Calcio Gluconato Monico

02 novembre 2024

Calcio Gluconato Monico


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Cos'è Calcio Gluconato Monico (calcio gluconato per preparazioni iniettabili)


Calcio Gluconato Monico è un farmaco a base di calcio gluconato per preparazioni iniettabili, appartenente al gruppo terapeutico Integratori minerali, Calcio. E' commercializzato in Italia da Monico S.p.A.

Confezioni e formulazioni di Calcio Gluconato Monico disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Calcio Gluconato Monico disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Calcio Gluconato Monico e perchè si usa


Trattamento degli stati di ipocalcemia.

Coadiuvante nel trattamento antianafilattico, per il controllo dell'aumento della permeabilità capillare in condizioni allergiche e in caso di porpora non trombocitopenica.

Indicazioni: come usare Calcio Gluconato Monico, posologia, dosi e modo d'uso


La normale concentrazione di calcio nel plasma risulta generalmente compresa tra 2.25-2.75 mmol/l o 4.5-5.5 mEq/l. Il trattamento con calcio gluconato è mirato a ripristinare o mantenere questi livelli.

Va notato comunque che la quantità assoluta di calcio richiesta in determinate situazioni cliniche è difficile da determinare e può variare in un intervallo anche molto ampio. Durate la terapia, pertanto, i livelli di calcio nel siero devono essere monitorati molto attentamente.

Calcio Gluconato non deve essere somministrato per via sottocutanea o intramuscolare (vedere paragrafo 4.4).

Calcio Gluconato MONICO è una soluzione ipertonica da usare con precauzione e a velocità di infusione controllata. La somministrazione deve avvenire per infusione endovenosa molto lenta. Si consiglia di non superare una velocità di infusione di 1,5 ml al minuto.

A titolo indicativo si suggeriscono i seguenti dosaggi di calcio gluconato:

Adulti: 500 mg – 2000 mg (5 – 20 ml di soluzione)

Bambini: 200 – 500 mg (2 – 5 ml di soluzione)

Lattanti: non più di 200 mg (non più di 2 ml di soluzione).

Pazienti anziani: anche se non ci sono prove che la tollerabilità al calcio gluconato sia direttamente influenzata dall'età avanzata, esistono alcuni fattori o situazioni cliniche, quali una dieta povera e una funzionalità renale alterata, che possono incidere negativamente sulla tollerabilità al farmaco e di conseguenza richiedono una riduzione del dosaggio.

Il Calcio Gluconato per uso endovenoso può essere diluito con soluzioni di glucosio 5% o sodio cloruro 0.9%. La diluizione in soluzioni che contengono bicarbonati, fosfati o solfati deve essere evitata (vedere anche paragrafo 6.2).

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Calcio Gluconato Monico


  • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
  • patologie e/o condizioni che comportano ipercalcemia (es. iperparatiroidismo, ipervitaminosi D, malattia neoplastica con decalcificazione ossea);
  • grave ipercalciuria;
  • grave insufficienza renale;
  • fibrillazione ventricolare;
  • pazienti che assumono glicosidi cardioattivi;
  • trattamento in concomitanza con ceftriaxone nei neonati (≤ 28 giorni di età), anche in caso di utilizzo di linee di infusione separate. Vedere paragrafi 4.5, 4.8 e 6.2.

Calcio Gluconato Monico può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Il Calcio Gluconato deve essere utilizzato durante la gravidanza solo nel caso in cui sia considerato essenziale dal medico.

Il calcio è secreto nel latte materno. Ciò deve essere tenuto in considerazione quando si prescrive calcio a donne durante l'allattamento.

Quali sono gli effetti indesiderati di Calcio Gluconato Monico


Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati del Calcio Gluconato. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati.

Molti degli effetti indesiderati sono conseguenti a un'elevata velocità di infusione. Questa può determinare vasodilatazione con sudorazione, nausea, vomito, vampate di calore, ipotensione, bradicardia, aritmie nonché sincope e collasso vasomotorio, anche fatale.

Lo stravaso locale della soluzione può comportare la calcificazione dei tessuti molli, formazione di ascessi e necrosi.

Alcuni effetti indesiderati sono possibili conseguenze di un iperdosaggio, tra cui la nefrolitiasi da ipercalcemia e l'ipercalciuria.

Precipitazione del sale di calcio-ceftriaxone

Raramente sono state riferite reazioni avverse gravi, e in alcuni casi fatali, in neonati pretermine e in nati a termine (di età < 28 giorni) che erano stati trattati con ceftriaxone e calcio per via endovenosa. La presenza di precipitazione di sale ceftriaxone-calcio è stata rilevata post-mortem nei polmoni e nei reni. L'elevato rischio di precipitazione nei neonati è una conseguenza del loro basso volume ematico e della maggiore emivita di ceftriaxone rispetto agli adulti (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).

Sono stati riferiti casi di precipitazione renale, principalmente in bambini sopra i 3 anni di età e trattati con dosi giornaliere elevate (es. ≥ 80 mg/kg/die) o con dosi totali superiori ai 10 grammi e che presentavano altri fattori di rischio (es. restrizione di fluidi, pazienti costretti a letto). Il rischio di formazione di precipitato aumenta nei pazienti immobilizzati e disidratati. Questo evento può essere sintomatico o asintomatico, può causare insufficienza renale e anuria ed è reversibile con l'interruzione della somministrazione.

È stata osservata precipitazione del sale di calcio-ceftriaxone nella colecisti, principalmente in pazienti trattati con dosi superiori alla dose standard raccomandata. Nei bambini, studi prospettici hanno dimostrato un'incidenza variabile di precipitazione con la somministrazione endovenosa; in alcuni casi l'incidenza è risultata superiore al 30%. Tale incidenza sembra essere inferiore somministrando le infusioni lentamente (20-30 minuti). Questo effetto è generalmente asintomatico, ma in casi rari le precipitazioni sono state accompagnate da sintomi clinici, quali dolore, nausea e vomito. In questi casi è raccomandato il trattamento sintomatico. La precipitazione è generalmente reversibile con l'interruzione della somministrazione.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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