04 ottobre 2002
Aggiornamenti e focus
Il reflusso dà i numeri
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Se della malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) si conoscono sintomi tipici e atipici, quadro clinico, rischi e complicanze, poco si sa, per lo meno in Italia, su quanti siano realmente i pazienti colpiti. O meglio, si ha una sottostima della situazione reale.
La situazione è anche attribuibile all'ampio spettro dei possibili quadri sintomatologici e alla percezione soggettiva dei disturbi: "Esistono i cosiddetti NERD, soggetti che presentano la sintomatologia ma che non presentano danno fisiologico, mentre ci sono pazienti con danni consistenti che avvertono lievi disturbi" afferma il professor Guido Costamagna, Presidente Nazionale della Società Italiana di Endoscopia Digestiva (SIED). L'incidenza annuale dei sintomi tipici (pirosi e rigurgito) è compresa tra il 21% e il 59%, ma solo 1 paziente su 5 si rivolge al medico per una diagnosi, spesso si ricorre all'automedicazione o addirittura si ignora il problema.
Oltre alla mancanza di dati epidemiologici nazionali, non esiste ancora un accordo sull'iter diagnostico da seguire: si eseguono diagnosi in base alla risposta positiva a un antiacido oppure ricorrendo alla pH-metria.
Migliorare la situazione attuale è l'obiettivo del progetto Axis, il primo screening nazionale sulla MRGE: approfondire le conoscenze diagnostiche e le strategie terapeutiche, identificare i pazienti con MRGE grazie alla collaborazione sempre più stretta tra le figure sanitarie sul territorio. Al termine dello studio, nell'aprile 2004, sarà possibile avere una valutazione dell'incidenza annuale della malattia a livello nazionale.
Il progetto, presentato in una conferenza stampa a Milano, è stato organizzato in due fasi, la prima, iniziata in aprile di quest'anno, si è appena conclusa; è focalizzata principalmente sul processo diagnostico e sulla strategia terapeutica e ha prodotto dei dati interessanti. La segnalazione dei casi è avvenuta tramite un sistema telefonico, l'IVRS (Interactive Voice Responding System), che, con un numero verde, permetteva agli operatori coinvolti di collegarsi 24 ore su 24 con un Data Center.
Alla raccolta delle informazioni hanno partecipato 150 centri specialistici diffusi nel territorio nazionale, che a loro volta si sono affidati a 1500 medici di medicina generale. L'elaborazione delle prime 4500 schede, delle 10000 raccolte, indica che nella maggior parte dei casi i sintomi sono quelli tipici, pirosi e rigurgito, rispettivamente 90% e 70%, ma una percentuale importante riferisce quadri sintomatici atipici: dolore toracico nel 24.7% dei casi e tosse nel 19.9%.
L'analisi preliminare mostra che rivolgendosi al medico di medicina generale, la maggior parte delle diagnosi viene eseguita sulla base dei sintomi (96.5%); presso un centro specialistico solo nel 16.9% dei casi la diagnosi clinica mentre l'83.1% è su base strumentale. "Tale differenza" sostiene Mario Del Piano, consigliere della SIED "è spiegata dal fatto che il paziente che si rivolge al medico di base presenta sintomi minori mentre nei centri specialistici arrivano casi più gravi che necessitano un approfondimento strumentale necessario per valutare rapidamente il trattamento terapeutico".
La seconda fase del progetto Axis è rivolto alla identificazioni di nuovi casi di MRGE in 12 mesi di osservazione, per ottenere una stima dell'incidenza della malattia. In questo caso si utilizzerà un Electorinic Data Capture in grado di registrare in dati in tempo reale senza supporti cartacei, di correggere eventuali errori per non perdere informazioni preziose, usando un computer palmare che invierà le informazioni via e-mail al Data Center.
I sostenitori del progetto (SIED e SIMESA) confidano di ottenere una fotografia della situazione italiana per avere la possibilità di attivare un piano mirato a organizzare e ottimizzare le risorse sanitarie, individuare i costi della MRGE, attivare campagne di educazione e sensibilizzazione per la diagnosi, cura e prevenzione, sulla base di un principio comune: curare la MRGE è già una sconfitta.
Simona Zazzetta
Fonti
Conferenza stampa: Progetto Axis - Primo screening nazionale sulla Malattia da Reflusso Gastroesofageo (MRGE), Milano 3 ottobre 2002
In evidenza:
Salute oggi:
...e inoltre su Dica33:
La situazione è anche attribuibile all'ampio spettro dei possibili quadri sintomatologici e alla percezione soggettiva dei disturbi: "Esistono i cosiddetti NERD, soggetti che presentano la sintomatologia ma che non presentano danno fisiologico, mentre ci sono pazienti con danni consistenti che avvertono lievi disturbi" afferma il professor Guido Costamagna, Presidente Nazionale della Società Italiana di Endoscopia Digestiva (SIED). L'incidenza annuale dei sintomi tipici (pirosi e rigurgito) è compresa tra il 21% e il 59%, ma solo 1 paziente su 5 si rivolge al medico per una diagnosi, spesso si ricorre all'automedicazione o addirittura si ignora il problema.
Oltre alla mancanza di dati epidemiologici nazionali, non esiste ancora un accordo sull'iter diagnostico da seguire: si eseguono diagnosi in base alla risposta positiva a un antiacido oppure ricorrendo alla pH-metria.
Un progetto di collaborazione - fase I
Migliorare la situazione attuale è l'obiettivo del progetto Axis, il primo screening nazionale sulla MRGE: approfondire le conoscenze diagnostiche e le strategie terapeutiche, identificare i pazienti con MRGE grazie alla collaborazione sempre più stretta tra le figure sanitarie sul territorio. Al termine dello studio, nell'aprile 2004, sarà possibile avere una valutazione dell'incidenza annuale della malattia a livello nazionale.
Il progetto, presentato in una conferenza stampa a Milano, è stato organizzato in due fasi, la prima, iniziata in aprile di quest'anno, si è appena conclusa; è focalizzata principalmente sul processo diagnostico e sulla strategia terapeutica e ha prodotto dei dati interessanti. La segnalazione dei casi è avvenuta tramite un sistema telefonico, l'IVRS (Interactive Voice Responding System), che, con un numero verde, permetteva agli operatori coinvolti di collegarsi 24 ore su 24 con un Data Center.
Alla raccolta delle informazioni hanno partecipato 150 centri specialistici diffusi nel territorio nazionale, che a loro volta si sono affidati a 1500 medici di medicina generale. L'elaborazione delle prime 4500 schede, delle 10000 raccolte, indica che nella maggior parte dei casi i sintomi sono quelli tipici, pirosi e rigurgito, rispettivamente 90% e 70%, ma una percentuale importante riferisce quadri sintomatici atipici: dolore toracico nel 24.7% dei casi e tosse nel 19.9%.
L'analisi preliminare mostra che rivolgendosi al medico di medicina generale, la maggior parte delle diagnosi viene eseguita sulla base dei sintomi (96.5%); presso un centro specialistico solo nel 16.9% dei casi la diagnosi clinica mentre l'83.1% è su base strumentale. "Tale differenza" sostiene Mario Del Piano, consigliere della SIED "è spiegata dal fatto che il paziente che si rivolge al medico di base presenta sintomi minori mentre nei centri specialistici arrivano casi più gravi che necessitano un approfondimento strumentale necessario per valutare rapidamente il trattamento terapeutico".
Un progetto di collaborazione - fase II
La seconda fase del progetto Axis è rivolto alla identificazioni di nuovi casi di MRGE in 12 mesi di osservazione, per ottenere una stima dell'incidenza della malattia. In questo caso si utilizzerà un Electorinic Data Capture in grado di registrare in dati in tempo reale senza supporti cartacei, di correggere eventuali errori per non perdere informazioni preziose, usando un computer palmare che invierà le informazioni via e-mail al Data Center.
I sostenitori del progetto (SIED e SIMESA) confidano di ottenere una fotografia della situazione italiana per avere la possibilità di attivare un piano mirato a organizzare e ottimizzare le risorse sanitarie, individuare i costi della MRGE, attivare campagne di educazione e sensibilizzazione per la diagnosi, cura e prevenzione, sulla base di un principio comune: curare la MRGE è già una sconfitta.
Simona Zazzetta
Fonti
Conferenza stampa: Progetto Axis - Primo screening nazionale sulla Malattia da Reflusso Gastroesofageo (MRGE), Milano 3 ottobre 2002
In evidenza:
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