03 novembre 2024
Eritromicina Lattobionato Fisiopharma
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Cos'è Eritromicina Lattobionato Fisiopharma (eritromicina lattobionato)
Eritromicina Lattobionato Fisiopharma è un farmaco a base di eritromicina lattobionato, appartenente al gruppo terapeutico Antibatterici macrolidi. E' commercializzato in Italia da Fisiopharma S.r.l.
Confezioni e formulazioni di Eritromicina Lattobionato Fisiopharma disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Eritromicina Lattobionato Fisiopharma disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
- eritromicina lattobionato fisiopharma im o ev 1 flacone 1 g + 1 fiala 20 ml solv.
- eritromicina lattobionato fisiopharma im o ev 1 flacone 500 mg + 1 fiala 10 ml solv.
A cosa serve Eritromicina Lattobionato Fisiopharma e perchè si usa
- Infezioni delle vie respiratorie superiori ed inferiori, della cute e dei tessuti molli sostenute da Streptococcus pyogenes (streptococco beta-emolitico di gruppo A).
- Profilassi a breve termine dell'endocardite batterica da Streptococco alfa-emolitico (gruppo viridans) prima di interventi odontoiatrici od altri atti operatori in pazienti con anamnesi di febbre reumatica o malattia cardiaca congenita.
- Infezioni acute della pelle e dei tessuti molli sostenute da Staphylococcus aureus.
- Infezioni delle vie respiratorie superiori ed infezioni delle vie respiratorie inferiori sostenute da Diplococcus pneumoniae.
- Polmonite primaria atipica sostenuta da Mycoplasma pneumoniae (agente di Eaton, organismi pleuropneumonio simili).
- Sifilide primaria da Treponema pallidum in pazienti allergici alle penicilline.
- Trattamento di eritrasma da Corynebacterium minutissimum.
- Coadiuvante nel trattamento con antitossina nelle infezioni da Corynebacterium diphteriae e Corynebacterium minutissimum, al fine di prevenire la creazione di portatori e per la eradicazione del microrganismo nei portatori stessi.
- Infezioni sostenute da Listeria monocytogenes.
- Eradicamento di Bordetella Pertussis dal distretto naso-faringeo.
- Profilassi della pertosse nelle persone esposte al contatto con Bordetella Pertussis.
- Infezioni sostenute da ceppi di Legionella, in particolare da L. pneumophila.
- Congiuntiviti nei neonati, polmoniti nell'infanzia, infezioni uro-genitali ed endocervicali negli adulti sostenute da Chlamydia trachomatis.
Indicazioni: come usare Eritromicina Lattobionato Fisiopharma, posologia, dosi e modo d'uso
Posologia
Adulti e adolescenti: 1-2 g al giorno fino ad un massimo di 4 g/die per le infezioni più gravi.
Bambini (fino a 12 anni di età): 15 - 50 mg per kg di peso corporeo suddivisi in più somministrazioni al giorno.
Il trattamento deve essere continuato per oltre 48 ore dopo la scomparsa dei sintomi e dopo che la temperatura corporea sia rientrata nella norma.
Nelle infezioni da streptococco, il trattamento deve proseguire per almeno 10 giorni.
Modo di somministrazione
Uso endovenoso ed intramuscolare
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Eritromicina Lattobionato Fisiopharma
Ipersensibilità al principio attivo, ad antibiotici macrolidi, o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Gravidanza e allattamento
L'eritromicina è controindicata nei pazienti in trattamento con astemizolo, terfenadina, domperidone, cisapride o pimozide.
L'eritromicina non deve essere somministrata a pazienti con anamnesi di prolungamento dell'intervallo QT (prolungamento dell'intervallo QT congenito o acquisito documentato) o aritmia cardiaca ventricolare, comprese torsioni di punta (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
L'eritromicina non deve essere somministrata a pazienti con alterazioni elettrolitiche (ipomagnesiemia, ipokaliemia a causa del rischio di prolungamento dell'intervallo QT).
La somministrazione concomitante con ticagrelor, ranolazina, ergotamina e diidroergotamina è controindicata.
L'eritromicina non deve essere somministrata in concomitanza a inibitori della HMG-CoA reduttasi (statine) che sono largamente metabolizzati dal CYP3A4 (lovastatina o simvastatina), a causa dell'aumento del rischio di miopatia, inclusa la rabdomiolisi (vedere paragrafo 4.5).
La somministrazione concomitante di eritromicina e lomitapide è controindicata (vedere paragrafo 4.5).
Come altri potenti inibitori del CYP3A4, l'eritromicina non deve essere usata in pazienti che stanno assumendo colchicina.
L'eritromicina non deve essere usata nei pazienti che soffrono di grave insufficienza epatica in associazione con compromissione renale.
Eritromicina Lattobionato Fisiopharma può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gli studi epidemiologici disponibili sul rischio di malformazioni congenite maggiori in caso di uso di macrolidi, inclusa l'eritromicina, durante la gravidanza forniscono risultati contrastanti.
Alcuni, studi osservazionali svolti sull'uomo hanno riferito malformazioni cardiovascolari in seguito all'esposizione a prodotti medicinali contenenti eritromicina nei primi mesi di gravidanza (vedere il paragrafo 5.3).
È stato riportato che l'eritromicina attraversa la barriera placentare nell'uomo ma i livelli plasmatici fetali sono generalmente bassi; è nota anche la sua presenza nel latte materno
È stato riportato che l'esposizione materna ad antibiotici macrolidi nelle 10 settimane prima del parto potrebbe essere associata a un rischio aumentato di stenosi pilorica ipertrofica infantile (infantile hypertrophic pyloric stenosis, IHPS).
L'eritromicina deve essere usata dalle donne in gravidanza e durante l'allattamento solo in caso di evidente necessità.
Quali sono gli effetti indesiderati di Eritromicina Lattobionato Fisiopharma
Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati dell'eritromicina, organizzati secondo la classificazione per sistemi ed organi e alla frequenza MedDRA.
Frequenza Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Infezioni ed infestazioni
Colite pseudo-membranosa, superinfezioni causate da batteri o funghi resistenti ad esempio candidosi orale e vaginale.
Patologie gastrointestinali
Anoressia, crampi e dolori addominali, nausea, vomito, diarrea, disfunzione epatica, pancreatite, stenosi ipertrofica del piloro nei neonati.
Disturbi del sistema immunitario
Reazioni allergiche, edema, angioedema, reazioni anafilattiche incluso lo shock anafilattico, orticaria, eruzioni cutanee, anafilassi.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Eruzioni cutanee, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, prurito, pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP).
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Sordità reversibile, tinnito.
Patologie dell'occhio
Disturbi della visione compreso diplopia e visione offuscata.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Eosinofilia.
Patologie cardiache
Aritmie cardiache, tachicardia ventricolare, prolungamento dell'intervallo QT, torsioni di punta, arresto cardiaco, fibrillazione ventricolare (frequenza non nota).
Patologie del sistema nervoso
Convulsioni, allucinazioni, attacchi epilettici, vertigini, cefalea, insonnia.
Disturbi psichiatrici
Stati confusionali.
Patologie renali ed urinarie
Nefrite interstiziale.
Patologie vascolari
Tromboflebite, ipotensione.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Dispnea (incluse condizioni asmatiche).
Patologie epatobiliari
Colestasi e ittero colestatico, sintomi simil-epatite, epatomegalia, insufficienza epatica, disfunzione epatica.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Articolazioni tumefatte.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Dolore e/o irritazione al sito di iniezione, febbre da farmaco, dolore al petto, febbre, malessere.
Esami diagnostici
Interferenza con le determinazioni fluorometriche delle catecolamine urinarie, aumento di ALT, AST, LDH, fosfatasi alcalina, Y-GT e bilirubina.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Patologie correlate:
- Acne
L’acne è una malattia che insorge tipicamente con l’adolescenza, con manifestazioni cutaneee che interessano il viso e il tronco, più o meno marcate. Si risolve spontaneamente o con le cure adeguate, anche se talvolta può lasciare esiti cicatriziali - Bronchite
La bronchite acuta è un'infiammazione dell'epitelio (rivestimento interno) dei bronchi: come curarla, cause e sintomi. - Congiuntivite
Processo infiammatorio della congiuntiva, la sottile membrana trasparente che ricopre il bulbo oculare e la porzione interna delle palpebre. - Endocardite
Infiammazione dell'endocardio (la sottile membrana trasparente che riveste la cavità del cuore) che generalmente interessa anche le valvole cardiache. - Infezione da Clamidia
L’infezione da clamidia è una malattia sessualmente trasmissibile ancora presente nella nostra società, specie tra i giovani. È curabile ma molto spesso non dà sintomi, così non viene diagnosticata e, senza cure, può peggiorare provocando ulteriori complicanze, fino a compromettere la fertilità - Otite
Infiammazione dell'orecchio, causata spesso da un'infezione da batteri, virus o funghi. A seconda della parte dell'organo interessata viene definita otite esterna oppure otite media. - Pertosse
La pertosse è una grave infezione batterica che colpisce le vie respiratorie: è molto contagiosa e può essere particolarmente pericolosa per i più piccoli. Di regola si previene attivamente vaccinando i neonati già nei primi mesi di vita. - Polmonite
La polmonite. Vediamo quali sono i sintomi e le cure di questa malattia infiammatoria - Scarlattina
La scarlattina è una malattia esantematica provocata dall’infezione da streptococchi beta-emolitici di gruppo A - Sifilide
Malattia infettiva a trasmissione sessuale, causata dal batterio Treponema pallidum, caratterizzata da una evoluzione in stadi successivi (sifilide primaria, secondaria e terziaria).
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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