13 gennaio 2006
Aggiornamenti e focus
Il "ciclo" della fertilità
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Spesso il ciclo mestruale è stato oggetto di studi epidemiologici in quanto, subendo uno stretto controllo da parte degli ormoni, è un efficace indicatore del funzionamento endocrino: pochi studi, però, si sono occupati di indagare se ci sia o meno un legame tra la sua durata e il grado di fertilità. Il ciclo mestruale inizia il primo giorno della mestruazione e termina il giorno precedente la mestruazione successiva; la durata media è di 28 giorni, ma variazioni da 21 a 35 giorni vengono considerate nei limiti del normale. Siccome il follicolo dominante, cioè quello che ha rilasciato l'ovulo, si sviluppa nel corso del ciclo che precede il flusso mestruale, il flusso che precede la gravidanza riflette l'andamento ormonale e fisiologico del ciclo appena terminato. Su questo presupposto alcuni ricercatori della Emory University di Atlanta, hanno indagato sull'esistenza di un legame tra la durata del ciclo mestruale, la fertilità e l'andamento di un'eventuale gravidanza.
Lo studio ha seguito 470 donne per 1 anno o, per quelle che nel frattempo avevano iniziato una gravidanza, fino al termine della gestazione; ognuna ha tenuto un diario riguardante il proprio ciclo mestruale per tutto il periodo di indagine e ha raccolto almeno due campioni di urina durante ogni ciclo per poter verificare la presenza di gonadotropina corionica umana e individuare precocemente un'eventuale gravidanza. Nel corso dello studio il 38% delle donne è andato incontro a una gravidanza, il 30% delle quali si è però conclusa in seguito ad aborto spontaneo. In particolare, se l'ultimo ciclo era stato più corto di 30-31 giorni (durata in cui si è riscontrata la massima fertilità) la probabilità che si verificasse il concepimento diminuiva del 40%, mentre il rischio di aborto spontaneo, per cicli di durata maggiore o minore ai 30 giorni, risultava essere tre volte più grande. Secondo i ricercatori cicli corti comportano una fase follicolare (fase del ciclo in cui si verifica la crescita dei follicoli) ridotta e questo può influenzare la fertilità, inoltre cicli di durata "anomala" sono più frequentemente anovulatori, non si verifica, cioè, la liberazione dell'ovulo.
Dallo studio è anche emerso un legame con la durata del flusso mestruale, che in media dura 3-5 giorni; infatti si è notato che il concepimento era più frequente dopo flussi di 5 giorni, mentre per durate maggiori aumentava del 60% il rischio di aborti spontanei. Per flussi di durata inferiore ai 5 giorni, invece, la repentina caduta dei livelli di estrogeni può causare una deficienza nel numero dei follicoli o una ridotta formazione dell'epitelio uterino, riducendo la fertilità.
I risultati di questo studio assumono una notevole importanza dal punto di vista epidemiologico, in quanto rendono il ciclo mestruale uno strumento diagnostico che permette di valutare, in modo immediato e non invasivo, la salute riproduttiva.
Ombretta Bandi
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...e inoltre su Dica33:
Meglio cicli di 30 giorni...
Lo studio ha seguito 470 donne per 1 anno o, per quelle che nel frattempo avevano iniziato una gravidanza, fino al termine della gestazione; ognuna ha tenuto un diario riguardante il proprio ciclo mestruale per tutto il periodo di indagine e ha raccolto almeno due campioni di urina durante ogni ciclo per poter verificare la presenza di gonadotropina corionica umana e individuare precocemente un'eventuale gravidanza. Nel corso dello studio il 38% delle donne è andato incontro a una gravidanza, il 30% delle quali si è però conclusa in seguito ad aborto spontaneo. In particolare, se l'ultimo ciclo era stato più corto di 30-31 giorni (durata in cui si è riscontrata la massima fertilità) la probabilità che si verificasse il concepimento diminuiva del 40%, mentre il rischio di aborto spontaneo, per cicli di durata maggiore o minore ai 30 giorni, risultava essere tre volte più grande. Secondo i ricercatori cicli corti comportano una fase follicolare (fase del ciclo in cui si verifica la crescita dei follicoli) ridotta e questo può influenzare la fertilità, inoltre cicli di durata "anomala" sono più frequentemente anovulatori, non si verifica, cioè, la liberazione dell'ovulo.
... E flussi di 5
Dallo studio è anche emerso un legame con la durata del flusso mestruale, che in media dura 3-5 giorni; infatti si è notato che il concepimento era più frequente dopo flussi di 5 giorni, mentre per durate maggiori aumentava del 60% il rischio di aborti spontanei. Per flussi di durata inferiore ai 5 giorni, invece, la repentina caduta dei livelli di estrogeni può causare una deficienza nel numero dei follicoli o una ridotta formazione dell'epitelio uterino, riducendo la fertilità.
I risultati di questo studio assumono una notevole importanza dal punto di vista epidemiologico, in quanto rendono il ciclo mestruale uno strumento diagnostico che permette di valutare, in modo immediato e non invasivo, la salute riproduttiva.
Ombretta Bandi
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