21 novembre 2024
Farmaci - Ayvakyt
Ayvakyt 300 mg 30 compresse rivestite con film
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Ayvakyt 300 mg 30 compresse rivestite con film è un medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa da rinnovare volta per volta vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti - Oncologo (classe H), a base di avapritinib, appartenente al gruppo terapeutico Antineoplastici. E' commercializzato in Italia da Blueprint Medicines S.r.l
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- SOVRADOSAGGIO
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Blueprint Medicines BV.CONCESSIONARIO:
Blueprint Medicines S.r.lMARCHIO
AyvakytCONFEZIONE
300 mg 30 compresse rivestite con filmFORMA FARMACEUTICA
compresse rivestite
PRINCIPIO ATTIVO
avapritinib
GRUPPO TERAPEUTICO
Antineoplastici
CLASSE
H
RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa da rinnovare volta per volta vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti - Oncologo
PREZZO
31840,74 €
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
Confezioni e formulazioni di Ayvakyt disponibili in commercio:
- ayvakyt 100 mg 30 compresse rivestite con film
- ayvakyt 200 mg 30 compresse rivestite con film
- ayvakyt 25 mg 30 compresse rivestite con film
- ayvakyt 300 mg 30 compresse rivestite con film (scheda corrente)
- ayvakyt 50 mg 30 compresse rivestite con film
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
SCARICA IL PDF DEL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (AIFA)
Foglietto illustrativo Ayvakyt »
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Ayvakyt? Perchè si usa?
Tumore stromale gastrointestinale (GIST) non resecabile o metastatico
AYVAKYT è indicato come monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con tumori stromali gastrointestinali (GIST) non resecabili o metastatici che presentano la mutazione del recettore alfa del fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGFRA) D842V.
Mastocitosi sistemica avanzata (AdvSM)
AYVAKYT è indicato come monoterapia per il trattamento di pazienti adulti affetti da mastocitosi sistemica aggressiva (ASM), mastocitosi sistemica associata a neoplasia ematologica (SM-AHN) o leucemia mastocitaria (MCL), in seguito ad almeno una terapia sistemica.
Mastocitosi sistemica indolente (ISM)
AYVAKYT è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da mastocitosi sistemica indolente (ISM) con sintomi da moderati a severi non adeguatamente controllati con il trattamento sintomatico (vedere paragrafo 5.1).
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Ayvakyt?
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Ayvakyt?
Emorragie
Nei pazienti con GIST non resecabile o metastatico e con AdvSM, avapritinib è risultato associato a un aumento dell'incidenza di reazioni avverse emorragiche, comprese reazioni avverse gravi e severe, come emorragia gastrointestinale e intracranica. Le reazioni avverse di emorragia gastrointestinale sono state le reazioni avverse emorragiche più frequentemente segnalate durante il trattamento con avapritinib nei pazienti con GIST non resecabile o metastatico, ma nei pazienti con GIST si sono presentate anche emorragie epatiche e tumorali (vedere paragrafo 4.8).
La sorveglianza di routine delle reazioni avverse emorragiche nei pazienti con GIST o AdvSM deve includere un esame obiettivo. L'emocromo completo, incluse le piastrine, e i parametri della coagulazione devono essere monitorati nei pazienti con GIST o AdvSM, soprattutto nei pazienti con condizioni che predispongono al sanguinamento, in quelli trattati con anticoagulanti (ad es. warfarin e fenprocumone) o altri medicinali concomitanti che aumentano il rischio di sanguinamento.
Emorragie intracraniche
Si sono presentate reazioni avverse di emorragia intracranica in pazienti con GIST e AdvSM che hanno ricevuto avapritinib.
Prima di iniziare il trattamento con avapritinib a qualsiasi dose, deve essere attentamente valutato il rischio di emorragia intracranica in pazienti con un potenziale aumento del rischio, compresi quelli con anamnesi di aneurisma vascolare, emorragia intracranica, accidente cerebrovascolare nell'anno precedente, uso concomitante di anticoagulanti o trombocitopenia.
I pazienti che manifestano segni e sintomi neurologici clinicamente rilevanti (ad es., cefalea severa, problemi di vista, sonnolenza e/o debolezza focale)durante il trattamento con avapritinib devono interrompere l'assunzione di avapritinib ed informare immediatamente il medico. La diagnostica per immagini del cervello mediante risonanza magnetica per immagini (RMI) o tomografia computerizzata (TC) può essere eseguita a discrezione del medico in base alla severità e alla presentazione clinica.
Nei pazienti in cui viene osservata emorragia intracranica durante il trattamento con avapritinib in qualsiasi indicazione, indipendentemente dal grado di severità, avapritinib deve essere definitivamente interrotto (vedere paragrafo 4.2).
GIST non resecabile o metastatico
Sono state segnalate reazioni avverse gravi di emorragia intracranica in pazienti con GIST non resecabile o metastatico che ricevono avapritinib (vedere paragrafo 4.8). Il meccanismo esatto non è noto.
Non vi è alcuna esperienza nella sperimentazione clinica sull'uso di avapritinib in pazienti con metastasi cerebrali.
Mastocitosi sistemica avanzata
Sono state segnalate reazioni avverse gravi di emorragia intracranica in pazienti con AdvSM che ricevono avapritinib (vedere paragrafo 4.8). Il meccanismo esatto non è noto. L'incidenza di emorragia intracranica è risultata maggiore in pazienti con conta piastrinica < 50 × 109/L ed in pazienti con una dose iniziale ≥ 300 mg.
In considerazione di quanto sopra, una conta piastrinica deve essere eseguita prima di iniziare il trattamento. Avapritinib non è raccomandato in pazienti con conta piastrinica < 50 × 109/L. Dopo l'inizio del trattamento una conta piastrinica va eseguita ogni 2 settimane per le prime 8 settimane indipendentemente dalla conta piastrinica basale. Dopo 8 settimane di trattamento monitorare la conta piastrinica ogni 2 settimane (o con una frequenza maggiore, come clinicamente indicato) se i valori sono inferiori a 75 × 109/L, ogni 4 settimane se i valori sono compresi tra 75 e 100 × 109/L, e come clinicamente indicato se i valori sono superiori a 100 × 109/L.
Gestire una conta piastrinica < 50 × 109/L sospendendo temporaneamente avapritinib. Può essere necessario trasfondere piastrine e la modifica della dose raccomandata in Tabella 2 deve essere seguita (vedere paragrafo 4.2). Nelle sperimentazioni cliniche, la trombocitopenia è risultata generalmente reversibile mediante riduzione o sospensione di avapritinib. La dose massima per i pazienti con AdvSM non deve superare i 200 mg una volta al giorno.
Effetti cognitivi
Effetti cognitivi, quali compromissione della memoria, disturbo cognitivo, stato confusionale ed encefalopatia possono manifestarsi in pazienti che ricevono avapritinib (vedere paragrafo 4.8). Il meccanismo degli effetti cognitivi non è noto.
Si raccomanda di monitorare clinicamente i pazienti con GIST o AdvSM per individuare segni e sintomi di eventi cognitivi quali smemoratezza di nuova insorgenza o in aumento, confusione e/o difficoltà nelle funzioni cognitive.I pazienti con GIST o AdvSM devono informare immediatamente il medico se manifestano sintomi cognitivi di nuova insorgenza o in peggioramento.
Per i pazienti con GIST o AdvSM con effetti cognitivi osservati correlati al trattamento con avapritinib, si deve seguire la modifica della dose raccomandata nella Tabella 2 (vedere paragrafo 4.2). Nelle sperimentazioni cliniche condotte in pazienti con GIST e AdvSM, le riduzioni o le interruzioni della dose hanno migliorato gli effetti cognitivi di Grado ≥ 2 rispetto a nessuna azione.
Nei pazienti con ISM, gli effetti cognitivi possono essere uno dei sintomi della malattia. I pazienti con ISM devono informare il medico se manifestano sintomi cognitivi di nuova insorgenza o in peggioramento.
Ritenzione di liquidi
Sono stati segnalati casi di ritenzione di liquidi, compresi casi severi di edema localizzato (edema della faccia, periorbitale, periferico e/o versamento pleurico) o edemi generalizzati, con categoria di frequenza di almeno comune in pazienti con GIST non resecabile o metastatico che assumono avapritinib. Altri edemi localizzati (edema laringeo e/o versamento pericardico) sono stati segnalati non comunemente (vedere paragrafo 4.8).
In pazienti con AdvSM, edema localizzato (facciale, periorbitale, periferico, edema polmonare, versamento pericardico e/o pleurico) o generalizzato ed ascite sono stati osservati con una frequenza di categoria almeno comune (vedere paragrafo 4.8). Altri edemi localizzati (edema laringeo) sono stati riportati con frequenza non comune.
Pertanto, si raccomanda di valutare i pazienti con GIST o AdvSM per queste reazioni avverse, inclusa la regolare valutazione di peso e sintomi respiratori. Un aumento di peso rapido e imprevisto o sintomi respiratori che indicano ritenzione di liquidi devono essere attentamente valutati e si devono intraprendere cure di supporto e misure terapeutiche appropriate, quali i diuretici. Per i pazienti con GIST o AdvSM che presentano ascite si raccomanda di valutare l'eziologia dell'ascite.
Nei pazienti con ISM , sono stati segnalati edemi localizzati (periferici, facciali) con una categoria di frequenza almeno comune (vedere paragrafo 4.8).
Prolungamento dell'intervallo QT
Il prolungamento dell'intervallo QT è stato osservato in pazienti con GIST non resecabile o metastatico e AdvSM trattati con avapritinib nell'ambito di sperimentazioni cliniche (vedere paragrafi 4.8 e 5.1). Il prolungamento dell'intervallo QT può indurre un aumento del rischio di aritmie ventricolari, comprese torsioni di punta.
Avapritinib deve essere usato con cautela nei pazienti con GIST o AdvSM con prolungamento dell'intervallo QT noto o a rischio di prolungamento dell'intervallo QT (ad es. a causa di medicinali concomitanti, malattie cardiache preesistenti e/o squilibri elettrolitici). La somministrazione concomitante di inibitori forti o moderati del CYP3A4 deve essere evitata a causa del maggiore rischio di reazioni avverse, compresi il prolungamento dell'intervallo QT e aritmie correlate (vedere paragrafo 4.5). Qualora l'uso concomitante di inibitori moderati del CYP3A4 non possa essere evitato, vedere paragrafo 4.2 per istruzioni sulla modifica della dose.
Nei pazienti con GIST o AdvSM, le valutazioni dell'intervallo QT mediante elettrocardiogramma (ECG) devono essere prese in considerazione se avapritinib viene assunto in concomitanza con medicinali che possono prolungare l'intervallo QT.
Nei pazienti con ISM, le valutazioni dell'intervallo QT mediante ECG devono essere prese in considerazione in particolare nei pazienti con fattori concomitanti che possono prolungare il QT (ad esempio età, disturbi del ritmo cardiaco preesistenti, ecc.).
Patologie gastrointestinali
Diarrea, nausea e vomito sono state le reazioni avverse gastrointestinali riportate con maggior frequenza in pazienti con GIST non resecabile o metastatico e AdvSM (vedere paragrafo 4.8). I pazienti con GIST o AdvSM che presentano diarrea, nausea e vomito devono essere valutati per escludere eziologie correlate alla malattia. Le cure di supporto per le reazioni avverse gastrointestinali che richiedono un trattamento possono includere i medicinali con proprietà antiemetiche, antidiarroiche o antiacidi.
Lo stato di idratazione dei pazienti con GIST o AdvSM che manifestano reazioni avverse gastrointestinali deve essere attentamente monitorato e trattato secondo la pratica clinica standard.
Esami di laboratorio
Il trattamento con avapritinib nei pazienti con GIST non resecabile o metastatico e AdvSM è associato ad anemia, neutropenia e/o trombocitopenia. Un emocromo completo deve essere effettuato a intervalli regolari durante il trattamento con avapritinib nei pazienti con GIST o AdvSM. Vedere anche le emorragie intracraniche summenzionate in questo paragrafo e nel paragrafo 4.8.
Il trattamento con avapritinib è associato nei pazienti con GIST non resecabile o metastatico e AdvSM ad aumenti di bilirubina e transaminasi epatiche (vedere paragrafo 4.8). La funzionalità epatica (transaminasi e bilirubina) deve essere monitorata regolarmente nei pazienti con GIST o AdvSM trattati con avapritinib.
Inibitori e induttori del CYP3A4
La co-somministrazione con inibitori forti o moderati del CYP3A4 deve essere evitata in quanto può aumentare la concentrazione plasmatica di avapritinib (vedere paragrafi 4.2 e 4.5).
La co-somministrazione con induttori forti o moderati del CYP3A deve essere evitata in quanto può diminuire le concentrazioni plasmatiche di avapritinib (vedere paragrafo 4.5).
Reazione di fotosensibilità
L'esposizione alla luce diretta del sole deve essere evitata o ridotta al minimo, a causa del rischio di fototossicità associato ad avapritinib. Si deve indicare ai pazienti di prendere misure quali l'utilizzo di indumenti protettivi e creme solari ad alto fattore di protezione solare (SPF).
Sodio
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio'.
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Ayvakyt?
Principi attivi che possono avere un effetto su avapritinib
Inibitori forti e moderati del CYP3A
La co-somministrazione di avapritinib con un inibitore forte del CYP3A ha aumentato le concentrazioni plasmatiche di avapritinib e può risultare in un aumento delle reazioni avverse. La co-somministrazione di itraconazolo (200 mg due volte al giorno il Giorno 1, seguita da 200 mg una volta al giorno per 13 giorni) con una dose singola da 200 mg di avapritinib il Giorno 4 in soggetti sani ha aumentato la Cmax di avapritinib di 1,4 volte e l'AUC0-inf di 4,2 volte, rispetto a una dose di 200 mg di avapritinib somministrato da solo.
L'uso concomitante di avapritinib con inibitori forti o moderati del CYP3A (quali antimicotici inclusi ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo, voriconazolo; alcuni macrolidi, come eritromicina, claritromicina e telitromicina; principi attivi per trattare le infezioni da virus dell'immunodeficienza umana/sindrome da immunodeficienza acquisita (HIV/AIDS) come cobicistat, indinavir, lopinavir, nelfinavir, ritonavir e saquinavir; nonché conivaptan per l'iponatriemia e boceprevir per il trattamento dell'epatite) inclusi pompelmo o succo di pompelmo deve essere evitato. Se l'uso concomitante con un inibitore moderato del CYP3A non può essere evitato, la dose iniziale di avapritinib deve essere ridotta da 300 mg a 100 mg per via orale una volta al giorno per i pazienti con GIST, e da 200 mg a 50 mg per via orale una volta al giorno per i pazienti con AdvSM. Nei pazienti con ISM, deve essere evitato l'uso concomitante di avapritinib con inibitori forti o moderati del CYP3A (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Induttori forti e moderati del CYP3A
La co-somministrazione di avapritinib con un potente induttore del CYP3A ha diminuito le concentrazioni plasmatiche di avapritinib e può risultare in una minore efficacia di avapritinib. La co-somministrazione di rifampicina (600 mg una volta al giorno per 18 giorni) con una dose singola da 400 mg di avapritinib il Giorno 9 in soggetti sani ha diminuito la Cmax di avapritinib del 74% e l'AUC0-inf del 92%, rispetto a una dose da 400 mg di avapritinib somministrato da solo.
La co-somministrazione di avapritinib con induttori forti e moderati del CYP3A (ad es. desametasone, fenitoina, carbamazepina, rifampicina, fenobarbital, fosfenitoina, primidone, bosentan, efavirenz, etravirina, modafinil, dabrafenib, nafcillina o Hypericum perforatum, noto anche come erba di San Giovanni) deve essere evitata.
Effetto di avapritinib su altri principi attivi
Studi in vitro hanno dimostrato che avapritinib è un inibitore diretto del CYP3A e un inibitore tempo-dipendente del CYP3A. Pertanto, avapritinib può avere il potenziale di aumentare le concentrazioni plasmatiche di medicinali co-somministrati che sono substrati del CYP3A.
Studi in vitro hanno indicato che avapritinib è un induttore del CYP3A. Pertanto, avapritinib può avere il potenziale di diminuire le concentrazioni plasmatiche dei medicinali co-somministrati che sono substrati del CYP3A.
È necessaria cautela per la co-somministrazione di avapritinib con substrati del CYP3A con indice terapeutico ristretto, poiché le loro concentrazioni plasmatiche possono essere alterate.
Avapritinib è un inibitore di P-gp, BCRP, MATE1, MATE2-K e BSEP in vitro. Pertanto, avapritinib ha il potenziale di alterare le concentrazioni dei substrati di questi trasportatori in caso di co-somministrazione.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Ayvakyt?
Sintomi
L'esperienza di casi di sovradosaggio segnalati negli studi clinici con avapritinib è limitata. La dose massima di avapritinib studiata clinicamente è di 600 mg per via orale una volta al giorno. Le reazioni avverse osservate a questa dose sono state coerenti con il profilo di sicurezza a 300 mg o 400 mg una volta al giorno (vedere paragrafo 4.8).
Gestione
Non vi è alcun antidoto noto per il sovradosaggio di avapritinib. In caso di sospetto sovradosaggio, avapritinib deve essere sospeso e si devono mettere in atto cure di supporto. In base all'ampio volume di distribuzione di avapritinib e al suo esteso legame alle proteine, è improbabile che la dialisi determini una rimozione significativa di avapritinib.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Ayvakyt durante la gravidanza e l'allattamento?
Donne in età fertile/Contraccezione in uomini e donne
Le donne in età fertile devono essere informate che avapritinib può causare danno fetale (vedere paragrafo 5.3).
Lo stato di gravidanza delle donne potenzialmente fertili deve essere controllato prima di iniziare il trattamento con AYVAKYT.
Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento e per 6 settimane dopo l'ultima dose di AYVAKYT. Gli uomini con partner femminili in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento e per 2 settimane dopo l'ultima dose di AYVAKYT.
Indicare alle pazienti di contattare immediatamente il medico in caso di gravidanza o se si sospetta una gravidanza durante l'assunzione di AYVAKYT.
Gravidanza
I dati relativi all'uso di avapritinib in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
AYVAKYT non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive.
Se AYVAKYT è usato durante la gravidanza o se la paziente inizia una gravidanza mentre assume AYVAKYT, la paziente deve essere informata del potenziale rischio per il feto.
Allattamento
Non è noto se avapritinib/metaboliti siano escreti nel latte materno.
Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
L'allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con AYVAKYT e per 2 settimane dopo la dose finale.
Fertilità
Non esiste alcun dato relativo all'effetto di AYVAKYT sulla fertilità umana. Tuttavia, sulla base dei risultati preclinici negli animali, la fertilità maschile e femminile può essere compromessa dal trattamento con avapritinib (vedere paragrafo 5.3).
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Ayvakyt sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
AYVAKYT può causare reazioni avverse quali effetti cognitivi che possono compromettere la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
I pazienti devono essere consapevoli del potenziale di reazioni avverse che influiscono sulla loro capacità di concentrarsi e di reagire. I pazienti che manifestano questi effetti avversi devono prestare particolare attenzione durante la guida di un veicolo o l'uso di macchinari.
PRINCIPIO ATTIVO
AYVAKYT 25 mg compresse rivestite con film
Ogni compressa rivestita con film contiene 25 mg di avapritinib.
AYVAKYT 50 mg compresse rivestite con film
Ogni compressa rivestita con film contiene 50 mg di avapritinib.
AYVAKYT 100 mg compresse rivestite con film
Ogni compressa rivestita con film contiene 100 mg di avapritinib.
AYVAKYT 200 mg compresse rivestite con film
Ogni compressa rivestita con film contiene 200 mg di avapritinib.
AYVAKYT 300 mg compresse rivestite con film
Ogni compressa rivestita con film contiene 300 mg di avapritinib.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Nucleo della compressa
Cellulosa microcristallina
Copovidone
Croscarmellosa sodica
Magnesio stearato
Rivestimento della compressa
Talco
Macrogol 3350
Polivinile alcool
Titanio diossido (E171)
Inchiostro di stampa (solo per 100 mg, 200 mg e 300 mg compresse rivestite con film)
Gommalacca glaze 45% (20% esterificato) in etanolo
Blu brillante FCF (E133)
Titanio diossido (E171)
Ossido di ferro nero (E172)
Glicole propilenico
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 48 mesi
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Flacone in polietilene ad alta densità (HDPE) con tappo a prova di bambino (polipropilene) con protezione di sigillo a induzione (sigillo a induzione termosaldato) e un essiccante nel contenitore.
Ogni scatola contiene un flacone con 30 compresse rivestite con film.
Data ultimo aggiornamento: 30/04/2024
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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