Eruzione islandese, i consigli dell’Oms

22 aprile 2010
Aggiornamenti e focus

Eruzione islandese, i consigli dell’Oms



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Fino a quando la nube di cenere rimarrà ad alta quota, l'eruzione vulcanica islandese dovrebbe avere effetti irrilevanti sulla salute delle popolazioni europee. La valutazione è dell'Organizzazione mondiale della sanità, i cui esperti stanno seguendo di ora in ora l'evoluzione del fenomeno. L'attenzione, in particolare, è rivolta alla composizione delle polveri sottili che formano la nube, dette "particolato": «Il particolato» spiega Maria Neira, direttore del Dipartimento Salute pubblica e Ambiente dell'Oms «è classificato in base al suo diametro: particelle di dimensioni inferiori a dieci micron (dieci millesimi di millimetro, ndr) sono pericolose perché se respirate penetrano in profondità nei polmoni». Le osservazioni eseguite finora sulla nube stimano in circa il 25% la quota di particolato con diametro inferiore ai 10 micron. Come detto, la persistenza della cenere negli strati superiori dell'atmosfera invita per ora alla tranquillità. Tuttavia, se le polveri dovessero abbassarsi le prime a risentirne sarebbero le persone affette da patologie croniche dell'apparato respiratorio, come asma, enfisemi o bronchiti. «Poiché la concentrazione di cenere può variare considerevolmente da paese a paese» è la conclusione di Neira «il nostro consiglio è quello di prestare attenzione ai bollettini e agli avvisi delle autorità locali. Inoltre, le persone che all'aperto provassero irritazione alla gola o ai polmoni, naso chiuso od occhi arrossati, dovrebbero tornare al chiuso e limitare per qualche giorno le loro uscite».



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