Evrenzo 150 mg 12x1 comprese rivestite con film (dose unitaria)

04 novembre 2024
Farmaci - Evrenzo

Evrenzo 150 mg 12x1 comprese rivestite con film (dose unitaria)


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Evrenzo 150 mg 12x1 comprese rivestite con film (dose unitaria) è un medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti - nefrologo, internista, ematologo (classe A), a base di roxadustat, appartenente al gruppo terapeutico Antianemici. E' commercializzato in Italia da Astellas Pharma S.p.A.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Astellas Pharma Europe BV

CONCESSIONARIO:

Astellas Pharma S.p.A.

MARCHIO

Evrenzo

CONFEZIONE

150 mg 12x1 comprese rivestite con film (dose unitaria)

FORMA FARMACEUTICA
compressa

PRINCIPIO ATTIVO
roxadustat

GRUPPO TERAPEUTICO
Antianemici

CLASSE
A

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti - nefrologo, internista, ematologo

PREZZO
872,41 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Evrenzo disponibili in commercio:


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Foglietto illustrativo Evrenzo »

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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Evrenzo? Perchè si usa?


Evrenzo è indicato per il trattamento di pazienti adulti con anemia sintomatica associata a malattia renale cronica (MRC).


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Evrenzo?


Evrenzo è controindicato nelle seguenti condizioni:
  • ipersensibilità al principio attivo, alle arachidi, alla soia o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6)
  • allattamento (vedere paragrafo 4.6).


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Evrenzo?


Rischio cardiovascolare e di mortalità

Sulla base dei dati del confronto diretto di entrambe le terapie, complessivamente è stato stimato che il rischio cardiovascolare e di mortalità del trattamento con roxadustat è paragonabile al rischio cardiovascolare e di mortalità della terapia con ESA (vedere paragrafo 5.1). Poiché per i pazienti con anemia associata a MRC e non in dialisi non è stato possibile stimare questo rischio con sufficiente confidenza rispetto al placebo, la decisione di trattare questi pazienti con roxadustat deve essere basata su considerazioni simili a quelle che verrebbero utilizzate prima del trattamento con un ESA. Inoltre, sono stati identificati molteplici fattori che potrebbero contribuire a determinare questo rischio, inclusi la mancata risposta al trattamento e la conversione di pazienti in dialisi stabili in trattamento con ESA (vedere paragrafi 4.2 e 5.1). Nel caso di mancata risposta, il trattamento con roxadustat non deve essere continuato oltre 24 settimane dopo l'inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.2). La conversione dei pazienti in dialisi altrimenti stabili grazie al trattamento con un ESA deve essere presa in considerazione solo in presenza di un valido motivo clinico (vedere paragrafo 4.2). Per i pazienti con anemia associata a MRC stabili in trattamento con un ESA e non in dialisi, non è stato possibile stimare questo rischio perché questi pazienti non sono stati studiati. La decisione di trattare questi pazienti con roxadustat deve essere basata sul rapporto beneficio-rischio di ogni singolo paziente.

Eventi trombotici vascolari

Il rischio riportato di eventi trombotici vascolari (ETV) deve essere attentamente soppesato alla luce dei benefici derivanti dal trattamento con roxadustat, in particolare nei pazienti con pre-esistenti fattori di rischio per ETV, comprese obesità e anamnesi pregressa di ETV (ad es. trombosi venosa profonda [TVP] ed embolia polmonare [EP]). La trombosi venosa profonda è stata riportata come evento comune e l'embolia polmonare come evento non comune nei pazienti inclusi negli studi clinici. La maggior parte degli eventi di TVP ed EP è stata grave.

Casi di accidenti cerebrovascolari, inclusi casi fatali di infarto cerebrale, sono stati riportati in pazienti trattati con roxadustat.

La trombosi dell'accesso vascolare (TAV) è stata riportata come evento molto comune nei pazienti con MRC in dialisi inclusi negli studi clinici (vedere paragrafo 4.8).

Nei pazienti con MRC in dialisi, l'incidenza di TAV nei pazienti trattati con roxadustat è stata più alta nelle prime 12 settimane dopo l'inizio del trattamento, per valori di Hb superiori a 12 g/dL e nel contesto di un aumento di Hb superiore a 2 g/dL nel corso di 4 settimane. Si raccomanda di monitorare i livelli di Hb e di aggiustare la dose in base alle regole di aggiustamento della dose (vedere Tabella 2) per evitare livelli di Hb superiori a 12 g/dL e un aumento dell'Hb superiore a 2 g/dL nel corso di 4 settimane.

I pazienti con segni e sintomi di ETV devono essere valutati e trattati tempestivamente secondo il trattamento standard. La decisione di interrompere o sospendere il trattamento deve essere basata sul rapporto beneficio-rischio di ogni singolo paziente.

Crisi convulsive

Le crisi convulsive sono state riportate come evento comune nei pazienti trattati con roxadustat inclusi negli studi clinici (vedere paragrafo 4.8). Roxadustat deve essere usato con cautela nei pazienti con anamnesi di crisi convulsive (convulsioni o attacchi), epilessia o condizioni mediche associate a una predisposizione ad attività convulsiva, quali infezioni del sistema nervoso centrale (SNC). La decisione di interrompere o sospendere il trattamento deve essere basata sul rapporto beneficio-rischio di ogni singolo paziente.

Infezioni gravi

Le infezioni gravi riportate più comunemente sono state infezioni polmonari e infezioni delle vie urinarie. I pazienti con segni e sintomi di infezione devono essere valutati e trattati tempestivamente secondo il trattamento standard.

Sepsi

La sepsi è stata una delle infezioni gravi riportate più comunemente e ha incluso eventi fatali. I pazienti con segni e sintomi di sepsi (ad es. un'infezione che si diffonde a tutto l'organismo con pressione arteriosa bassa e potenziale insufficienza d'organo) devono essere valutati e trattati tempestivamente secondo il trattamento standard.

Ipotiroidismo secondario

Sono stati riportati casi di ipotiroidismo secondario con l'uso di roxadustat (vedere paragrafo 4.8). Queste reazioni erano reversibili con la sospensione di roxadustat. È raccomandato il monitoraggio della funzionalità tiroidea come clinicamente indicato.

Risposta inadeguata alla terapia

Una risposta inadeguata alla terapia con roxadustat deve portare alla ricerca tempestiva delle cause scatenanti. Devono essere corretti i deficit di nutrienti. Infezioni intercorrenti, perdita di sangue occulto, emolisi, tossicità da alluminio severa, malattie ematologiche pre-esistenti o fibrosi del midollo osseo possono altresì compromettere la risposta eritropoietica. Nell'ambito della valutazione deve essere presa in considerazione la conta reticolocitaria. Se le cause tipiche della mancata risposta vengono escluse, e il paziente presenta reticolocitopenia, si deve prendere in considerazione un esame del midollo osseo. In assenza di una causa attribuibile alla risposta inadeguata alla terapia, Evrenzo non deve essere continuato oltre le 24 settimane di terapia.

Compromissione epatica

È necessaria cautela quando si somministra roxadustat a pazienti con compromissione epatica moderata (Child-Pugh classe B). Evrenzo non è raccomandato per l'uso nei pazienti con compromissione epatica severa (Child-Pugh classe C) (vedere paragrafo 5.2).

Gravidanza e contraccezione

Il trattamento con roxadustat non deve essere avviato nelle donne che intendono iniziare una gravidanza, durante la gravidanza o quando durante la gravidanza venga diagnosticata anemia associata a MRC. In questi casi, si deve iniziare una terapia alternativa, se opportuna. Se ha inizio una gravidanza durante la somministrazione di roxadustat, il trattamento deve essere interrotto e deve essere avviato un trattamento alternativo, se opportuno. Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive altamente efficaci durante il trattamento e per almeno una settimana dopo l'ultima dose di Evrenzo (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).

Uso inappropriato

Un uso inappropriato può causare un aumento eccessivo dell'ematocrito, che può essere associato a complicazioni potenzialmente fatali a carico del sistema cardiovascolare.

Eccipienti

Evrenzo contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

Evrenzo contiene lacca di alluminio rosso allura AC (vedere paragrafo 6.1) che può causare reazioni allergiche.

Evrenzo contiene tracce di lecitina di soia. I pazienti allergici alle arachidi o alla soia non devono usare questo medicinale.


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Evrenzo?


Effetto di altri medicinali su roxadustat

Leganti del fosfato e altri prodotti contenenti cationi multivalenti

La somministrazione concomitante di roxadustat con i leganti del fosfato sevelamer carbonato o acetato di calcio in soggetti sani ha ridotto l'AUC di roxadustat rispettivamente del 67% e del 46% e la Cmax del 66% e del 52%. Roxadustat potrebbe formare un chelato con cationi multivalenti come nei leganti del fosfato o altri prodotti contenenti calcio, ferro, magnesio o alluminio. La somministrazione sfalsata di leganti del fosfato (ad almeno 1 ora di distanza) non ha prodotto un effetto clinicamente significativo sull'esposizione a roxadustat in pazienti con MRC. Roxadustat deve essere assunto almeno 1 ora dopo la somministrazione di leganti del fosfato o di altri medicinali o di integratori contenenti cationi multivalenti (vedere paragrafo 4.2). Questa limitazione non si applica al lantanio carbonato, perché la somministrazione concomitante di roxadustat e lantanio carbonato non ha prodotto una variazione clinicamente significativa nell'esposizione plasmatica di roxadustat.

Modificatori dell'attività di CYP2C8 o UGT1A9

Roxadustat è un substrato di CYP2C8 e UGT1A9. La somministrazione concomitante di roxadustat e gemfibrozil (inibitore di CYP2C8 e di OATP1B1) o probenecid (inibitore di UGT e OAT1/OAT3) in soggetti sani ha aumentato l'AUC di roxadustat di 2,3 volte e la Cmax di 1,4 volte. Quando si inizia o si interrompe il trattamento concomitante con gemfibrozil, probenecid, altri forti inibitori o induttori di CYP2C8 oppure altri forti inibitori di UGT1A9, è necessario monitorare i livelli di Hb. Aggiustare la dose di roxadustat seguendo le regole di aggiustamento della dose (vedere Tabella 2) in base al monitoraggio dell'Hb.

Effetti di roxadustat su altri medicinali

Substrati di OATP1B1 o BCRP

Roxadustat è un inibitore di BCRP e OATP1B1. Questi trasportatori svolgono un ruolo importante nell'assorbimento intestinale ed epatico e nell'efflusso delle statine. La somministrazione concomitante di 200 mg di roxadustat e simvastatina in soggetti sani ha aumentato l'AUC e la Cmax di simvastatina rispettivamente di 1,8 e 1,9 volte, e l'AUC e la Cmax dell'acido di simvastatina (il metabolita attivo di simvastatina) rispettivamente di 1,9 e 2,8 volte. Le concentrazioni di simvastatina e di acido di simvastatina sono altresì aumentate quando simvastatina è stata somministrata 2 ore prima oppure 4 o 10 ore dopo roxadustat. La somministrazione concomitante di 200 mg di roxadustat e rosuvastatina ha aumentato l'AUC e la Cmax di rosuvastatina rispettivamente di 2,9 e 4,5 volte. La somministrazione concomitante di 200 mg di roxadustat e atorvastatina ha aumentato l'AUC e la Cmax di atorvastatina rispettivamente di 2,0 e 1,3 volte.

Sono previste interazioni anche con altre statine. In caso di somministrazione concomitante con roxadustat, tenere conto di questa interazione, monitorare le reazioni avverse associate alle statine e prendere in considerazione la necessità di ridurre la dose delle statine. Fare riferimento alle informazioni di prescrizione delle statine per decidere la dose di statina appropriata per i singoli pazienti.

Roxadustat potrebbe aumentare l'esposizione plasmatica di altri medicinali che sono substrati di BCRP o OATP1B1. Monitorare l'insorgenza di possibili reazioni avverse dei medicinali somministrati in concomitanza e aggiustare la dose di conseguenza.

Roxadustat ed ESA

La somministrazione di roxadustat ed ESA in associazione non è raccomandata perché tale associazione non è stata studiata.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Evrenzo?


Singole dosi sovraterapeutiche di roxadustat di 5 mg/kg (fino a 510 mg) in soggetti sani sono state associate a un aumento transitorio della frequenza cardiaca, a un aumento della frequenza di dolore muscoloscheletrico da lieve a moderato, a cefalea, a tachicardia sinusale, e meno comunemente, a pressione arteriosa bassa; nessuno di questi effetti è stato grave. Il sovradosaggio di roxadustat può aumentare i livelli di Hb al di sopra del livello desiderato (10 - 12 g/dL), che deve essere gestito con l'interruzione o la riduzione del dosaggio di roxadustat (vedere paragrafo 4.2), e con un attento monitoraggio e con un trattamento come clinicamente indicato. Roxadustat e i suoi metaboliti non vengono eliminati in modo significativo dall'emodialisi (vedere paragrafo 5.2).


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Evrenzo durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza, donne in età fertile e contraccezione

I dati relativi all'uso di roxadustat in donne in gravidanza non esistono. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

Roxadustat è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

Roxadustat non è raccomandato durante il primo e il secondo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4).

Se ha inizio una gravidanza durante la somministrazione di Evrenzo, il trattamento deve essere interrotto e deve essere sostituito con trattamenti alternativi, se opportuno (vedere paragrafo 4.3).

Allattamento

Non è noto se roxadustat/metaboliti siano escreti nel latte materno. Dati disponibili negli animali hanno mostrato l'escrezione di roxadustat nel latte (per dettagli vedere paragrafo 5.3). Evrenzo è controindicato durante l'allattamento (vedere paragrafi 4.3 e 5.3).

Fertilità

Negli studi sugli animali, non vi sono stati effetti di roxadustat sulla fertilità maschile e femminile. Tuttavia, sono state osservate variazioni negli organi riproduttivi maschili dei ratti. Gli effetti potenziali di roxadustat sulla fertilità maschile nell'uomo sono attualmente sconosciuti. A una dose tossica per la madre è stato osservato un aumento della perdita dell'embrione (vedere paragrafo 5.3). Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive altamente efficaci durante il trattamento e per almeno una settimana dopo l'ultima dose di Evrenzo.


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Evrenzo sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Roxadustat altera lievemente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Durante il trattamento con Evrenzo sono state riportate crisi convulsive (vedere paragrafo 4.4). Pertanto, occorre prestare cautela quando si guidano veicoli o si usano macchinari.


PRINCIPIO ATTIVO


Evrenzo 20 mg compresse rivestite con film

Ogni compressa contiene 20 mg di roxadustat.

Evrenzo 50 mg compresse rivestite con film

Ogni compressa contiene 50 mg di roxadustat.

Evrenzo 70 mg compresse rivestite con film

Ogni compressa contiene 70 mg di roxadustat.

Evrenzo 100 mg compresse rivestite con film

Ogni compressa contiene 100 mg di roxadustat.

Evrenzo 150 mg compresse rivestite con film

Ogni compressa contiene 150 mg di roxadustat.

Eccipiente(i) con effetti noti

Ogni compressa rivestita con film da 20 mg contiene 40,5 mg di lattosio, 0,9 mg di lacca di alluminio rosso allura AC e 0,21 mg di lecitina di soia.

Ogni compressa rivestita con film da 50 mg contiene 101,2 mg di lattosio, 1,7 mg di lacca di alluminio rosso allura AC e 0,39 mg di lecitina di soia.

Ogni compressa rivestita con film da 70 mg contiene 141,6 mg di lattosio, 2,1 mg di lacca di alluminio rosso allura AC e 0,47 mg di lecitina di soia.

Ogni compressa rivestita con film da 100 mg contiene 202,4 mg di lattosio, 2,8 mg di lacca di alluminio rosso allura AC e 0,63 mg di lecitina di soia.

Ogni compressa rivestita con film da 150 mg contiene 303,5 mg di lattosio, 3,7 mg di lacca di alluminio rosso allura AC e 0,84 mg di lecitina di soia.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


Nucleo della compressa

Lattosio monoidrato

Cellulosa microcristallina (E460 (i))

Croscarmellosa sodica (E468)

Povidone (E1201)

Magnesio stearato (E470b)

Rivestimento con film

Alcol polivinilico (E1203)

Talco (E553b)

Macrogol (E1521)

Lacca di alluminio rosso allura AC (E129)

Titanio diossido (E171)

Lecitina (di soia) (E322)


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 48 mesi

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Blister divisibile per dose unitaria in PVC/alluminio in astucci di cartone.

Confezioni: 12 x 1 e 36 x 1 compresse rivestite con film.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.


PATOLOGIE CORRELATE


Data ultimo aggiornamento: 22/10/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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