Doxorubicina Aurobindo

22 dicembre 2024

Doxorubicina Aurobindo


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Cos'è Doxorubicina Aurobindo (doxorubicina cloridrato)


Doxorubicina Aurobindo è un farmaco a base di doxorubicina cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Antineoplastici antibiotici citotossici. E' commercializzato in Italia da Aurobindo Pharma (Italia) S.r.l.

Confezioni e formulazioni di Doxorubicina Aurobindo disponibili in commercio


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A cosa serve Doxorubicina Aurobindo e perchè si usa


Doxorubicina Aurobindo è indicata per il trattamento di:
  • carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC)
  • carcinoma mammario
  • carcinoma ovarico recidivante
  • profilassi intravescicale delle recidive del carcinoma superficiale della vescica in seguito a
  • resezione transuretrale (TUR)
  • trattamento sistemico del carcinoma vescicale localmente avanzato o metastatico
  • terapia neoadiuvante ed adiuvante per l'osteosarcoma
  • sarcoma dei tessuti molli avanzato in età adulta
  • sarcoma di Ewing
  • linfoma di Hodgkin
  • linfoma non Hodgkin altamente maligno
  • trattamento di induzione e consolidamento nella leucemia linfatica acuta
  • leucemia mieloblastica acuta
  • mieloma multiplo in stadio avanzato
  • carcinoma endometriale avanzato o recidivante
  • tumore di Wilms (nelle varianti altamente maligne di stadio II, in tutti gli stati avanzati [III – IV])
  • carcinoma papillare/follicolare avanzato della tiroide
  • carcinoma anaplastico della tiroide
  • neuroblastoma in stadio avanzato
La doxorubicina viene somministrata frequentemente in regimi chemioterapici di associazione con altri agenti citostatici.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Doxorubicina Aurobindo


Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Ipersensibilità ad altre antracicline o altri antracenedioni.

Controindicazioni per la somministrazione endovenosa:
  • mielosoppressione persistente o stomatite grave sviluppata durante il trattamento citotossico e/o la radioterapia precedenti;
  • infezione generale;
  • compromissione grave della funzione epatica;
  • aritmia grave, compromissione della funzione cardiaca, infarto cardiaco precedente, cardiopatia infiammatoria acuta;
  • trattamento precedente con antracicline alle dosi massime cumulative;
  • maggiore tendenza emorragica;
  • allattamento.
Controindicazioni per la somministrazione intravescicale:
  • tumori invasivi che hanno penetrato la vescica (oltre T1);
  • infezioni delle vie urinarie;
  • infiammazione della vescica;
  • problemi con la cateterizzazione, ad es. stenosi uretrale;
  • ematuria;
  • allattamento.

Doxorubicina Aurobindo può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Donne in età fertile

La doxorubicina è risultata genotossica e mutagena nei test in vitro e in vivo (vedere paragrafo 5.3).

Contraccezione per gli uomini e per le donne

Uomini e donne sessualmente attivi, trattati con la doxorubicina, devono utilizzare metodi contraccettivi efficaci. Gli uomini e le donne devono utilizzare metodi contraccettivi efficaci durante e fino a 6 mesi dopo il trattamento.

Gravidanza

La doxorubicina non deve essere somministrata durante la gravidanza. In generale, i citostatici devono essere somministrati durante la gravidanza solo con indicazioni molto specifiche e se il beneficio per la madre supera i rischi possibili per il feto. Negli studi condotti sugli animali, la doxorubicina ha mostrato effetti embriotossici, fetotossici e teratogeni (vedere paragrafo 5.3).

Allattamento al seno

È stato segnalato che la doxorubicina viene escreta nel latte materno umano. Non è possibile escludere un rischio per il lattante. Durante il trattamento con la doxorubicina, l'allattamento al seno deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.3).

Fertilità

Nelle donne, la doxorubicina può causare infertilità durante il periodo di somministrazione del farmaco. La doxorubicina può causare amenorrea (vedere paragrafo 4.8). L'ovulazione e il ciclo mestruale sembrano tornare nella norma al termine della terapia, sebbene possa presentarsi menopausa prematura.

La doxorubicina è mutagena e può indurre danni cromosomici negli spermatozoi umani. Oligospermia o azoospermia possono essere permanenti; tuttavia, sono stati segnalati alcuni casi in cui le conte degli spermatozoi sono ritornate a livelli normospermici. Questo fenomeno può manifestarsi alcuni anni dopo la fine della terapia.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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