Peptazol 40 40 mg flacone 14 compresse gastroresistenti

26 gennaio 2025
Farmaci - Peptazol 40

Peptazol 40 40 mg flacone 14 compresse gastroresistenti


Tags:


Peptazol 40 40 mg flacone 14 compresse gastroresistenti è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe A), a base di pantoprazolo sale sodico sesquidrato, appartenente al gruppo terapeutico Antiulcera. E' commercializzato in Italia da Recordati Industria Chimica e Farmaceutica S.p.A.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Recordati Industria Chimica e Farmaceutica S.p.A.

MARCHIO

Peptazol 40

CONFEZIONE

40 mg flacone 14 compresse gastroresistenti

FORMA FARMACEUTICA
compresse/capsule gastroresistenti

PRINCIPIO ATTIVO
pantoprazolo sale sodico sesquidrato

GRUPPO TERAPEUTICO
Antiulcera

CLASSE
A

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica

PREZZO
25,11 €


FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)


SCARICA IL PDF DEL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (AIFA)


Foglietto illustrativo Peptazol 40 »

N.B. Alcuni PDF potrebbero non essere disponibili


INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Peptazol 40? Perchè si usa?


esofagite da reflusso di grado moderato e grave. Eradicazione di H. pylori in combinazione con 2 antibiotici appropriati (vedere Posologia) in pazienti con ulcera peptica, allo scopo di ridurre le recidive di ulcera duodenale e gastrica causate da questo microrganismo. Ulcera duodenale. Ulcera gastrica. Sindrome di Zollinger Ellison ed altri stati patologici caratterizzati da ipersecrezione acida



CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Peptazol 40?


ipersensibilità al farmaco o ai farmaci assunti con la terapia combinata. Non deve essere impiegato in terapia combinata per l'eradicazione di H. pylori nei pazienti con disfunzioni epatiche o renali da moderate a gravi, poiché al momento non sono disponibili dati di efficacia e sicurezza di Peptazol in terapia combinata in questi pazienti. Pantoprazolo, come gli altri inibitori della pompa protonica, non deve essere somministrato contemporaneamente ad atazanavir (vedere Interazioni)

INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Peptazol 40?


può ridurre l'assorbimento di farmaci la cui biodisponibilità è pH-dipendente (ad es. ketoconazolo). È stato dimostrato che la somministrazione contemporanea di atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg con omeprazolo (40 mg 1 volta die) o atazanavir 400 mg con lansoprazolo (60 mg in singola dose) a volontari sani ha portato ad una riduzione sostanziale della biodisponibilità di atazanavir. L'assorbimento di atazanavir è pH dipendente. Perciò gli inibitori della pompa protonica, incluso pantoprazolo, non devono essere somministrati contemporaneamente ad atazanavir (vedere Controindicazioni). Pantoprazolo è metabolizzato nel fegato dal sistema enzimatico del citocromo P450. Non può essere esclusa un'interazione con altri farmaci o composti metabolizzati attraverso lo stesso sistema enzimatico. Tuttavia, in test specifici, non si sono osservate interazioni clinicamente significative con alcuni di questi farmaci o composti, precisamente carbamazepina, caffeina, diazepam, diclofenac, digossina, etanolo, glibenclamide, metoprololo, naprossene, nifedipina, fenitoina, piroxicam, teofillina e un contraccettivo orale. Sebbene negli studi clinici di farmacocinetica non siano state osservate interazioni durante il trattamento concomitante di fenprocumone e warfarin, alcuni casi isolati di variazione dell'INR (International Normalized Ratio) durante il trattamento concomitante sono stati rilevati nel periodo post-marketing. Quindi nei pazienti trattati con anticoagulanti cumarinici si raccomanda di monitorare il tempo di protrombina/INR quando si inizia il trattamento con pantoprazolo, quando si interrompe o quando viene somministrato in maniera discontinua. Inoltre non si sono evidenziate interazioni con antiacidi somministrati contemporaneamente. Sono stati condotti nell'uomo studi di interazione farmacocinetica con somministrazione concomitante di pantoprazolo e dei succitati antibiotici (claritromicina, metronidazolo, amoxicillina) per i quali non sono state evidenziate interazioni clinicamente significative

POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Peptazol 40? Dosi e modo d'uso


adulti ed adolescenti di 12 anni ed oltre: trattamento dell'esofagite da reflusso di grado moderato e grave. Una compressa al giorno. In casi particolari la dose può essere raddoppiata (aumento a 2 compresse al giorno) specialmente quando non si è ottenuta risposta ad altro trattamento. Adulti: eradicazione di H. pylori in combinazione con 2 antibiotici appropriatiI pazienti positivi per Helicobacter pylori ed affetti da ulcera gastrica o duodenale devono essere sottoposti ad eradicazione del batterio con una terapia combinata. Si raccomanda l'adozione di uno dei seguenti schemi di terapia per l'eradicazione di Helicobacter pylori, in funzione del tipo di resistenza: 1) Peptazol, 1 compressa 2 volte al dì + amoxicillina 1000 mg 2 volte al dì + claritromicina 500 mg 2 volte al dì. 2) Peptazol, 1 compressa 2 volte al dì + metronidazolo 500 mg 2 volte al dì+ claritromicina 500 mg 2 volte al dì. 3)Peptazol, 1 compressa 2 volte al dì + amoxicillina 1000 mg 2 volte al dì + metronidazolo 500 mg 2 volte al dì. Nei casi in cui non si scelga la terapia combinata, per es. per pazienti negativi per Helicobacter pylori, si applichino le seguenti linee guida sulla monoterapia con Peptazol. Trattamento di ulcera gastrica e duodenale: 1 compressa gastroresistente di Peptazol al giorno. In casi particolari, in special modo quando non si sia ottenuta risposta ad altri trattamenti, la posologia potrà essere raddoppiata (2 compresse di Peptazol al giorno). Sindrome di Zollinger-Ellison ed altri stati patologici caratterizzati da ipersecrezione acida: per il trattamento a lungo termine della sindrome di Zollinger-Ellison ed altri stati patologici caratterizzati da ipersecrezione acida i pazienti devono iniziare il trattamento con la dose giornaliera di 80 mg (2 compresse). In seguito il dosaggio può essere aumentato o ridotto sulla base di opportune valutazioni strumentali della secrezione acida individuale. Dosaggi superiori a 80 mg devono essere suddivisi in 2 somministrazioni giornaliere. È possibile incrementare temporaneamente la dose giornaliera al di sopra di 160 mg per periodi non superiori a quanto necessario per ottenere un controllo adeguato della secrezione acida. La durata della terapia nella sindrome di Zollinger-Ellison ed altri stati patologici caratterizzati da ipersecrezione acida non ha restrizioni e deve essere adattata secondo le necessità cliniche. Bambini di età inferiore ai 12 anni: Peptazol non è raccomandato per l'uso in bambini di età inferiore ai 12 anni a causa dei dati limitati in questa fascia d'età. Particolari gruppi di pazienti: in caso di funzionalità epatica gravemente compromessa, il dosaggio deve essere ridotto a 1 compressa (40 mg di pantoprazolo) a giorni alterni. Inoltre, durante la terapia con Peptazol si devono eseguire controlli periodici degli enzimi epatici. In caso di aumento dei livelli sierici di questi enzimi, si deve sospendere il trattamento con Peptazol. Non si deve superare la dose giornaliera di 40 mg di pantoprazolo nei pazienti anziani o nei pazienti con alterata funzionalità renale. Un'eccezione è rappresentata dalla terapia combinata per l'eradicazione di Helicobacter pylori, nella quale anche i pazienti anziani devono assumere la dose usuale di pantoprazolo (2x40 mg al giorno) per 1 settimana. Istruzioni generali: le compresse non devono essere masticate o frantumate, ma deglutite intere con un po' di acqua al mattino un'ora prima della colazione. Durante la terapia combinata per l'eradicazione dell'infezione da Helicobacter pylori, la seconda compressa di Peptazol deve essere assunta prima del pasto serale. La terapia combinata va generalmente effettuata per 7 giorni, e può essere prolungata sino ad un massimo di 2 settimane. Se, per assicurare la cicatrizzazione dell'ulcera, è indicato un ulteriore trattamento con pantoprazolo, si deve adottare la posologia raccomandata per il trattamento dell'ulcera gastrica e duodenale. Nell'ulcera duodenale, la cicatrizzazione della lesione ulcerosa si ottiene generalmente entro 2 settimane dall'inizio del trattamento. Se tale periodo non è sufficiente, la cicatrizzazione si verifica, nella quasi totalità dei casi, dopo altre 2 settimane di terapia. Nell'ulcera gastrica e nell'esofagite da reflusso, la durata del trattamento è in genere di 4 settimane. Se tale periodo non è sufficiente, la cicatrizzazione si ottiene, solitamente, prolungando la terapia per altre 4 settimane

ECCIPIENTI


sodio carbonato, mannitolo (= 0,0036 BU), crospovidone, povidone K90, calcio stearato, ipromellosa, povidone K25, titanio diossido E171, ossido di ferro giallo E172, glicole propilenico, acido metacrilico-etilacrilato copolimero (1:1), polisorbato 80, sodio laurilsolfato, trietilcitrato, inchiostro di stampa

PATOLOGIE CORRELATE



Data ultimo aggiornamento: 08/02/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



Farmaci e integratori:

...e inoltre su Dica33:
Ultimi articoli
Disturbi gastrointestinali: il decalogo dei pediatri Sip
Stomaco e intestino
04 dicembre 2024
Notizie e aggiornamenti
Disturbi gastrointestinali: il decalogo dei pediatri Sip
Acido ialuronico: i consigli di Giulia Penazzi
Pelle
21 ottobre 2024
Notizie e aggiornamenti
Acido ialuronico: i consigli di Giulia Penazzi
Hai la pelle secca? I consigli di Dica33
Pelle
30 agosto 2024
Notizie e aggiornamenti
Hai la pelle secca? I consigli di Dica33
Seguici su:

Seguici su FacebookSeguici su YoutubeSeguici su Instagram
Farmacista33Doctor33Odontoiatria33Codifa