02 novembre 2024
Atovaquone Glenmark
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Cos'è Atovaquone Glenmark (atovaquone)
Atovaquone Glenmark è un farmaco a base di atovaquone, appartenente al gruppo terapeutico Antimalarici. E' commercializzato in Italia da Glenmark Pharmaceuticals S.r.o.
Confezioni e formulazioni di Atovaquone Glenmark disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Atovaquone Glenmark disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
A cosa serve Atovaquone Glenmark e perchè si usa
Atovaquone Glenmark Sospensione è indicato per:
Trattamento dell'episodio acuto di polmonite da Pneumocystis (PCP, causata da Pneumocystis jiroveci precedentemente classificata come P carinii) di grado lieve-moderato (rapporto tra tensione alveolare/arteriosa dell'ossigeno [(A-a)DO2] < 45 mmHg (6 kPa) e tensione d'ossigeno nel sangue arterioso (PaO2) ≥ 60 mmHg (8 kPa) con respirazione ad aria ambientale) in pazienti che siano intolleranti alla terapia con co-trimossazolo (vedere paragrafo 4.4).
Indicazioni: come usare Atovaquone Glenmark, posologia, dosi e modo d'uso
Posologia
Deve essere sottolineata al paziente l'importanza di assumere Atovaquone Glenmark a dose piena e insieme al cibo. La presenza di cibo, specialmente quello ad alto contenuto di grassi, ne incrementa la biodisponibilità da due a tre volte.
Posologia negli adulti:
Polmonite da Pneumocystis:
La dose orale giornaliera raccomandata è 750 mg due volte al giorno (1 dose da 5 ml mattina e sera) somministrati, unitamente al cibo, per 21 giorni.
Dosi più alte possono essere più efficaci in alcuni pazienti (vedere paragrafo 5.2).
Posologia nei bambini
L'efficacia clinica non è stata studiata.
Posologia negli anziani
Non vi sono stati studi di Atovaquone Glenmark negli anziani (vedere paragrafo 4.4).
Compromissione renale o epatica
Atovaquone Glenmark non è stato studiato specificamente in pazienti affetti da significative alterazioni nella funzionalità epatica o renale (vedere paragrafo 5.2 per la farmacocinetica negli adulti). Nel caso fosse necessario trattare questi pazienti con Atovaquone Glenmark, si raccomanda cautela e la somministrazione deve inoltre essere attentamente controllata. Atovaquone Glenmark contiene alcol benzilico (vedere paragrafo 4.4).
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Atovaquone Glenmark
Atovaquone Glenmark Sospensione è controindicato negli individui con ipersensibilità nota ad atovaquone o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Atovaquone Glenmark può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Non vi sono informazioni circa gli effetti della somministrazione di atovaquone in gravidanza, nella specie umana. Atovaquone non deve essere utilizzato in gravidanza a meno che il beneficio terapeutico per la madre non superi qualsiasi possibile rischio per lo sviluppo del feto. Atovaquone Glenmark contiene alcol benzilico (vedere paragrafo 4.4).
Non vi sono informazioni circa gli effetti della somministrazione di atovaquone in gravidanza, nella specie umana. Atovaquone non deve essere utilizzato in gravidanza a meno che il beneficio terapeutico per la madre non superi qualsiasi possibile rischio per lo sviluppo del feto. Atovaquone Glenmark contiene alcol benzilico (vedere paragrafo 4.4).
Gli studi sull'animale non hanno fornito dati sufficienti ad evidenziare i possibili rischi sulle potenzialità e capacità riproduttive.
Allattamento
Non è noto se atovaquone sia escreto nel latte materno umano e pertanto l'allattamento al seno non è raccomandato. Atovaquone Glenmark contiene alcol benzilico (vedere paragrafo 4.4).
Non è noto se atovaquone sia escreto nel latte materno umano e pertanto l'allattamento al seno non è raccomandato. Atovaquone Glenmark contiene alcol benzilico (vedere paragrafo 4.4).
Quali sono gli effetti indesiderati di Atovaquone Glenmark
In pazienti partecipanti a studi clinici con atovaquone si sono spesso verificati effetti indesiderati coerenti con il corso della malattia da Virus dell'Immunodeficienza Umana (HIV) in stadio avanzato o con la terapia concomitante. Le seguenti reazioni avverse sono state osservate e considerate avere una sospetta relazione causale (almeno possibile) con il trattamento con atovaquone con le seguenti frequenze:
La seguente convenzione viene impiegata per le frequenze: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1,000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie del sistema emolinfopoietico
Comune: anemia, neutropenia
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Comune: iponatriemia
Disturbi psichiatrici
Comune: insonnia
Patologie del sistema nervoso
Comune: cefalea
Patologie gastrointestinali
Molto comune: nausea
Comune: diarrea, vomito
Patologie epatobiliari
Comune: livelli elevati degli enzimi epatici
Disturbi del sistema immunitario
Comune: reazione di ipersensibilità incluso angioedema, broncospasmo e costrizione della gola
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Molto comune: rash, prurito
Comune: orticaria
Non noto: eritema multiforme, Sindrome di Stevens-Johnson
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune: febbre
Esami diagnostici
Non comune: livelli elevati di amilasi
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sito dell'Agenzia del Farmaco: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Patologie correlate:
- Parassiti intestinali
Le parassitosi intestinali sono infezioni dell'intestino provocate da parassiti. I parassiti sono microrganismi che vivono sulla superficie o all'interno di un altro organismo vivente, traendone i mezzi necessari alla propria sopravvivenza e danneggiandolo. - Polmonite
La polmonite. Vediamo quali sono i sintomi e le cure di questa malattia infiammatoria
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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