Alfuzosina EG

19 novembre 2024

Alfuzosina EG


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Cos'è Alfuzosina EG (alfuzosina cloridrato)


Alfuzosina EG è un farmaco a base di alfuzosina cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Ipertrofia prostatica benigna. E' commercializzato in Italia da EG S.p.A. - Società del Gruppo STADA Arzmeimittel AG

Confezioni e formulazioni di Alfuzosina EG disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Alfuzosina EG disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Alfuzosina EG e perchè si usa


Trattamento della sintomatologia funzionale di grado da moderato a grave dell'ipertrofia prostatica benigna (IPB).

Indicazioni: come usare Alfuzosina EG, posologia, dosi e modo d'uso


La compressa a rilascio prolungato deve essere ingerita intera con una quantità sufficiente di liquido.

La compressa deve essere assunta ogni giorno immediatamente dopo lo stesso pasto.

Adulti:

Una compressa a rilascio prolungato da 10 mg una volta al giorno. La prima dose deve essere assunta subito prima di coricarsi.

Anziani (di età superiore ai 65 anni)

Una compressa a rilascio prolungato da 10 mg una volta al giorno se una dose iniziale più bassa di alfuzosina cloridrato è ben tollerata e se è richiesta un'efficacia supplementare. La prima dose deve essere assunta subito prima di coricarsi.

I dati farmacocinetici e di sicurezza clinica dimostrano che i pazienti anziani non necessitano di una riduzione della dose.

Ridotta funzionalità renale

Insufficienza renale da lieve a moderata:

Se non è sufficiente una dose più bassa, la terapia può essere aggiustata a una compressa a rilascio prolungato da 10 mg/die in base alla risposta clinica.

La prima dose deve essere assunta subito prima di coricarsi.

Grave insufficienza renale:

Alfuzosina EG 10 mg non deve essere somministrata a pazienti con grave compromissione della funzionalità renale (clearance della creatinina <30 ml/min) dato che non sono disponibili dati clinici sulla sicurezza per questo gruppo di pazienti (vedere paragrafo 4.4).

Insufficienza epatica

Le compresse a rilascio prolungato da 10 mg di Alfuzosina EG sono controindicate in pazienti affetti da insufficienza epatica. Dopo attenta valutazione medica potrebbe essere considerato appropriato l'utilizzo di una preparazione contenente un dosaggio inferiore di alfuzosina cloridrato. Fare riferimento alle corrispondenti informazioni sul prodotto per le istruzioni posologiche.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Alfuzosina EG


  • Ipersensibilità all'alfuzosina, ad altri chinazolinici (per es. terazosina, doxazosina, prazosina) o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
  • Condizioni di ipotensione ortostatica.
  • Insufficienza epatica.
  • Associazione con altri farmaci che bloccano i recettori alfa-1.

Alfuzosina EG può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Visto il tipo di indicazione questa sezione non è pertinente.

Quali sono gli effetti indesiderati di Alfuzosina EG


L'effetto più comunemente riportato è il capogiro che si manifesta in circa il 5% dei pazienti trattati.

Le reazioni avverse considerate almeno possibilmente correlate al trattamento sono elencate sotto per classe di organo e frequenza assoluta. Le frequenze sono definite come:

molto comune (≥1/10); comune (≥1/100; <1/10); non comune (≥1/1000; <1/100); raro (≥1/10.000; <1/1000); molto raro (<1/10.000); frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Patologie del sistema emolinfopoietico

Frequenza non nota: neutropenia, trombocitopenia.

Patologie del sistema nervoso:

Comune: stanchezza, debolezza/capogiro, cefalea, vertigini.

Non comune: sonnolenza.

Patologie dell'occhio

Non comune: alterazioni della visione.

Frequenza non nota: sindrome dell'iride a bandiera (IFIS) (vedere paragrafo 4.4)

Patologie cardiache

Non comune: tachicardia, palpitazioni, sincope (inizialmente soprattutto con una dose troppo alta o se il trattamento è iniziato dopo una breve interruzione della terapia).

Molto raro: aggravamento o recidiva di angina pectoris (vedere paragrafo 4.4), angina pectoris in pazienti con preesistente malattia coronarica.

Frequenza non nota: fibrillazione atriale.

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Non comune: rinite.

Patologie gastrointestinali

Comune: dolore addominale, nausea, dispepsia, diarrea, bocca secca.

Non comune: vomito.

Patologie epatobiliari

Molto raro: epatotossicità.

Frequenza non nota: danno epatocellulare, malattia epatica colestatica.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Non comune: eruzione cutanea (orticaria, esantema), prurito.

Molto raro: angioedema.

Patologie vascolari

Comune: ipotensione posturale (inizialmente, principalmente con dosi troppo alte o se il trattamento viene ripreso dopo una breve interruzione della terapia) (vedere paragrafo 4.4).

Patologie renali e urinarie

Non comune: incontinenza urinaria

Molto raro: sono stati segnalati casi isolati di priapismo.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Comune: astenia, malessere.

Non comune: edema, vampate di calore, dolore al torace.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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