Acquisti oculati

08 giugno 2005
Aggiornamenti e focus

Acquisti oculati



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Se per un occhiale da vista è ovvio e normale rivolgersi a un centro ottico, cioè un negozio gestito da ottici optometristi, non è detto, o per lo meno non è così scontato che per l'acquisto di un occhiale da sole si presti la stessa attenzione. Esistono infatti altri canali commerciali che mettono in vendita occhiali da sole, che più o meno rispettano certe normative comunitarie, ma non è detto che siano la soluzione adeguata per raggiungere l'obiettivo: proteggere gli occhi dai raggi UV.

Come, dove e perché dell'acquisto


La Commissione Difesa Vista si occupa da tempo della salute degli occhi e ogni anno promuove un'indagine per conoscere le abitudini degli italiani, il loro interesse e le loro conoscenze in merito all'argomento. Anche in questa edizione quindi si è cercato di verificare le modalità e le motivazioni di acquisto degli occhiali da sole; il campione del sondaggio era formato da circa mille persone di età compresa tra 18 e 74 anni. Come l'anno precedente risultava che circa il 40% aveva fatto l'acquisto al massimo nei due anni precedenti, la percentuale scendeva al 9,9% nella fascia di età più avanzata (55-74 anni). E' confortante che più dell'80% lo abbia fatto da un ottico e nel luogo di residenza, quindi evitando mercati, supermercati, luoghi di villeggiatura o comunque altrove. In realtà questo dato si scontra con una percentuale piuttosto bassa, il 25% di persone che nell'acquisto presso l'ottico non abbiano il ricordo di aver visto nella confezione un foglietto illustrativo, il che stupisce dal momento che è l'ottico stesso che dovrebbe metterlo in evidenza sottolineando l'importanza di leggerne il contenuto.La scelta dell'occhiale da sole sembra fortemente influenzata dal fattore estetico, il che spiegherebbe l'acquisto presso il centro specializzato che sicuramente offre una maggior varietà tra griffe e modelli. Il 35% del campione infatti si è detto guidato da tale aspetto, percentuale che sale al 48% nella fascia più giovane (18-35 anni). La qualità dell'occhiale e delle lenti invece interessa maggiormente la fascia di età più avanzata. E' il fastidio della luce del sole che spinge il 55,8% ad acquistare l'articolo e solo il 9,1% lo fa per difendere gli occhi dai raggi ultravioletti, una percentuale bassa ma in crescita rispetto all'anno precedente (6%); quanto al fatto che l'esposizione al sole rappresenti un rischio per la salute degli occhi, l'80% del campione ne è consapevole. Ma il 37% pensa che i rischi siano legati alla vista, il 27% ipotizza arrossamenti e bruciore, mentre solo il 12% conosce gli effetti negativi di un eccesso di raggi UV.

La scelta giusta


La consulenza dell'ottico è importante nella scelta, non solo perché garantisce una qualità assicurata dalla certificazione che accompagna l'occhiale da sole, ma perché può consigliare sul tipo di lente da indossare. Infatti se l'occhiale da sole deve essere anche correttivo, la lente deve essere adeguata non soltanto per correggere il difetto visivo ma anche per permettere la vista migliore possibile. E se il disturbo visivo è la miopia vanno bene lenti con tonalità calde, sul marrone, per la ipermetropia sono consigliate tonalità fredde sul verde; il test bicromatico (tavole con sfondo metà verde metà rosso) permettono di fare la scelta più idonea.

I possibili danni

I danni provocati dall'esposizione eccessiva e scorretta alla radiazione ultravioletta si distinguono in acuti e cronici. I primi interessano la cornea, un epitelio che se danneggiato dalla luce si sfalda, scopre i tessuti sottostanti e provoca dolore acuto. E' la cheratite, cioè infiammazione della cornea, reversibile grazie alla rigenerazione del tessuto epiteliale.I danni cronici interessano il cristallino e la retina. Il primo funge da lente per la luce che entra nell'occhio e colpisce la retina, ma è destinato a invecchiare a causa, tra le altre cose, dell'intenso metabolismo ossidativo, che produce un accumulo di radicali liberi. Il cristallino danneggiato e invecchiato perde di trasparenza e impedisce la vista nitida, fino alla cataratta, un disturbo curabile con la sostituzione chirurgica del cristallino stesso. Tuttavia l'intervento non mette al sicuro da altri danni provocati dalla luce, perché il nuovo cristallino fa entrare di nuovo la luce nella retina e il raggi UV tendono a consumarla fino alla degenerazione maculare. Si tratta del danneggiamento della zona centrale della retina, la macula, quella che consente la visione a dieci decimi. In questi casi è indispensabile l'uso di occhiali da sole di qualità in grado di proteggere davvero l'occhio da ulteriori rischi.

Simona Zazzetta



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