05 aprile 2007
Aggiornamenti e focus
Aiutare il lavoro di genitore
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Adolescenti, addirittura bambini, con disordini di condotta definiti di rilievo clinico: negli Stati Uniti e in Gran Bretagna si stima che nella fascia d'età 5-15 anni siano il 5-10%, ma il problema è in aumento in molti paesi, Italia compresa, come dimostra sempre più spesso la cronaca. Non normali Gian Burrasca, ma ragazzi con comportamenti anomali, che spesso sarebbero associati a disturbo d'attenzione e iperattività (ADHD): atteggiamenti violenti con aggressioni fisiche verso coetanei e adulti, fino a molestie sessuali, furti, vandalismi.
Risulta che i disordini di condotta già nell'infanzia siano a rischio di sfociare in altre turbe nelle età successive, come tossicomanie, suicidi e anche profili delinquenziali: i maggiori determinanti iniziali sarebbero inefficienze formative favorite da altri problemi familiari, perciò vengono proposti interventi che coinvolgono i genitori dei bambini precocemente in difficoltà. Sono i cosiddetti parent training, sviluppati soprattutto nei paesi anglosassoni e contemplati tra l'altro da un recente documento dell'ISS sulla presa in carico del bambino con ADHD. La validità del loro contributo alla prevenzione e al trattamento dei disordini di condotta infantili è stata verificata e ora per uno dei programmi più completi, dal nome curioso di Incredibile Years Training for Parents (ci sono anche quello per gli insegnanti e per i bambini), c'è una dimostrazione sia di efficacia sia di costo-efficacia attraverso una ricerca sul campo, osservazionale e d'intervento, condotta in Gran Bretagna.
Carenze educative e problemi familiari
I parent training in generale aiutano i genitori a insegnare i comportamenti accettabili e a scoraggiare quelli inaccettabili, migliorando le relazioni con i bambini e focalizzando carenze educative. Il modello dello studio è apparso efficace in casi di famiglie a rischio di problemi per i figli: i disordini di condotta si verificano infatti più spesso in situazioni come nuclei monogenitoriali, cambi di figure parentali, scarse abilità educative, problematiche di coppia o sociali e altro ancora. Il programma, offerto a 104 famiglie con disagi (con 49 come gruppo controllo) di zone rurali del Galles, ha previsto sessioni settimanali a gruppi di 12 genitori per tre mesi, con assistenti sociali, psicologi e altri operatori come istruttori; si sono usati questionari sui principali fattori chiave identificati, relativi ai bambini (di 3-4 anni) e ai genitori, misurati con apposite scale di valutazione. Come risultato complessivo, nel gruppo d'intervento in confronto a quello controllo si sono ottenuti miglioramenti significativi rispetto ai figli, sia riduzioni dei comportamenti iperattivi e antisociali sia aumenti di atteggiamenti adeguati.
Vantaggi a distanza per la Sanità
Lo stesso NICE britannico, l'Istituto nazionale di sanità ed eccellenza clinica, ha raccomandato l'utilizzo di programmi rivolti ai genitori per il trattamento dei disordini di condotta infantili. L'obiettivo è favorire la salute psicologica dei bambini e in seguito degli adolescenti e dei giovani, in definitiva un effetto benefico per tutta la società. Ma c'è anche un risvolto economico, che i pragmatici britannici non hanno omesso di calcolare. Gli stessi autori dello studio gallese hanno infatti condotto separatamente l'analisi di costo-efficacia dell'intervento, comprendendo ogni dettaglio (compensi a operatori, spostamenti, materiali, ecc) e rapportando a intensità del problema e livello di miglioramento. La spesa è stata tra 1.900 e 2.800 euro a bambino, con costo-efficacia migliore per le famiglie più a rischio: dispendio giudicato comparabile a quello di molte psicoterapie. Soprattutto, solo una frazione dei costi sul lungo periodo per la società, in termini di pubbliche risorse, che per i ventenni che avevano avuto disordini di condotta nell'infanzia sono stati stimati dieci volte pù elevati rispetto a quelli senza problemi di comportamento.
Elettra Vecchia
Fonte
Salute oggi:
...e inoltre su Dica33:
Risulta che i disordini di condotta già nell'infanzia siano a rischio di sfociare in altre turbe nelle età successive, come tossicomanie, suicidi e anche profili delinquenziali: i maggiori determinanti iniziali sarebbero inefficienze formative favorite da altri problemi familiari, perciò vengono proposti interventi che coinvolgono i genitori dei bambini precocemente in difficoltà. Sono i cosiddetti parent training, sviluppati soprattutto nei paesi anglosassoni e contemplati tra l'altro da un recente documento dell'ISS sulla presa in carico del bambino con ADHD. La validità del loro contributo alla prevenzione e al trattamento dei disordini di condotta infantili è stata verificata e ora per uno dei programmi più completi, dal nome curioso di Incredibile Years Training for Parents (ci sono anche quello per gli insegnanti e per i bambini), c'è una dimostrazione sia di efficacia sia di costo-efficacia attraverso una ricerca sul campo, osservazionale e d'intervento, condotta in Gran Bretagna.
Carenze educative e problemi familiari
I parent training in generale aiutano i genitori a insegnare i comportamenti accettabili e a scoraggiare quelli inaccettabili, migliorando le relazioni con i bambini e focalizzando carenze educative. Il modello dello studio è apparso efficace in casi di famiglie a rischio di problemi per i figli: i disordini di condotta si verificano infatti più spesso in situazioni come nuclei monogenitoriali, cambi di figure parentali, scarse abilità educative, problematiche di coppia o sociali e altro ancora. Il programma, offerto a 104 famiglie con disagi (con 49 come gruppo controllo) di zone rurali del Galles, ha previsto sessioni settimanali a gruppi di 12 genitori per tre mesi, con assistenti sociali, psicologi e altri operatori come istruttori; si sono usati questionari sui principali fattori chiave identificati, relativi ai bambini (di 3-4 anni) e ai genitori, misurati con apposite scale di valutazione. Come risultato complessivo, nel gruppo d'intervento in confronto a quello controllo si sono ottenuti miglioramenti significativi rispetto ai figli, sia riduzioni dei comportamenti iperattivi e antisociali sia aumenti di atteggiamenti adeguati.
Vantaggi a distanza per la Sanità
Lo stesso NICE britannico, l'Istituto nazionale di sanità ed eccellenza clinica, ha raccomandato l'utilizzo di programmi rivolti ai genitori per il trattamento dei disordini di condotta infantili. L'obiettivo è favorire la salute psicologica dei bambini e in seguito degli adolescenti e dei giovani, in definitiva un effetto benefico per tutta la società. Ma c'è anche un risvolto economico, che i pragmatici britannici non hanno omesso di calcolare. Gli stessi autori dello studio gallese hanno infatti condotto separatamente l'analisi di costo-efficacia dell'intervento, comprendendo ogni dettaglio (compensi a operatori, spostamenti, materiali, ecc) e rapportando a intensità del problema e livello di miglioramento. La spesa è stata tra 1.900 e 2.800 euro a bambino, con costo-efficacia migliore per le famiglie più a rischio: dispendio giudicato comparabile a quello di molte psicoterapie. Soprattutto, solo una frazione dei costi sul lungo periodo per la società, in termini di pubbliche risorse, che per i ventenni che avevano avuto disordini di condotta nell'infanzia sono stati stimati dieci volte pù elevati rispetto a quelli senza problemi di comportamento.
Elettra Vecchia
Fonte
- Judy Hutchings et al. Parenting intervention in Sure Start services for children at risk of developing conduct disorder: pragmatic randomised controlled trial. Bmj 2007;334:678-84.
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