scopre di essere sieropositiva».

Gianluca Casponi