Antimalarico low-cost

07 marzo 2007
Aggiornamenti e focus

Antimalarico low-cost



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Si avvicina il 2010, termine del decennio proclamato dall'ONU per combattere attivamente la malaria e scadenza del programma dell'OMS Roll Back Malaria per dimezzare la mortalità della malattia, ma la lotta appare ancora impari. Questione di finanziamenti, strategie e di realizzazione di strumenti realmente accessibili ai paesi poveri nei quali imperversano i Plasmodi malarici, a fronte di un impressionante bilancio mondiale di circa 500 milioni di nuovi casi annui e di quasi tre milioni di morti, dei quali più di un milione bambini: un decesso ogni trenta secondi, prima causa di morte sotto i cinque anni in Africa. Una buona notizia sembra però la messa a punto di una combinazione farmacologica - si parla di terapia e non di chemioprofilassi - particolarmente adatta alle realtà alle quali si rivolge: infatti si somministra una volta al giorno e con sole due compresse, è poco costosa, si utilizza per adulti e bambini, è efficace e presenta un minor rischio di resistenze.

Anche nella forma pediatrica


Il nuovo farmaco è il primo risultato ottenuto dalla Drugs For Neglected Diseases, organizzazione non profit creata da Médicins sans Frontières per stimolare la ricerca sulle malattie "dimenticate", realizzato con Sanofi-Aventis e con l'apporto della Commissione europea. Un altro suo primato è che non verrà brevettata, così da favorire la concorrenza tra produttori e arrivare ad abbassare ulteriormente il prezzo: già ora il costo della terapia è limitato a un dollaro per gli adulti e a mezzo dollaro per i bambini. Sarà venduto ai servizi sanitari pubblici dei paesi poveri e alle ONG.
Il preparato è una combinazione in dose fissa di amodiachina e artesunina, quest'ultima un derivato solubile dell'artemisinina che è estratta dall'Artemisia annua, pianta con vari impieghi nella medicina tradizionale cinese. La strategia della combinazione di principi attivi è raccomandata dall'OMS per prevenire lo sviluppo delle resistenze da parte del Plasmodio. Obiettivo centrato dall'abbinamento tra l'artesunina, ad azione rapida e breve durata di vita, che colpisce tempestivamente e in grande misura i parassiti (è un antigametofita, attivo contro la fase sessuata responsabile della trasmissione), e l'amodiachina, che agisce più lentamente e spiazza i parassiti rimasti dopo il primo attacco. La terapia di combinazione con i due farmaci era già disponibile, ma solo in formulazioni che prevedevano l'assunzione di otto compresse al giorno: quella attuale fissa nello stesso preparato semplifica invece lo schema a un'unica somministrazione quotidiana di due compresse, per tre giorni. Altro aspetto importante è che è utilizzabile nella forma per uso pediatrico, nel qual caso basta una sola compressa al giorno per tre giorni. Questa maggiore semplicità d'impiego risulta vantaggiosa per aumentare l'aderenza alla terapia e per diminuire gli errori di assunzione, che a loro volta favoriscono lo sviluppo di resistenze.

Modello per malattie "dimenticate"


Oltre alla facilità d’uso e al basso costo, l’assenza del brevetto favorisce ulteriormente l’accessibilità al trattamento nei paesi poveri, al punto da poter rappresentare un modello per il futuro sviluppo di farmaci contro altre malattie dimenticate. Quanto all’efficacia della combinazione di artesunato e amodiachina è elevata, intorno al 90%, come verificato nella somministrazione a 750 bambini sotto i sei anni d’età dello stato africano del Burkina Faso (in Africa la malaria assorbe il 40% della spesa sanitaria); diverso però il discorso per la malattia in fase avanzata. Il preparato è ben tollerato e studi di stabilità indicherebbero una durata anche di due anni nelle condizioni presenti nei paesi tropicali. Non bisogna però pensare che una chance sia pure innovativa come questa sia la soluzione al problema malaria, trattandosi poi di terapia e non di profilassi; la prevenzione resta indispensabile e quindi anche semplici presidi come zanzariere e repellenti, la cui diffusione nei paesi poveri va favorita, in attesa della via maestra del vaccino che prima o poi si spera diventerà realtà.

Elettra Vecchia



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