22 settembre 2004
Aggiornamenti e focus
La sinusite dà alla testa
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Per quanto apparentemente sembri solo una questione di terminologia, nella pratica si traduce in trattamenti diversi e gestione clinica diversa. Ecco perché alcuni ricercatori americani hanno voluto chiarire la confusione che spesso si fa tra emicrania e mal di testa da sinusite, confusione che riesce anche a falsare i dati statistici. L'emicrania può essere accompagnata da sintomi facilmente associati anche ad altre forme di mal di testa, e il dolore di testa da sinusite è una delle manifestazioni cliniche più comunemente scambiate per emicrania.
Il dolore di testa è associato alle sinusiti gravi ma in questo caso i pazienti presentano anche altri sintomi tipici della condizione, come febbre, secrezioni nasali purulente, ma anche naso gocciolante, sintomi oculari e congestioni, che si sovrappongono a quelli che frequentemente ricorrono con l'emicrania. Già uno studio precedente aveva dimostrato che il 46% dei pazienti con emicrania riportava insieme al dolore questi segni: sostanzialmente si tende a una sovrastima del mal di testa da sinusite a discapito delle diagnosi di emicrania. Uno studio simile è stato riproposto dopo due anni coinvolgendo stavolta un numero decisamente più alto di soggetti, quasi 3000 persone per lo più donne.
L'80% aveva una storia mal di testa da sinusite o diagnosticata dal medico o presunta dal paziente con in media tre "attacchi" al mese di intensità moderata e grave nel 97% dei casi. Ma anche questa volta la maggior parte dei pazienti riportava manifestazioni tipiche della sinusite e, altro dato interessante, il 67% si diceva insoddisfatto delle cure ricevute.
Infatti la diagnosi eseguite durante lo studio hanno dimostrato che l'88% dei casi erano emicranie con o senza aura.
Ancora una volta quindi è emersa la facilità di confusione dovuta a sovrapposizione di sintomi tra le due condizioni, confusione attribuibile, per altro, sia al paziente sia al medico.
Ma gli autori suggeriscono che anche i criteri di diagnosi potrebbero essere inadeguati, in quanto le "liste" dei sintomi di entrambe le condizioni potrebbero non essere opportune: i sintomi nasali e oculari che accompagnano l'emicrania, per esempio, non dovrebbero più di tanto sorprendere. Infatti l'innervazione dei seni nasali comprime le fibre del nervo trigemino, coinvolto nella patogenesi dell'emicrania.
La comparsa di sintomi tipici della sinusite non dovrebbero quindi affrettare una diagnosi automatica verso questo disturbo: i risultati ottenuti dimostrano che spesso non è il caso di escludere del tutto la possibilità che si tratti di emicrania. Sbagliare la diagnosi significa sbagliare la cura e prolungare la sofferenza del paziente.
Simona Zazzetta
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Sintomi comuni
Il dolore di testa è associato alle sinusiti gravi ma in questo caso i pazienti presentano anche altri sintomi tipici della condizione, come febbre, secrezioni nasali purulente, ma anche naso gocciolante, sintomi oculari e congestioni, che si sovrappongono a quelli che frequentemente ricorrono con l'emicrania. Già uno studio precedente aveva dimostrato che il 46% dei pazienti con emicrania riportava insieme al dolore questi segni: sostanzialmente si tende a una sovrastima del mal di testa da sinusite a discapito delle diagnosi di emicrania. Uno studio simile è stato riproposto dopo due anni coinvolgendo stavolta un numero decisamente più alto di soggetti, quasi 3000 persone per lo più donne.
L'80% aveva una storia mal di testa da sinusite o diagnosticata dal medico o presunta dal paziente con in media tre "attacchi" al mese di intensità moderata e grave nel 97% dei casi. Ma anche questa volta la maggior parte dei pazienti riportava manifestazioni tipiche della sinusite e, altro dato interessante, il 67% si diceva insoddisfatto delle cure ricevute.
Infatti la diagnosi eseguite durante lo studio hanno dimostrato che l'88% dei casi erano emicranie con o senza aura.
Confusione da evitare
Ancora una volta quindi è emersa la facilità di confusione dovuta a sovrapposizione di sintomi tra le due condizioni, confusione attribuibile, per altro, sia al paziente sia al medico.
Ma gli autori suggeriscono che anche i criteri di diagnosi potrebbero essere inadeguati, in quanto le "liste" dei sintomi di entrambe le condizioni potrebbero non essere opportune: i sintomi nasali e oculari che accompagnano l'emicrania, per esempio, non dovrebbero più di tanto sorprendere. Infatti l'innervazione dei seni nasali comprime le fibre del nervo trigemino, coinvolto nella patogenesi dell'emicrania.
La comparsa di sintomi tipici della sinusite non dovrebbero quindi affrettare una diagnosi automatica verso questo disturbo: i risultati ottenuti dimostrano che spesso non è il caso di escludere del tutto la possibilità che si tratti di emicrania. Sbagliare la diagnosi significa sbagliare la cura e prolungare la sofferenza del paziente.
Simona Zazzetta
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