DaunoXome ev 1 flacone 50 mg/25 ml

16 dicembre 2024
Farmaci - DaunoXome

DaunoXome ev 1 flacone 50 mg/25 ml


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INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Intergal Pharma Limited

MARCHIO

DaunoXome

CONFEZIONE

ev 1 flacone 50 mg/25 ml

FORMA FARMACEUTICA
soluzione (uso interno)

PRINCIPIO ATTIVO
daunorubicina

GRUPPO TERAPEUTICO
Antineoplastici antibiotici citotossici


INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve DaunoXome? Perchè si usa?


Sarcoma di Kaposi AIDS-correlato in pazienti con una bassa conta di cellule CD4 (<200 cellule/mm3) ed estesa affezione mucocutanea o viscerale.

DaunoXome® non deve essere usato per trattare Sarcoma di Kaposi AIDS-correlato che può essere efficacemente trattato con una terapia locale.


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato DaunoXome?


Ipersensibilità a DaunoXome® o ad uno qualsiasi dei suoi eccipienti o ad altre antracicline/antracenedioni.

Allattamento.


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere DaunoXome?


Cardiotossicità

DaunoXome® e altre antracicline possono determinare cardiotossicità, in particolare insufficienza cardiaca congestizia conseguente a cardiomiopatia. La comparsa dei sintomi può essere improvvisa e può comparire dopo settimane o mesi dall'interruzione della terapia. Il danno a livello cardiaco potrebbe essere irreversibile e raramente si sono verificati episodi con esito fatale, generalmente in pazienti con fattori di rischio.

Il rischio di cardiotossicità aumenta con il dosaggio cumulativo totale di antracicline. Si deve porre attenzione ai pazienti precedentemente trattati con antracicline o a quelli in pregressa (o concomitante) terapia con altri composti cardiotossici, quali il 5-fluorouracile (5-FU).

Il rischio di cardiotossicità appare essere più elevato nei pazienti con preesistente patologia cardiovascolare, con un'anamnesi di irradiazione al mediastino e negli anziani. Pertanto occorre essere cauti nell'utilizzare DaunoXome® in questi pazienti. DaunoXome® deve essere somministrato a pazienti con patologia cardiovascolare solo quando i benefici superano i rischi.

L'esperienza in pazienti trattati con alte dosi di DaunoXome® (al di sopra di 60 mg/m2) per patologie maligne diverse da Sarcoma di Kaposi indica che il rischio di cardiotossicità può essere più elevato in questi pazienti.

Monitoraggio cardiaco

Un attento monitoraggio della funzionalità cardiaca è essenziale nei pazienti trattati con DaunoXome®.

La cardiomiopatia indotta da antracicline è generalmente associata ad una diminuzione della frazione di eiezione ventricolare sinistra (left ventricular ejection fraction - LVEF) misurata mediante ecocardiografia o tramite test MUGA (Multiple Gated Acquisition). La misurazione della LVEF rappresenta un metodo più specifico per il monitoraggio della funzionalità cardiaca rispetto all'ECG.

Tutti i pazienti devono effettuare un ECG di base, un'ecocardiografia e la misurazione della LVEF prima di iniziare la terapia con DaunoXome®. Questi esami devono essere ripetuti regolarmente durante il trattamento. Inoltre, in tutti i pazienti, la determinazione della LVEF deve essere effettuata al raggiungimento di una dose cumulativa di 320 mg/m2 e successivamente ogni 160 mg/m2, in modo tale da identificare in fase iniziale qualsiasi alterazione della LVEF che può essere un segnale precursore di cardiomiopatia nel caso in cui la terapia con DaunoXome® venga mantenuta.

Nei pazienti che presentano fattori di rischio di cardiotossicità con DaunoXome®, o quelli che ricevono alte dosi di DaunoXome® per ciclo (per esempio 120 mg/m2 o oltre), la diminuzione della funzionalità cardiaca può verificarsi a dosi cumulative più basse di DaunoXome®, pertanto occorre prendere in considerazione la determinazione della LVEF dopo ogni ciclo di trattamento e prima di somministrare altro DaunoXome®.

Transitori cambiamenti nell'ECG, quali un appiattimento dell'onda T, un abbassamento del segmento S-T e aritmie benigne non sono considerate vincolanti per la sospensione della terapia con DaunoXome®.

Una riduzione dell'onda QRS è da tenere maggiormente in considerazione quale indice di tossicità cardiaca.

Ogni qualvolta si sospetti una cardiomiopatia, e/o la LVEF risulti notevolmente diminuita rispetto ai valori di pre-trattamento (per esempio riduzione del 20%) e/o la LVEF sia significativamente più bassa dal punto di vista della prognosi (per esempio <45%), il beneficio derivante dal proseguimento della terapia deve essere soppesato attentamente rispetto al rischio di produrre un danno cardiaco irreversibile.

Si raccomanda l'interruzione del trattamento con DaunoXomeÒ qualora compaiano segni clinici di cardiotossicità.

Tossicità ematologica

DaunoXome® è un soppressore dell'attività del midollo osseo. La neutropenia è l'effetto generalmente più significativo, che può essere grave e manifestarsi con febbre ed infezione. Possono verificarsi anche anemia e trombocitopenia, ma sono generalmente meno marcate. Una persistente grave mielosoppressione può causare sepsi o emorragia. Prima di ogni somministrazione e in corso di terapia con DaunoXome® deve essere determinata e monitorata, come appropriato dal punto di vista medico, la conta cellulare plasmatica totale.

I pazienti devono essere tenuti sotto stretta sorveglianza per rilevare infezioni intercorrenti od opportunistiche.

La tossicità ematologica può richiedere una riduzione della dose di DaunoXome® o la sospensione o il rinvio della terapia. Il colony stimulating factor G-CSF è stato usato per trattare pazienti con neutropenia.

Si raccomanda molta cautela nell'impiego di DaunoXome® in associazione con altri agenti soppressori della funzionalità del midollo osseo.

Reazioni presso il sito di iniezione

Occorre fare attenzione che non si verifichi extravasazione di DaunoXome® durante la somministrazione. La somministrazione paravenosa ha comportato la comparsa di eritema, dolore e gonfiore dei tessuti presso il sito di infiltrazione. Questi cambiamenti sono generalmente transitori, e si risolvono entro 6 mesi. Ad ogni modo, la necrosi tissutale localizzata deve essere considerata come una possibile conseguenza dell'extravasazione.

Qualora compaiano segnali o sintomi da extravasazione (per esempio dolore pungente, eritema), l'infusione deve essere immediatamente interrotta e riavviata in un'altra vena. Può risultare inappropriato il ricorso a misure correttive che potrebbero causare il rilascio del farmaco dai liposomi (quali l'applicazione di ghiaccio o di corticosteroidi, l'instillazione di antidoti locali, compressione locale, etc.)

Reazioni acute associate all'infusione

Reazioni acute correlate all'infusione sono state riferite in pazienti trattati con DaunoXome®. I sintomi tipicamente includono dolore alla schiena, vampate, tensione al petto e dispnea. Queste reazioni da infusione possono comparire in fase di prima esposizione del paziente a DaunoXome® o durante la riesposizione di un paziente precedentemente trattato con DaunoXome® senza problemi. Le reazioni correlate all'infusione solitamente si verificano entro i primi 10 minuti di infusione e si attenuano rallentando o interrompendo l'infusione. Sono state riportate anche reazioni di tipo allergico/anafilattico, talvolta associate ad ipotensione.

Occorre cautela nell'utilizzo di DaunoXome® in concomitanza con altri agenti mielosoppressori o agenti cardiotossici (vedere anche paragrafo 4.5).


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di DaunoXome?


Gli inibitori delle proteasi e inibitori non-nucleosidici della transcriptasi inversa sono riconosciuti quali inibitori del citocromo P450 IIIA (CYP – 3A) e possono anche avere un ruolo nell'inibizione della proteina che trasporta il farmaco, glicoproteina P-gp. La daunorubicina e altre antracicline seguono processi metabolici tramite la CYP-3A e sono anche substrati della P-gp. C'è pertanto un'interazione teorica tra il DaunoXome® e questi due gruppi di terapie antivirali.

Ad oggi tuttavia, un singolo studio ha indicato che non ci sono effetti da parte degli inibitori delle proteasi o degli inibitori non-nucleosidici della transcriptasi inversa sulle proprietà farmacocinetiche del DaunoXome®.

Dati limitati ottenuti in un piccolo studio, dove i pazienti sono stati trattati con e senza inibitori delle proteasi, indicano che non ci sono state variazioni maggiori nella tossicità associata a DaunoXome®

Occorre cautela nell'utilizzo di DaunoXome® in concomitanza con altri agenti mielosoppressori o agenti cardiotossici.


POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa DaunoXome? Dosi e modo d'uso


DaunoXome® deve essere somministrato per infusione endovenosa. La dose iniziale raccomandata nei pazienti con Sarcoma di Kaposi AIDS-correlato è di 40 mg/m2 ogni due settimane. Il dosaggio di DaunoXome® deve essere stabilito per ciascun paziente. La terapia deve essere continuata finché può essere mantenuto il controllo della malattia.

DaunoXome® deve essere diluito con glucosio al 5% per infusione prima della somministrazione. La concentrazione raccomandata dopo diluizione è compresa tra 0,2 mg e 1 mg di daunorubicina/ml di soluzione. DaunoXome® deve essere somministrato per via endovenosa per un periodo di 30-60 minuti (vedere anche paragrafi 6.2, 6.3 e 6.6).

DaunoXome® non deve essere somministrato per via intramuscolare o sottocutanea o per iniezione in bolo.

DaunoXome® è una preparazione liposomiale e non può essere impiegata intercambiandola con daunorubicina convenzionale.

Pazienti pediatrici: Poiché non vi sono sufficienti dati di sicurezza ed efficacia, l'impiego di DaunoXome® non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 18 anni di età.

Anziani: La sicurezza e l'efficacia di DaunoXome® nei pazienti con più di 65 anni di età non è stata stabilita. Episodi di cardiotossicità possono verificarsi più frequentemente negli anziani (vedere paragrafo 4.4).

Compromissione epatica e renale: DaunoXome® non è stato studiato in pazienti con compromissione epatica o renale, pertanto il suo impiego non è raccomandato in tali circostanze.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di DaunoXome?


Dall'esperienza con preparazioni non-liposomiali a base di antracicline, il primo segno di tossicità dovuta a sovradosaggio è la mielosoppressione. Inoltre possono verificarsi altri effetti collaterali in forma più pronunciata, come la cardiomiopatia. In caso di overdose, la funzione midollare e la funzionalità cardiaca devono essere monitorate attentamente ed eventualmente essere associate ad una terapia appropriata per prevenire qualsiasi effetto collaterale grave.


EFFETTI INDESIDERATI


Quali sono gli effetti collaterali di DaunoXome?


Le reazioni avverse con correlazione almeno possibile sospetta (almeno possibile) correlazione con il trattamento con DaunoXome® sono di seguito elencate, classificate per organi e per frequenza. Le frequenze sono definite come segue: molto comuni ≥10%; comuni ≥1% e <10%; non comuni ≥0,1% e <1%; rare ≥0,01% e <0,1%; molto rare <0,01%.

INFEZIONI E INFESTAZIONI

Molto comune: infezioni

Non comuni: sepsi, shock settico (vedere paragrafo 4.4)

PATOLOGIE DEL SISTEMA EMOLINFOPOIETICO

Molto comuni: soppressione del midollo osseo, agranulocitosi, neutropenia, neutropenia febbrile, leucopenia, pancitopenia, trombocitopenia e anemia (vedere paragrafo 4.4)

DISTURBI DEL SISTEMA IMMUNITARIO

Molto comune: reazioni allergiche

Raro: reazione anafilattica

DISTURBI DEL METABOLISMO E DELLA NUTRIZIONE

Comune: disidratazione

DISTURBI PSICHIATRICI

Comune: depressione

PATOLOGIE DEL SISTEMA NERVOSO

Molto comune: emicrania

Comune: capogiri

PATOLOGIE CARDIACHE (vedere paragrafo 4.4)

Comune: diminuzione della frazione di eiezione ventricolare sinistra

Non comuni: insufficienza cardiaca congestizia, cardiomiopatia

Rari: fibrillazione atriale, infarto del miocardio

PATOLOGIE RESPIRATORIE, TORACICHE E MEDIASTINICHE

Molto comune: dispnea

PATOLOGIE GASTROINTESTINALI

Molto comuni: stomatite, ulcerazione delle mucose, nausea, vomito, diarrea, dolore addominale

PATOLOGIE DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO

Molto comune: alopecia

Raro: sindrome da eritrodisestesia palmare-plantare (vedere sotto)

La sindrome da eritrodisestesia palmare-plantare (sindrome mani-piedi) è stata riportata raramente in pazienti trattati con alte dosi di DaunoXome® e citarabina per la leucemia. La condizione è caratterizzata da gonfiore, dolore, formicolio ed eritema del palmo della mano e della pianta del piede che, in alcuni pazienti, può portare a desquamazione della pelle. Per gestire tale condizione può risultare necessario ridurre la dose o rinviare la somministrazione di farmaco.

PATOLOGIE SISTEMICHE E CONDIZIONI RELATIVE ALLA SEDE DI SOMMINISTRAZIONE

Molto comuni: reazioni associate all'infusione (incluso dolori alla schiena, vampate, tensione al petto e dispnea) (vedere paragrafo 4.4) astenia, affaticamento, febbre, brividi

Comuni: l'extravasazione presso il sito di iniezione può causare eritema, dolore e gonfiore (vedere paragrafo 4.4)


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere DaunoXome durante la gravidanza e l'allattamento?


Il principio attivo di DaunoXome®, la daunorubicina, si è dimostrata mutagena, teratogena e carcinogenica in modelli sperimentali in vitro e in vivo.

DaunoXome® può causare gravi difetti alla nascita, pertanto non deve essere impiegato in gravidanza se non strettamente necessario e la madre deve essere informata sui rischi per il feto.

Le donne in età fertile devono adottare metodi contraccettivi efficaci nel periodo in cui loro o i loro partner assumono DaunoXome®, e per le 24 settimane successive all'interruzione del trattamento.

L'allattamento è controindicato durante il trattamento con Daunoxome®.


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di DaunoXome sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Non sono stati eseguiti studi sugli effetti di DaunoXome® sulle capacità di guidare ed usare macchinari. Comunque, i pazienti devono essere informati del fatto che sono stati segnalati episodi di capogiro durante il trattamento con DaunoXomeÒ.


PRINCIPIO ATTIVO


Daunorubicina presente come sale citrato, equivalente a daunorubicina base 2 mg/ml incapsulata in liposomi.

Ogni flaconcino monouso di DaunoXome® contiene 50 mg di daunorubicina base.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


Elenco degli eccipienti

Liposomi:

colfosceril stearato

colesterolo

acido citrico

Tampone:

saccarosio

glicina

calcio cloruro diidrato

acido cloridrico

sodio idrossido

acqua per preparazioni iniettabili


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 12 mesi

Conservare il concentrato in frigorifero (a 2-8°C). Non congelare. Tenere il flacone nel cartone esterno per proteggerlo dalla luce.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


DaunoXome® è presentato in flaconcino di vetro sterile di Tipo I Ph. Eur. da 50 ml. Ciascun flaconcino contiene 25 ml di liquido per infusione. La chiusura consiste in un tappo di gomma butilica assicurato da una ghiera in alluminio dotata di un cappuccio removibile di plastica. Ogni singolo flaconcino è confezionato in una scatola di cartone bianco. In ogni confezione sono presenti le istruzioni per l'uso.

Confezione: 1 x 25 ml.


PATOLOGIE CORRELATE


Data ultimo aggiornamento: 20/07/2021

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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