02 novembre 2024
Farmaci - Metalyse
Metalyse 10.000 U/10 ml polvere e solv. per soluz. iniett. 1 flac.no + 1 siringa preriempita uso endovenoso
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Metalyse 10.000 U/10 ml polvere e solv. per soluz. iniett. 1 flac.no + 1 siringa preriempita uso endovenoso è un medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico (classe H), a base di tenecteplase, appartenente al gruppo terapeutico Agenti antitrombotici. E' commercializzato in Italia da Boehringer Ingelheim Italia S.p.A.
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- SOVRADOSAGGIO
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Boehringer Ingelheim International GmbHCONCESSIONARIO:
Boehringer Ingelheim Italia S.p.A.MARCHIO
MetalyseCONFEZIONE
10.000 U/10 ml polvere e solv. per soluz. iniett. 1 flac.no + 1 siringa preriempita uso endovenosoFORMA FARMACEUTICA
Polvere
PRINCIPIO ATTIVO
tenecteplase
GRUPPO TERAPEUTICO
Agenti antitrombotici
CLASSE
H
RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico
PREZZO
1530,82 €
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
Confezioni e formulazioni di Metalyse disponibili in commercio:
- metalyse 10.000 U/10 ml polvere e solv. per soluz. iniett. 1 flac.no + 1 siringa preriempita uso endovenoso (scheda corrente)
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
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Foglietto illustrativo Metalyse »
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Metalyse? Perchè si usa?
Metalyse è indicato negli adulti per il trattamento trombolitico dell'infarto miocardico sospetto con persistente elevazione del ST o recente blocco di branca sinistra entro 6 ore dall'insorgenza dei sintomi dell'infarto miocardico acuto (IMA).
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Metalyse?
Metalyse non deve essere somministrato a pazienti con storia di reazione anafilattica (cioè pericolosa per la vita) ad uno qualsiasi dei costituenti (ossia tenecteplase o uno degli eccipienti) o alla gentamicina (una traccia residua dal processo produttivo). Se tuttavia il trattamento con tenecteplase è ritenuto necessario, devono essere immediatamente disponibili in caso di necessità idonee strutture per la rianimazione.
Inoltre, Metalyse è controindicato nei seguenti casi, perchè la terapia trombolitica è associata ad un più elevato rischio di emorragia:
- Significativi disordini emorragici sia in corso che negli ultimi 6 mesi
- Pazienti che ricevono un trattamento anticoagulante orale efficace, ad es. warfarin sodico (INR > 1,3) (vedere paragrafo 4.4, sottoparagrafo “Sanguinamento“)
- Qualsiasi storia di danno al sistema nervoso centrale (cioè neoplasma, aneurisma, intervento chirurgico intracranico o intraspinale)
- Diatesi emorragica nota
- Ipertensione grave non controllata
- Interventi chirurgici maggiori, biopsia di un organo parenchimale, o trauma significativo negli ultimi 2 mesi (questo comprende qualsiasi trauma associato al presente IMA)
- Trauma recente alla testa o al cranio
- Rianimazione cardiopolmonare prolungata (> 2 minuti) entro le ultime 2 settimane
- Pericardite acuta e/o endocardite batterica subacuta
- Pancreatite acuta
- Disfunzione epatica severa, compresa insufficienza epatica, cirrosi, ipertensione portale (varici esofagee) ed epatite attiva
- Ulcera peptica attiva
- Aneurisma arterioso e malformazione venosa/arteriosa nota
- Neoplasia con aumentato rischio emorragico
- Qualsiasi storia nota di ictus emorragico o di ictus di origine sconosciuta
- Storia nota di ictus ischemico o di attacco ischemico transitorio nei 6 mesi precedenti
- Demenza
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Metalyse?
Intervento coronarico
Se è programmato un Intervento Coronarico Percutaneo (PCI) primario in accordo alle correnti linee guida di trattamento, tenecteplase non deve essere somministrato (vedere paragrafo 5.1 studio ASSENT-4).
I pazienti che non possono essere sottoposti a PCI primario entro un'ora come raccomandato dalle linee guida e che ricevono tenecteplase come trattamento primario di ricanalizzazione coronarica devono essere trasferiti immediatamente ad una struttura idonea all'intervento coronarico per l'angiografia e per l'intervento coronarico aggiuntivo tempestivo entro 6-24 ore o prima se indicato dal punto di vista clinico (vedere paragrafo 5.1 studio STREAM).
Sanguinamento
La complicanza più comunemente riscontrata durante la terapia con tenecteplase è il sanguinamento. L'uso concomitante di terapia anticoagulante con eparina può contribuire al sanguinamento. Poiché la fibrina subisce una lisi durante la terapia con tenecteplase, può verificarsi sanguinamento nel sito di una recente iniezione. Pertanto la terapia trombolitica richiede un'attenzione particolare per tutti i possibili siti in cui può verificarsi un sanguinamento (inclusi i siti di inserzione del catetere, i siti di iniezione intrarteriosa e venosa, i siti di incannulazione e i siti di puntura da ago). Durante il trattamento con tenecteplase occorre evitare l'uso di cateteri rigidi come pure di iniezioni intramuscolari e la manipolazione non essenziale del paziente.
Sono state osservate più frequentemente emorragie nel luogo di iniezione e occasionalmente sanguinamento genitourinario e gengivale.
Nel caso si verifichi grave sanguinamento, in particolare emorragia cerebrale, la somministrazione concomitante di eparina deve essere interrotta immediatamente. Si deve considerare la somministrazione di protamina se è stata somministrata eparina entro 4 ore prima dell'insorgenza della sintomatologia emorragica. Per i pochi pazienti che non hanno risposto a queste misure prudenziali, può essere indicato un utilizzo corretto di prodotti di trasfusione. La trasfusione di crioprecipitato, plasma fresco congelato e piastrine va monitorata con valutazioni cliniche e di laboratorio dopo ogni somministrazione. Con l'infusione di crioprecipitato è auspicabile un livello di fibrinogeno pari a 1 g/l. Come ultima alternativa si possono somministrare agenti antifibrinolitici. Nelle condizioni seguenti, il rischio della terapia con tenecteplase può aumentare e deve essere valutato rispetto i benefici attesi:
- Pressione sistolica > 160 mm Hg
- Malattia cerebrovascolare
- Sanguinamento gastrointestinale o genitourinario recente (entro gli ultimi 10 giorni)
- Alta probabilità di trombo del cuore sinistro, come per esempio in caso di stenosi mitrale con fibrillazione atriale
- Qualsiasi iniezione intramuscolare recente nota (entro gli ultimi 2 giorni)
- Età avanzata, cioè superiore a 75 anni
- Basso peso corporeo < 60 kg
- Pazienti che assumono un anticoagulante orale: L'uso di Metalyse può essere preso in considerazione qualora la dose o il tempo intercorso dall'ultima assunzione del trattamento anticoagulante ne rendano improbabile l'efficacia residua e qualora appropriato/i test dell'attività anticoagulante per il/i prodotto/i interessato/i non mostrino un'attività clinicamente rilevante sul sistema della coagulazione (ad es. INR ≤ 1,3 per gli antagonisti della vitamina K o altro/i test rilevante/i per altri anticoagulanti orali entro il rispettivo limite superiore di normalità).
La trombolisi coronarica può indurre aritmie associate alla riperfusione. Si raccomanda di tenere immediatamente disponibile una terapia antiaritmica per bradicardia e/o tachiaritmie ventricolari (pace-maker, defibrillatore) quando viene somministrato tenecteplase.
Antagonisti del GPIIb/IIIa
L'uso concomitante degli antagonisti del GPIIb/IIIa aumenta il rischio di sanguinamento.
Ipersensibilità/Ri-somministrazione
Non è stata osservata la formazione di anticorpi contro tenecteplase dopo il trattamento. Tuttavia non c'è esperienza sistematica circa la ri-somministrazione di tenecteplase. È necessaria cautela nella somministrazione di tenecteplase a persone con ipersensibilità nota (diversa dalla reazione anafilattica) al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti o alla gentamicina (una traccia residua dal processo produttivo). Nel caso si verifichi una reazione anafilattoide, l'iniezione deve essere interrotta immediatamente e deve essere iniziata una terapia appropriata. In ogni caso tenecteplase non deve essere risomministrato prima di aver valutato i livelli dei fattori emostatici quali fibrinogeno, plasminogeno e alfa2-antiplasmina.
Popolazione pediatrica
L'uso di Metalyse nei bambini (età inferiore a 18 anni) non è raccomandato per la mancanza di dati sulla sicurezza e sull'efficacia.
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Metalyse?
Non sono stati effettuati studi formali d'interazione con tenecteplase e altri medicinali comunemente somministrati a pazienti con IMA. Comunque, l'analisi dei dati di più di 12.000 pazienti trattati durante la fase I, II e III non ha rivelato alcuna interazione clinicamente rilevante con medicinali comunemente utilizzati nei pazienti con IMA e utilizzati contemporaneamente a tenecteplase.
Il rischio di emorragie prima, durante o dopo la terapia di tenecteplase, può aumentare con l'uso di medicinali che influenzano la coagulazione o che alterano la funzione delle piastrine (per esempio ticlopidina, clopidogrel, LMWH).
L'uso concomitante degli antagonisti del GPIIb/IIIa aumenta il rischio di sanguinamento.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Metalyse?
Nel caso di sovradosaggio, ci può essere un aumentato rischio di sanguinamento. Nel caso di prolungato sanguinamento grave, si può considerare una terapia di sostituzione (plasma, piastrine), vedere anche paragrafo 4.4.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Metalyse durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
I dati relativi all'uso di Metalyse in donne in gravidanza sono in numero limitato.
I dati non clinici ottenuti con tenecteplase hanno mostrato sanguinamento con mortalità secondaria delle madri dovuto all'attività farmacologica nota della sostanza attiva e in alcuni casi si sono verificati aborto e riassorbimento del feto (gli effetti sono stati osservati solo con la somministrazione ripetuta della dose). Tenecteplase non è considerato teratogeno (vedere paragrafo 5.3).
Il beneficio del trattamento deve essere valutato rispetto ai rischi potenziali in caso di infarto miocardico durante la gravidanza.
Allattamento
Non è noto se tenecteplase è escreto nel latte materno. L'allattamento deve essere sospeso entro le prime 24 ore successive alla terapia trombolitica.
Fertilità
Non sono disponibili dati clinici né studi non clinici sulla fertilità per tenecteplase (Metalyse).
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Metalyse sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non pertinente.
PRINCIPIO ATTIVO
Ogni flaconcino contiene 10.000 unità (50 mg) di tenecteplase.
Ogni siringa preriempita contiene 10 ml di solvente.
La soluzione ricostituita contiene 1.000 unità (5 mg) di tenecteplase per ml.
Il titolo di tenecteplase è espresso in unità (U) utilizzando un riferimento standard che è specifico per tenecteplase e non è paragonabile alle unità utilizzate per altri agenti trombolitici.
Tenecteplase è un attivatore del plasminogeno fibrino-specifico prodotto in una linea di cellule ovariche di criceto cinese mediante la tecnologia del DNA ricombinante.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Polvere
L-arginina
Acido fosforico
Polisorbato 20.
Traccia residua dal processo produttivo: Gentamicina
Solvente
Acqua per preparazioni iniettabili.
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 36 mesi
Non conservare a temperatura superiore ai 30°C. Tenere il contenitore nell'imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione del medicinale ricostituito, vedere il paragrafo 6.3.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Flaconcino di vetro di classe I da 20 ml, con tappo rivestito di gomma grigia (B2-42) e capsula di chiusura flip-off contenente polvere per soluzione iniettabile. Ogni flaconcino contiene 50 mg di tenecteplase.
Una siringa preriempita in plastica da 10 ml con 10 ml di solvente.
Adattatore sterile del flaconcino.
Ago sterile monouso.
PATOLOGIE CORRELATE
- Flebite
Infiammazione della parete venosa, che colpisce soprattutto le vene superficiali (flebite superficiale), in particolare delle gambe. Quando l'infiammazione è associata alla presenza di un coagulo di sangue che ostruisce il vaso, si parla di tromboflebite. - Infarto
Le malattie cardiovascolari costituiscono la causa di morte di primaria rilevanza in Europa. La Giornata Mondiale del cuore è l’occasione per ricordare l’importanza della prevenzione
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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