Gastrite

18 dicembre 2024

Gastrite: cause, sintomi e cure



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Indice


Definizione


Gastrite: definizione e generalità


La gastrite è una patologia causata dall'infiammazione acuta o cronica della mucosa che riveste la parete dello stomaco. Nonostante questa sia estremamente resistente e possa tollerare acidi molto potenti, numerosi fattori, infettivi o tossici, ne possono causare l'irritazione e l'infiammazione.

Tipi di gastrite

Cause


Gastrite: cause principali


La gastrite può essere provocata da infezioni batteriche, virali o da funghi, ma la causa più frequente è l'infezione da Helicobacter pylori. Agenti irritanti, come farmaci (soprattutto aspirina e FANS) o sostanze caustiche possono provocare una gastrite erosiva. Anche traumi improvvisi (ad esempio le ustioni estese), le radiazioni ionizzanti e la resezione chirurgica parziale dello stomaco possono essere causa di gastrite. Infine, fattori predisponenti allo sviluppo di una gastrite sono l'alimentazione disordinata, il fumo, l'alcol e lo stress.

Per approfondire:

Disturbi come la gastrite, l'ulcera sono stati per lungo tempo attribuite a stili di vita scorretti e stress che provocavano un aumento dell'acidità gastrica. Ma ora si conoscono meglio le cause e la cura è più semplice come spiega Gianfranco Delle Fave, gastroenterologo dell'Uoc Malattie dell'apparato digerente e del fegato, del Policlinico S. Andrea e presidente della Società italiana di gastroenterologia (Sige).

Interviste

Sintomi

Gastrite: sintomi più comuni


In alcuni casi la gastrite è asintomatica. I sintomi, se presenti, comprendono: bruciori allo stomaco, nausea, vomito, digestione difficoltosa, dolore addominale postprandiale. Se non curata, una gastrite può peggiorare fino causare la comparsa di un'ulcera gastrica.

Diagnosi

Gastrite: come efftuare la diagnosi


La diagnosi viene effettuata dal medico sulla base dell'anamnesi e della sintomatologia. La valutazione dello stato della mucosa gastrica può essere effettuata con la gastroscopia (esplorazione dello stomaco mediante una sonda flessibile a fibre ottiche), eventualmente associata a una biopsia per accertare le cause del disturbo.

Cure

Gastrite: cure e rimedi


I sintomi della gastrite migliorano se si neutralizza o riduce la produzione di acido gastrico. A questo scopo possono essere utilizzati gli antiacidi (a base di alluminio, magnesio o calcio), gli H2 antagonisti (cimetidina, ranitidina) o gli inibitori della pompa protonica (omeprazolo e derivati). Il sucralfato protegge la mucosa gastrica dagli acidi e dalla pepsina. Se è stata accertata una causa infettiva, si prescrive una terapia antibiotica specifica.

Per approfondire:

Cure complementari

Il consumo di liquirizia in forma deglicirrizinata aiuta a curare il tratto gastrointestinale e ha proprietà anti-ulcera.
Nei pazienti pediatrici con gastrite positiva ad Helicobacter pylori l'aggiunta di una formula probiotica alla triplice terapia antibiotica riduce in modo significativo il dolore epigastrico, la nausea, il vomito e la diarrea.

Per approfondire:

Alimentazione

È utile mangiare lentamente ed evitare i pasti abbondanti. Bisogna anche imparare a riconoscere quali sono gli alimenti che provocano il peggioramento dei sintomi ed evitarli.

Alimenti irritanti, da evitare perché favoriscono produzione acida:

  • caffè
  • cacao
  • cioccolato
  • menta
  • spezie e peperoncino
  • pomodoro anche succo
  • agrumi
  • fumo
  • alcolici

Alimenti che ritardano lo svuotamento dello stomaco: cibi ricchi e grassi come

  • formaggi
  • insaccati
  • fritture
  • cibi secchi come cracker e grissini
  • frutta secca
  • bibite gassate
  • chewing-gum


Stile di vita

Alcuni accorgimenti possono migliorare i sintomi della gastrite, e sono un importante contributo alle terapie:

  • evitare pasti troppo abbondanti, privilegiando pasti piccoli e frequenti
    imparare a bere poco durante i pasti e molto al di fuori dei pasti
    dopo il pasto evitarli coricarsi subito, meglio invece una passeggiata
    ridurre la pressione addominale ed evitare movimenti che aumentano la pressione addominale come flessione del busto
  • evitare cinture e vestiti stretti
    durante la notte sollevare il materasso del letto di 10-15 cm rispetto al resto del corpo
  • il fumo favorisce il reflusso, aumenta l'acidità gastrica e rende più suscettibile tratti dello stomaco gli attacchi dell'acido
  • non abusare di farmaci come FANS. Comunicare il loro eventuale utilizzo al medico in modo da controllare la compatibilità con la malattia e trovare delle alternative 
  • il latte ha un immediato effetto positivo perché la sua basicità contrasta l'acidità del reflusso. Ma specialmente nel caso di latte intero, ricco di grassi e proteine, aumenta poi l'acidità gastrica e rallenta lo svuotamento dello stomaco. Il latte quindi un effetto benefico nell'immediato ma, specie se si esagera con le quantità, dopo il sollievo iniziale può causare una veloce ricomparsa dei sintomi
  • evitare il sovrappeso. L'aumento della pressione intraddominale, premendo contro le pareti dello stomaco, favorisce la risalita del contenuto gastrico. Tale pressione può aumentare la situazione assolutamente fisiologica come la gravidanza o in caso dormito sovrappeso
  • lo stress, l'ansia e la collera trattenuta possono acuire sintomi tipici della patologia.  E' invece poco probabile che lo stress sia la causa diretta della comparsa del reflusso
  • il bruciore notturno è molto fastidioso. Spesso è  causato da una incontinenza della valvola cardiale che favorisce la risalita degli acidi nell'esofago, dove rimangono a lungo irritano la mucosa. Oltre la dieta può essere utile in questi casi posizionare un rialzo sotto il materasso per far sì che la forza di gravità ostacoli risalita degli acidi.

Farmaci

Di seguito è riportato l'elenco dei principi attivi maggiormente utilizzati nella cura di questa patologia. E' sempre necessario consultare il proprio medico per la scelta di un farmaco, del principio attivo e della posologia più indicati per il paziente.



Patologie e sintomi:

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