Sindrome premestruale

18 novembre 2024

Sindrome premestruale: cause, sintomi e cure



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Indice


Definizione


Sindrome premestruale: definizione e generalità


La sindrome premestruale (PMS) è un insieme di sintomi fisici e psicologici che compaiono nei giorni immediatamente precedenti le mestruazioni.

Cause


Sindrome premestruale: cause principali


La cause vanno riferite ai cambiamenti che si verificano nel corpo femminile a seguito delle fluttuazioni dei livelli ormonali nella fase premestruale, fra cui la brusca riduzione degli estrogeni. È stato ipotizzato anche un ruolo del progesterone, i cui livelli salgono nella seconda fase del ciclo mestruale (post-ovulazione). Ciò favorisce la ritenzione di liquidi nell'organismo e il calo dei livelli di neurotrasmettitori presenti nel cervello, quali endorfine e serotonina, importanti per mantenere la sensazione di benessere.

Sintomi

Sindrome premestruale: sintomi più comuni


Il tipo e l'intensità dei sintomi è molto variabile e alcune donne risentono dei cambiamenti ormonali più delle altre. Sintomi comuni sono un fastidioso senso di tensione al seno, cefalea, gonfiore addominale e crampi. È anche molto frequente la presenza di nervosismo, irritabilità, tristezza e crisi di pianto. In alcune donne si acuisce la voglia di alimenti ricchi di carboidrati, soprattutto dolci e cioccolato. Nei casi in cui la sintomatologia psicologica è così grave da interferire con la normale vita lavorativa e di relazione, si parla di disturbo disforico premestruale. Generalmente, i sintomi scompaiono dopo l'inizio delle mestruazioni.

Diagnosi

Sindrome premestruale: come efftuare la diagnosi


La sindrome premestruale viene diagnosticata dal medico sulla base della raccolta accurata dei sintomi segnalati dalla paziente e del loro rapporto temporale con la comparsa dal flusso mestruale.

Cure

Sindrome premestruale: cure e rimedi


Alcuni trattamenti possono aiutare ad alleviare i sintomi: l'assunzione di diuretici riduce l'accumulo di liquidi, mentre i FANS possono combattere la cefalea e i dolori addominali. Quando i sintomi sono prevalentemente psicologici, può essere d'aiuto un supporto psicoterapico o sedute di gruppo di auto-aiuto. I disturbi dell'umore più gravi traggono beneficio dall'assunzione di ansiolitici (come buspirone o alprazolam) e antidepressivi (come fluoxetina, paroxetina, clorimipramina). Possibile anche una terapia ormonale basata sull'uso di contraccettivi orali o di analoghi del GnRH.

Cure complementari

Le bacche di agnocasto alleviano i sintomi della sindrome premestruale, il viburno aiuta a rilassare la muscolatura uterina. Integratori a base di magnesio e vitamine del gruppo B (specie B6) sembrano essere in grado di ridurre i sintomi.

Alimentazione

Prediligere una dieta ricca di fibre con verdura a foglia verde, aumentare le proteine vegetali e quelle derivanti dal pesce. Ridurre invece i carboidrati raffinati (zucchero, miele, sciroppo d'acero), prodotti a base di farina bianca, frutta secca e succhi di frutta.

Farmaci

Di seguito è riportato l'elenco dei principi attivi maggiormente utilizzati nella cura di questa patologia. E' sempre necessario consultare il proprio medico per la scelta di un farmaco, del principio attivo e della posologia più indicati per il paziente.



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