22 dicembre 2024
Ipertrofia prostatica: cause, sintomi e cure
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Indice
Definizione
Ipertrofia prostatica: definizione e generalità
Patologia dovuta all'ingrandimento benigno della ghiandola prostatica. Ingrossandosi, la prostata comprime l'uretra e rende difficoltoso il flusso di urina all'esterno (ostruzione urinaria).
Cause
Ipertrofia prostatica: cause principali
La causa principale di ipertrofia prostatica benigna è l'età: con l'avanzare degli anni la ghiandola aumenta di volume, anche fino a 2-3 volte le misure normali. Non si conosce la causa precisa di questo fenomeno, ma è probabilmente legata alle variazioni dell'assetto ormonale in rapporto all'andropausa (riduzione del testosterone e aumento del tasso di estrogeni, di recettori per i quali è molto ricca la parte muscolare della prostata).
Sintomi
Visualizza le schede dei sintomi più comuni per questa patologia:
Ipertrofia prostatica: sintomi più comuni
Il primo sintomo di ipertrofia prostatica è la difficoltà ad urinare o la sensazione di non aver svuotato del tutto la vescica. L'incompleto svuotamento della vescica porta il bisogno di urinare più spesso del normale, specie la notte (nicturia). Possono comparire anche gocciolamento di urina al termine della minzione e il bisogno urgente di urinare, a volte con piccole perdite involontarie. Con il tempo, la ritenzione urinaria può provocare infezioni e calcolosi della vie urinarie.
Diagnosi
Ipertrofia prostatica: come efftuare la diagnosi
Il primo esame diagnostico per verificare la presenza di ipertrofia prostatica è l'esplorazione rettale: la ghiandola appare ingrandita ma non dolorabile alla palpazione. Altri esami utili alla diagnosi: la valutazione della funzionalità renale, il dosaggio dei livelli ematici di PSA (antigene prostatico specifico, aumentato nei soggetti con ipertrofia prostatica), l'esame delle urine (per accertare l'assenza di infezione e di ematuria). In casi particolari possono essere indicati un'ecografia prostatica e vescicale o la misurazione diretta del flusso delle urine (uruflussometria).
Cure
Ipertrofia prostatica: cure e rimedi
L'ipertrofia prostatica necessita di trattamento solo quando determina sintomi particolarmente fastidiosi o complicanze. La terapia farmacologica, utilizzata in caso di ipertrofia lieve, comprende i farmaci antiprostatici (finasteride, dutasteride: annullano gli effetti degli ormoni maschili sulla prostata) e gli alfa-bloccanti (come terazosina e tamsulosina, in grado di rilassare i muscoli della vescica e della prostata, facilitando il passaggio dell'urina). Se l'ipertrofia è di tipo moderata o severo, può essere necessario il trattamento chirurgico, solitamente eseguito per via endoscopica.
Cure complementari
La serenoa è il principale rimedio fitoterapico per curare i problemi prostatici. Questa pianta è, infatti, in grado di contrastare l'aumento di volume della prostata. Efficace anche l'ortica. Consigliati anche rimedi omeopatici, fiori di Bach, agopuntura e aromaterapia.
Alimentazione
Assumere semi di zucca perché sono ricchi di zinco, un elemento necessario per la salute della prostata. Evitare alcol e caffeina poiché entrambi contribuiscono allo sviluppo di disturbi urinari.
Farmaci
Di seguito è riportato l'elenco dei principi attivi maggiormente utilizzati nella cura di questa patologia. E' sempre necessario consultare il proprio medico per la scelta di un farmaco, del principio attivo e della posologia più indicati per il paziente.
- tamsulosina cloridrato
- finasteride
- doxazosin mesilato
- dutasteride
- alfuzosina cloridrato
- silodosina
- terazosina cloridrato
- dutasteride + tamsulosina
- estratto lipidico sterolico di Serenoa Repens
- solifenacina + tamsulosina
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