Contraccettivi di barriera

27 febbraio 2004
Aggiornamenti e focus

Contraccettivi di barriera



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Per evitare gravidanze indesiderate, oltre ai metodi cosiddetti naturali (Billings, Ogino-Knaus) e alla contraccezione ormonale, esistono altri mezzi detti di barriera, per la loro capacità di evitare fisicamente il contatto tra l'ovulo femminile e lo spermatozoo dell'uomo.

Il profilattico


Il preservativo è una sottile guaina di gomma che, una volta posta sul pene eretto, prima dell'inizio del rapporto sessuale, provvede a raccogliere lo sperma al momento dell'eiaculazione impedendone l'ingresso nel corpo della donna. Oggi ne esistono di molti tipi diversi (nello spessore, nell'aspetto e nel colore). Se per colore e tipo possono andar bene tutti, per la dimensione è invece importante acquistare il modello più indicato per le proprie misure. Più precisamente, il preservativo, una volta inserito, dovrebbe "superare" l'apice del pene di almeno 1 centimetro per permettere la raccolta dello sperma.

Vantaggi: Il preservativo è l'unico mezzo contraccettivo in grado di prevenire la trasmissione di malattie infettive attraverso il rapporto; inoltre si presta all'uso. Ancora oggi, quindi, è la migliore protezione contro l'infezione da HIV. Per quanto riguarda la protezione dal rischio gravidanza, invece, la percentuale di successo non è delle migliori: si aggira intorno all'87%-90%, con un fallimento, quindi, di 10-13 su 100 casi all'anno. Vantaggio indiscusso dei condom, infine, è sicuramente di poter essere acquistato senza ricetta e senza visita medica e praticamente ovunque: dalla farmacia al supermercato.

Svantaggi: Oltre a non essere molto accettato psicologicamente (in molti casi, infatti, il dover interrompere l'intimità prima del rapporto può far calare il desiderio e quindi l'erezione). Inoltre, il profilattico non è infrangibile! Anzi, è molto facile che un uso scorretto possa causare lacerazioni e, quindi, rischiose fuoriuscite di liquido seminale. Solo raramente si possono riscontrare particolari casi di allergie al lattice (1-3%) in cui, pertanto, diventa necessario optare per i modelli di plastica, però meno sicuri di quelli in lattice.

Il profilattico femminile


E' costituito da due anelli, uno in alto, sigillato, che scivola in fondo alla vagina, fino al collo della cervice uterina, l'altro dalla parte dell'orifizio vaginale esterno, ricopre parzialmente l'area esterna dei genitali. Questo garantisce una piccola protezione in più contro alcune malattie sessualmente trasmesse, come l'herpes, rispetto al profilattico maschile. E' un po' più costoso del profilattico maschile. In Italia non è molto utilizzato. Ha uno spessore maggiore rispetto al profilattico maschile e l'inserimento richiede una certa pratica. Anche questa soluzione può essere utile nei rapporti occasionali. Come il preservativo per uomo, anche quello della donna non può essere riutilizzato e, quindi, va gettato subito dopo l'uso. L'efficacia di questo innovativo metodo contraccettivo è pari circa al 79% (cioè, con un rischio di gravidanza in 21 donne su 100 l'anno).

Vantaggi: Anche se percentualmente è meno efficace del preservativo per uomo, il condom per donna ha però un'alta efficacia nella prevenzione delle malattie a trasmissione sessuale. Inoltre, il suo utilizzo può essere interrotto in qualsiasi momento, non richiede alcuna prescrizione medica e può, come quello maschile, essere inserito in qualsiasi momento.

Svantaggi: Rispetto al preservativo per uomo, è più costoso e meno facilmente reperibile; lo svantaggio peggiore, però, è la difficoltà nell'utilizzo e l'alta facilità di commettere errori durante l'inserimento.

I prodotti spermicidi

Contro il rischio di gravidanza, oltre ai prodotti sopra descritti o (meglio ancora) in aggiunta, è possibile far ricorso a creme o gel spermicida. Si tratta di preparazioni a base di sostanze tensioattive sotto forma di crema, gel, compresse, supposte o schiuma da applicare profondamente in vagina prima del rapporto sessuale (massimo 1 ora prima, per evitare che le sostanze chimiche si disattivino), così da ricoprire bene il collo dell'utero. La loro principale caratteristica è di uccidere lo sperma, grazie al nonoxynol-9, la sostanza chimica presente in tutti i prodotti che permette di creare una vera e propria barriera tra gli spermatozoi e la cervice. Secondo le più recenti indagini, i prodotti a base di schiuma sembrano essere più efficaci degli spermicidi sotto forma di creme e gel, sia per il più facile inserimento in vagina, sia perché i prodotti schiumosi riescono ad "attaccarsi" più facilmente alle pareti del collo dell'utero.

Vantaggi: Come i prodotti sopra descritti, anche gli spermicidi sono disponibili senza alcuna ricetta e visita medica e il loro utilizzo può essere interrotto in qualsiasi momento.

Svantaggi: A causa della possibile disattivazione dopo circa 1 ora dall'applicazione. è consigliabile utilizzare il prodotto circa 15 minuti prima del rapporto sessuale. Questo, in molti casi, può interrompere l'intimità e far calare il desiderio. Inoltre, possono presentarsi casi di irritazioni agli organi sessuali sia nella donna sia nell'uomo. L'handicap più serio degli spermicidi, però, è di non avere alcun ruolo nella protezione contro le malattie a trasmissione sesuale.

Il diaframma

Una coppa di gomma morbida montata su un anello di metallo flessibile e grande poco meno del palmo di una mano: questo l'aspetto del diaframma, un metodo contraccettivo il cui utilizzo negli ultimi anni è molto aumentato il Italia. Come il preservativo femminile, il diaframma va inserito in vagina, così da isolare il collo dell'utero impedendo l'entrata degli spermatozoi. La sua capacità protettiva contro le gravidanze è di circa il 78-79%, ma può raggiungere l'82% (cioè 18 insuccessi ogni 100 donne l'anno) se abbinato a prodotti spermicidi, da spalmare sulla cupola e sull'anello flessibile del diaframma stesso. Per adottare il diaframma occorre un visita ginecologica, per verificare il tipo e la dimensione del dispositivo. In commercio, infatti, esistono diaframmi di varie misure perché devono adattarsi perfettamente alle dimensioni della vagina; inoltre, è importante che un medico esperto spieghi come inserirlo correttamente. In sintesi, sono queste le regole di base:
  • lavare bene le mani con il sapone;
  • tenere il diaframma a testa ingiù, come una coppetta;
  • mettere circa un cucchiaio di spermicida all'interno e sull'anello flessibile, utilizzando le dita della mano;
  • inserire il diaframma in vagina, in profondità; se l'inserimento è corretto, il diaframma dovrebbe coprire tutta la cervice (l'ingresso dell'utero).
  • è importante ricordare che l'effetto protettivo del diaframma abbinato ad uno spermicida termina dopo circa 6 ore dall'inserimento; una volta trascorso questo lasso di tempo è necessario, quindi, aggiungere una nuova dose di spermicida, senza però necessariamente togliere il diaframma.
  • una volta tolto, il diaframma deve essere lavato con acqua fredda e sapone, deve essere asciugato accuratamente e conservato cosparso di borotalco all'interno della sua scatola. Se conservato correttamente, il diaframma può durare 2 anni e oltre;
  • dopo il parto, è consigliabile evitare l'uso del diaframma per almeno 6 settimane, in altre parole finché l'utero non è tornato alla sua dimensione normale;
  • in caso di un aumento o di una riduzione del peso di 10 chili o più è importante recarsi nuovamente da uno specialista per verificare se non sia necessario cambiare la dimensione del diaframma.
Vantaggi: Se usato assieme a creme o gel spermicida offre un'adeguata prevenzione della gravidanza . Il suo utilizzo, inoltre, può essere interrotto in qualsiasi momento.

Svantaggi: Il difetto maggiore del diaframma, come il solo utilizzo dello spermicida, è di non proteggere contro il rischio di infezioni sessualmente trasmesse. Inoltre, può causare irritazioni se la donna è sensibile al prodotto spermicida e può favorire le infezioni delle vie urinarie. Richiede una visita medica.

I Dispositivi Intrauterini (IUD - IntraUterine Device)

Si tratta di un piccolo dispositivo in plastica e rame, che deve essere inserito nell'utero della donna da parte di uno specialista e può rimanervi anche per molti anni. In particolare, il modello più utilizzato (il T380-A) può resistere anche 10 anni. In genere, la spirale deve essere inserita negli ultimi giorni del ciclo o entro 2 giorni dal suo termine, poiché il canale cervicale in questi giorni è più ampio e, quindi, l'inserimento risulta più facile e meno fastidioso. La percentuale di insuccesso dello IUD si aggira intorno all'1%-3%, ma sembra raggiungere valori inferiori all'1% nei modelli di ultima generazione.

Vantaggi: Garantisce una contraccezione a bassissimo rischio e di lunga durata (3-5 e persino 10 anni); non necessita interruzioni durante il rapporto e, quindi, non rischia di far calare il desiderio.

Svantaggi: Lo IUD non offre protezione contro l'infezione da HIV o altre malattie sessualmente trasmissibili, può causare sporadiche perdite o perdite più abbondanti e crampi durante il ciclo (sintomi che, però, tendono a scomparire dopo 2-3 mesi dall'inserimento). La caratteristica, comunque, che rende particolarmente "scomodo" questo contraccettivo è la necessità per la donna di recarsi da un medico per l'inserimento e la rimozione.

Annapaola Medina



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