21 novembre 2024
Cabazitaxel Ever Pharma
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Cos'è Cabazitaxel Ever Pharma (cabazitaxel)
Cabazitaxel Ever Pharma è un farmaco a base di cabazitaxel, appartenente al gruppo terapeutico Antineoplastici. E' commercializzato in Italia da Ever Pharma Italia S.r.l.
Confezioni e formulazioni di Cabazitaxel Ever Pharma disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Cabazitaxel Ever Pharma disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
- cabazitaxel ever pharma 10 mg/ml concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 6 ml
- cabazitaxel ever pharma 10 mg/ml concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino 4,5 ml
A cosa serve Cabazitaxel Ever Pharma e perchè si usa
Cabazitaxel EVER Pharma in combinazione con prednisone o prednisolone è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da carcinoma della prostata metastatico resistente alla castrazione, trattati in precedenza con un regime contenente docetaxel (vedere paragrafo 5.1).
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Cabazitaxel Ever Pharma
- Ipersensibilità a cabazitaxel, ad altri taxani o al polisorbato 80 o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
- Conta dei neutrofili inferiore a 1.500/mm3.
- Compromissione epatica sEVERa (bilirubina totale >3 x ULN).
- Vaccinazione concomitante con vaccino contro la febbre gialla (vedere paragrafo 4.5).
Cabazitaxel Ever Pharma può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Non vi sono dati sull'uso di cabazitaxel in gravidanza. Studi condotti su animali hanno dimostrato tossicità riproduttiva a dosi maternotossiche (vedere paragrafo 5.3) e che cabazitaxel attraversa la barriera placentare (vedere paragrafo 5.3). Come per altri farmaci citotossici, cabazitaxel può causare danno fetale nelle donne in gravidanza.
L'esposizione a cabazitaxel non è raccomandata durante la gravidanza ed in donne in età fertile che non facciano uso di contraccezione.
Allattamento
I dati farmacocinetici disponibili negli animali hanno dimostrato l'escrezione di cabazitaxel e dei suoi metaboliti nel latte materno (vedere paragrafo 5.3). Non si può escludere un rischio per il lattante.
Cabazitaxel non deve essere usato durante l'allattamento con latte materno.
Fertilità
Studi condotti su animali hanno dimostrato che cabazitaxel influenza il sistema riproduttivo di ratti e cani di sesso maschile senza alcun effetto funzionale sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3). Tuttavia, data l'attività farmacologica dei taxani, il loro potenziale genotossico e l'effetto di svariati composti di questa classe sulla fertilità negli studi su animali, non si possono escludere effetti sulla fertilità nell'uomo.
Dati i potenziali effetti sui gameti maschili e la potenziale esposizione tramite il liquido seminale, gli uomini trattati con cabazitaxel devono usare mezzi di contraccezione efficaci durante tutto il trattamento e si raccomanda di continuarne l'utilizzo per almeno 6 mesi dopo l'ultima dose di cabazitaxel. A causa della potenziale esposizione tramite il liquido seminale, i pazienti trattati con cabazitaxel devono impedire che altre persone entrino in contatto con il proprio eiaculato durante tutto il trattamento. Ai pazienti trattati con cabazitaxel si raccomanda di richiedere una consulenza sulla conservazione dello sperma prima del trattamento.
Patologie correlate:
- Tumore della cervice uterina
Tumore che colpisce il collo dell'utero (cervice), cioè la parte che sfocia nella vagina. Nell'85% dei casi origina dalle cellule squamose che rivestono la struttura (carcinoma spinocellulare). - Tumore della mammella
Un comportamento attento agli stili di vita salutari e pochi esami di controllo sono la base della prevenzione di questa malattia, per ridurre il proprio rischio di ammalarsi o di andare incontro a una ricaduta - Tumore della vescica
Tumore che ha origine dalle cellule che rivestono la cavità della vescica, organo deputato alla raccolta dell'urina prodotta dei reni. - Tumore dell'ovaio
Il tumore dell'ovaio, generalmente si sviluppa a partire dalle cellule epiteliali che rivestono superficialmente l'organo. Forme più rare possono avere origine dalle cellule germinali (che producono gli ovuli) e stromali (il tessuto di sostegno dell'ovaio).
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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