Haldol 10 mg/m gocce orali 30 ml

30 ottobre 2024
Farmaci - Haldol

Haldol 10 mg/m gocce orali 30 ml


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Haldol 10 mg/m gocce orali 30 ml è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe A), a base di aloperidolo, appartenente al gruppo terapeutico Antipsicotici butirrofenonici. E' commercializzato in Italia da Essential Pharma Limited


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Essential Pharma Limited

MARCHIO

Haldol

CONFEZIONE

10 mg/m gocce orali 30 ml

FORMA FARMACEUTICA
gocce

PRINCIPIO ATTIVO
aloperidolo

GRUPPO TERAPEUTICO
Antipsicotici butirrofenonici

CLASSE
A

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica

PREZZO
6,74 €


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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Haldol? Perchè si usa?


compresse e gocce orali, soluzione: agitazione psicomotoria in caso di: stati maniacali, demenza, oligofrenia, psicopatia, schizofrenia acuta e cronica, alcolismo, disordini di personalità di tipo compulsivo, paranoide, istrionico. Deliri ed allucinazioni in caso di: schizofrenia acuta e cronica, paranoia, confusione mentale acuta, alcolismo (sindrome di Korsakoff), ipocondriasi, disordini di personalità di tipo paranoide, schizoide, schizotipico, antisociale, alcuni casi di tipo borderline; movimenti coreiformi; agitazione, aggressività e reazioni di fuga in soggetti anziani; turbe caratteriali e comportamentali dell'infanzia; tics e balbuzie; vomito; singhiozzo; sindromi da astinenza da alcool. Soluzione iniettabile per uso intramuscolare: forme resistenti di eccitamento psicomotorio, psicosi acute deliranti e/o allucinatorie, psicosi croniche. L'impiego del prodotto ad alte dosi va limitato alla terapia delle forme resistenti di: sindromi di eccitamento psicomotorio, psicosi acute deliranti e/o allucinatorie, psicosi croniche



CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Haldol?


ipersensibilità al farmaco. Stati comatosi, pazienti fortemente depressi dall'alcol o da altre sostanze attive sul sistema nervoso centrale, depressioni endogene senza agitazione, morbo di Parkinson. Astenie, nevrosi e stati spastici dovuti a lesioni dei gangli della base (emiplegia, sclerosi a placche, ecc.). Malattie cardiache clinicamente significative (ad es: recente infarto acuto del miocardio, insufficienza cardiaca scompensata, aritmie trattate con medicinali antiaritmici appartenenti alle classi Ia e III). Prolungamento intervallo QTc. Soggetti con storia famigliare di aritmia o torsione di punta. Ipopotassemia non corretta. Concomitante uso di farmaci che prolungano il QTc. Gravidanza accertata o presunta, allattamento e nel bambino nel primo biennio di vita

INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Haldol?


come per gli altri antipsicotici, utilizzare cautela nel prescrivere aloperidolo insieme ad altri farmaci che inducono un prolungamento dell'intervallo QT. L'aloperidolo segue diverse vie metaboliche tra cui la glucuronidazione ed il sistema del citocromo P450 (in particolare CYP 3A4 o CYP2D6). L'inibizione di queste vie metaboliche da parte di un altro farmaco o una diminuzione dell'attività enzimatica del CYP 2D6 può provocare l'aumento della concentrazione di aloperidolo e un aumento del rischio di eventi avversi tra cui il prolungamento del QT. In studi di farmacocinetica sono stati riportati incrementi della concentrazione di aloperidolo da lievi a moderati se somministrato assieme a farmaci substrati o inibitori degli isoenzimi CYP 3A4 o CYP 2D6 come itraconazolo, nefazodone, buspirone, venlafaxina, alprazolam, fluvoxamina, chinidina, fluoxetina, sertalina, clorpromazina e prometazina. Una diminuzione dell'attività enzimatica del CYP 2D6 può causare un aumento delle concentrazioni di aloperidolo. Sono stati osservati aumenti del QTc quando l'aloperidolo è stato somministrato con una combinazione degli inibitori metabolici ketoconazolo (400 mg/die) e paroxetina (20 mg/die). In questo caso potrebbe essere necessario ridurre la dose di aloperidolo. Bisogna utilizzare cautela quando si somministra aloperidolo in combinazione con farmaci che possono provocare squilibrio elettrolitico. Effetti di altri farmaci su aloperidolo. Quando alla terapia con Haldol è aggiunto il trattamento prolungato con induttori enzimatici come carbamazepina, fenobarbital, rifampicina, può verificarsi una significativa diminuzione dei livelli plasmatici di aloperidolo. Perciò, durante il trattamento combinato, la dose di Haldol deve essere aggiustata se necessario. Dopo la sospensione di tali farmaci può essere necessario ridurre il dosaggio di Haldol. Sodio valproato, farmaco noto come inibitore della glucuronidazione, non influenza i livelli plasmatici di aloperidolo. Effetti di aloperidolo su altri farmaci. Come tutti i neurolettici, Haldol può potenziare l'azione depressiva sul SNC di altri farmaci, compresi alcool, ipnotici, sedativi o forti analgesici. È stato inoltre riferito un potenziamento di tali effetti in caso di associazione con metildopa. Haldol può antagonizzare l'azione dell'adrenalina e di altri agenti simpaticomimetici ed invertire l'effetto ipotensivo degli agenti di blocco adrenergico, quale, per es., la guanetidina. Haldol può diminuire gli effetti antiparkinsoniani della levodopa. Aloperidolo è un inibitore del CYP 2D6. Non somministrare in concomitanza con farmaci che prolungano il QT come ad esempio alcuni antiaritmici della classe Ia (es. chinidina, disopiramide e procainamide) e della classe III (es. amiodarone, sotalolo), alcuni antistaminici, altri antipsicotici e alcuni antimalarici (es. chinina e meflochina) ed inoltre la moxifloxacina. Questa lista è da considerarsi solo indicativa e non esaustiva. Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti. Dovrebbe essere evitato l'uso concomitante di diuretici, in particolare di quelli che possono causare ipopotassiemia. Haldol inibisce il metabolismo degli antidepressivi triciclici, aumentandone così i livelli plasmatici. Altre forme di interazione. In rari casi, durante l'uso concomitante di litio e Haldol sono stati riportati i seguenti sintomi: encefalopatia, sintomi extrapiramidali, discinesia tardiva, sindrome neurolettica maligna, disordini del tronco encefalico, sindrome cerebrale acuta e coma. La maggior parte di questi sintomi erano reversibili. Rimane controverso se tali sintomi siano correlabili alla co-somministrazione o se siano invece la manifestazione di un distinto episodio clinico. Non di meno, si raccomanda che, in pazienti trattati contemporaneamente con Haldol e litio, la terapia venga mediatamente interrotta qualora compaiano questi sintomi. È stata riportata un'azione antagonista sull'effetto dell'anticoagulante fenindione

POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Haldol? Dosi e modo d'uso


le posologie suggerite sono solo indicative in quanto il dosaggio è strettamente individuale e varia in funzione della risposta del paziente. Ciò significa che nella fase acuta è spesso necessario un progressivo incremento delle dosi, seguito da una graduale riduzione nella fase di mantenimento, così da stabilire la dose minima efficace. Le dosi elevate devono essere somministrate solo ai pazienti che hanno risposto in modo poco soddisfacente ai dosaggi più bassi. Adulti: come neurolettico: fase acuta: episodi acuti di schizofrenia, delirium tremens, paranoia, confusione acuta, sindrome di Korsakoff, paranoia acuta: 5-10 mg im da ripetere ogni ora fino al raggiungimento di un adeguato controllo dei sintomi e comunque fino ad un massimo di 60 mg/die. Nella somministrazione orale potrebbe essere necessario raddoppiare le dosi sopraindicate. Fase cronica: schizofrenia cronica, alcolismo cronico, disturbi cronici della personalità: per somministrazione orale: da 1-3 mg 3 volte al giorno, fino a 10-20 mg 3 volte al giorno in relazione alla risposta individuale. Nel controllo dell'agitazione psicomotoria: fase acuta: mania, demenza, alcolismo, disturbi della personalità e comportamentali, singhiozzo, movimenti coreiformi, tics, balbuzie: 5-10 mg im. Fase cronica: per somministrazione orale: da 0,5-1 mg 3 volte al giorno fino a 2-3 mg 3 volte al giorno in relazione alla risposta individuale. Come ipnotico: per somministrazione orale: 2-3 mg in dose unica, la sera prima di coricarsi. Come antiemetico: nel vomito di origine centrale: 5 mg im: nella profilassi del vomito post operatorio: 2,5-5 mg im alla fine dell'intervento. Bambini > 5 anni di età: iniziare con 0,5 mg (5 gocce alla concentrazione di 2 mg/ml o ½ compressa da 1 mg), 2 volte al dì; < 5 anni di età: iniziare con 0,2 mg (2 gocce alla concentrazione di 2 mg/ml), 2 volte al dì. Se necessario, queste dosi possono essere adattate progressivamente, a somiglianza di quanto avviene negli adulti; in caso di insuccesso terapeutico, il trattamento non va praticato per più di 1 mese. Anziani: nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare un eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati

ECCIPIENTI


compresse: lattosio, povidone, indigotina (E 132), cellulosa microcristallina, amido di mais, carmellosa sodica, silice colloidale, magnesio stearato; gocce orali, soluzione 2 e 10 mg/ml: acido lattico, metil-para-idrossibenzoato, propil-para-idrossibenzoato (solo gtt 10 mg), acqua depurata; soluzione iniettabile: acido lattico, acqua p.p.i.

PATOLOGIE CORRELATE



Data ultimo aggiornamento: 24/01/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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