Yvette 60 mcg/15 mcg 1x28 compresse film rivestite

22 dicembre 2024
Farmaci - Yvette

Yvette 60 mcg/15 mcg 1x28 compresse film rivestite


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Yvette 60 mcg/15 mcg 1x28 compresse film rivestite è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe C), a base di gestodene + etinilestradiolo, appartenente al gruppo terapeutico Contraccettivi ormonali sistemici. E' commercializzato in Italia da Tetis Pharma S.r.l.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Sandoz S.p.A.

CONCESSIONARIO:

Tetis Pharma S.r.l.

MARCHIO

Yvette

CONFEZIONE

60 mcg/15 mcg 1x28 compresse film rivestite

FORMA FARMACEUTICA
compresse rivestite

PRINCIPIO ATTIVO
gestodene + etinilestradiolo

GRUPPO TERAPEUTICO
Contraccettivi ormonali sistemici

CLASSE
C

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica

PREZZO
16,40 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Yvette disponibili in commercio:

  • yvette 60 mcg/15 mcg 1x28 compresse film rivestite (scheda corrente)

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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Yvette? Perchè si usa?


Contraccettivo ormonale per via orale.

La decisione di prescrivere Yvette deve prendere in considerazione i fattori di rischio attuali della singola donna, in particolare quelli relativi alle tromboembolie venose (TEV) e il confronto tra il rischio di TEV associato a Yvette e quello associato ad altri contraccettivi ormonali combinati (COC) (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Yvette?


I contraccettivi ormonali combinati (COC) non devono essere usati nelle seguenti condizioni. Se una delle condizioni appare per la prima volta durante l'uso del COC, il medicinale deve essere immediatamente sospeso.
  • Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti
  • Presenza o rischio di tromboembolia arteriosa (TEA)
  • Tromboembolia arteriosa – tromboembolia arteriosa in corso o pregressa (ad es. infarto miocardico) o condizioni prodromiche (ad es. angina pectoris)
  • Malattia cerebrovascolare – ictus in corso o pregresso o condizioni prodromiche (ad es. attacco ischemico transitorio (transient ischaemic attack, TIA))
  • Predisposizione ereditaria o acquisita nota alla tromboembolia arteriosa, come iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulante)
  • Precedenti di emicrania con sintomi neurologici focali
  • Rischio elevato di tromboembolia arteriosa dovuto alla presenza di più fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4) o alla presenza di un fattore di rischio grave come:
    • diabete mellito con sintomi vascolari
    • ipertensione grave
    • dislipoproteinemia grave
  • Presenza o rischio di tromboembolia venosa (TEV)
    • Tromboembolia venosa – TEV in corso (con assunzione di anticoagulanti) o pregressa (ad es. trombosi venosa profonda [TVP] o embolia polmonare [EP])
    • Predisposizione ereditaria o acquisita nota alla tromboembolia venosa, come resistenza alla proteina C attivata (incluso fattore V di Leiden), carenza di antitrombina III, carenza di proteina C, carenza di proteina S
    • Intervento chirurgico maggiore con immobilizzazione prolungata (vedere paragrafo 4.4)
    • Rischio elevato di tromboembolia venosa dovuto alla presenza di più fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4)
  • Adenoma o carcinoma epatico patologia attiva del fegato fino a quando la funzionalità epatica non è tornata normale
  • Diagnosi o sospetto di tumori maligni indotti dagli ormoni sessuali steroidei (per esempio degli organi genitali o del seno)
  • Sanguinamento vaginale non diagnosticato.
Yvette è controindicato per l'uso concomitante con specialità medicinali contenenti ombitasvir/paritaprevir/ritonavir o dasabuvir o medicinali contenenti glecaprevir/pibrentasvir o sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir (vedere paragrafo 4.5).


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Yvette?


Nota: le informazioni sulla prescrizione dei farmaci concomitanti devono essere consultate per identificare potenziali interazioni.

Effetti di altri medicinali su Yvette

Possono verificarsi interazioni con farmaci che inducono enzimi microsomiali. Ciò può comportare una maggiore clearance degli ormoni sessuali e sanguinamenti improvvisi e/o insufficienza contraccettiva.

Somministrazione

L'induzione enzimatica può essere osservata già dopo alcuni giorni di trattamento. La massima induzione enzimatica si osserva generalmente entro poche settimane. Dopo l'interruzione della terapia farmacologica, l'induzione enzimatica può essere sostenuta per circa 4 settimane.

Trattamento a breve termine

Le donne in trattamento con farmaci che inducono enzimi, devono usare temporaneamente un metodo di barriera o un altro metodo contraccettivo in aggiunta al COC. Il metodo di barriera deve essere usato per tutto il tempo della terapia farmacologica concomitante e per 28 giorni dopo la sua interruzione. Se la terapia farmacologica va oltre la fine delle compresse attive nella confezione COC, le compresse placebo devono essere scartate e la confezione di COC successiva deve essere iniziato immediatamente.

Trattamento a lungo termine

Nelle donne in trattamento a lungo termine con principi attivi che inducono gli enzimi, si raccomanda un altro metodo contraccettivo affidabile, non ormonale.

Le seguenti interazioni sono state riportate in letteratura.

Sostanze che aumentano la clearance dei COC (ridotta efficacia dei COC per induzione enzimatica), per esempio.:

Barbiturici, bosentan, carbamazepina, fenitoina, primidone, rifampicina e ritonavir per i farmaci per l'HIV, nevirapina ed efavirenz e possibilmente anche felbamato, griseofulvin, oxcarbazepina, topiramato e prodotti contenenti il rimedio erboristico St. John's Wort (hypericum perforatum).

Sostanze con effetti variabili sulla clearance dei COC

Molte combinazioni di inibitori della proteasi dell'HIV e di inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa, incluse combinazioni con inibitori dell'HCV, possono aumentare o diminuire le concentrazioni plasmatiche di estrogeni o progestinici quando somministrati in concomitanza con COC. L'effetto netto di questi cambiamenti può essere clinicamente rilevante in alcuni casi.

Pertanto, le informazioni sulla prescrizione dei farmaci concomitanti per HIV / HCV devono essere consultate per identificare potenziali interazioni ed eventuali raccomandazioni correlate. In caso di dubbio, un metodo contraccettivo di barriera aggiuntivo deve essere usato dalle donne in terapia con inibitori della proteasi o inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa.

Sostanze che riducono la clearance di KOK (inibitori enzimatici):

La rilevanza clinica di potenziali interazioni con inibitori enzimatici non è nota.

La somministrazione concomitante di potenti inibitori del CYP3A4 può aumentare la concentrazione plasmatica di estrogeni o progestinici o entrambi.

Etoricoxib a dosi da 60 a 120 mg/die ha dimostrato di aumentare i livelli plasmatici di etinilestradiolo 1,4 o 1,6 volte quando somministrato in associazione con COC contenenti 35 microgrammi di etinilestradiolo.

Influenza dei contraccettivi orali combinati su altri medicinali

I contraccettivi orali possono influenzare il metabolismo di altri farmaci. Pertanto, i livelli plasmatici e le concentrazioni di tessuto possono essere aumentati (ad es. Ciclosporina) o ridotti (ad es. Lamotrigina).

I dati clinici suggeriscono che l'etinilestradiolo inibisce la clearance del substrato del CYP1A2, determinando un aumento debole (ad es. Teofillina) o moderato (ad es. Tizanidina) nella sua concentrazione plasmatica.

Interazioni farmacodinamiche

Durante gli studi clinici con pazienti trattati per le infezioni da virus dell'epatite C (HCV) con medicinali contenenti ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e dasabuvir con o senza ribavirina, si sono verificati in maniera significativa aumenti delle transaminasi (ALT) superiori a 5 volte il limite superiore della norma (ULN) più frequentemente nelle donne che utilizzavano medicinali contenenti etinilestradiolo come i contraccettivi ormonali combinati (COC). Inoltre, anche nei pazienti trattati con glecaprevir / pibrentasvir o sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir, sono stati osservati aumenti delle ALT in donne che usavano farmaci contenenti etinilestradiolo come i COC (vedere paragrafo 4.3).

Pertanto, gli utilizzatori di Yvette devono passare ad un metodo alternativo di contraccezione (ad esempio, contraccettivi esclusivamente progestinici o metodi non ormonali) prima di iniziare la terapia con questi regimi di specialità medicinali in combinazione. Yvette può essere riavviato 2 settimane dopo il completamento del trattamento con questi regimi combinati di medicinali.
Altre forme di interazione

Test di laboratorio

L'uso di contraccettivi steroidei può influenzare i risultati di alcuni test di laboratorio, inclusi parametri biochimici di fegato, tiroide, funzionalità surrenalica e renale, livelli plasmatici di proteine (portatrici), ad es. Globulina legante i corticosteroidi e frazioni lipidiche/lipoproteine, parametri del metabolismo dei carboidrati e parametri di coagulazione e fibrinolisi.


POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Yvette? Dosi e modo d'uso


La paziente deve assumere regolarmente una compressa al giorno alla stessa ora e senza dimenticarsi, per 28 giorni consecutivi (una compressa attiva di colore giallo chiaro i primi 24 giorni e una compressa placebo di colore bianco i successivi 4 giorni), senza alcun intervallo tra due blister. L'emorragia da sospensione inizia in genere 2-3 giorni dopo l'assunzione dell'ultima compressa attiva e può continuare dopo l'inizio del blister successivo.

Inizio del trattamento con Yvette
  • Nessuna somministrazione di un altro contraccettivo ormonale durante il mese precedente:
    La paziente deve prendere la prima compressa il primo giorno del ciclo.
  • Passaggio da un altro contraccettivo ormonale combinato (COC) combinato, anello vaginale o cerotto transdermico:
    La paziente deve prendere la prima compressa preferibilmente il giorno dopo l'assunzione dell'ultima compressa attiva del precedente COC, comunque entro il giorno successivo il consueto intervallo senza compressa o con compressa placebo del precedente COC. Nel caso in cui siano stati usati un anello vaginale o un cerotto transdermico, la paziente deve iniziare a usare Yvette preferibilmente il giorno della rimozione, comunque entro il giorno per il quale sarebbe stata prevista l'applicazione successiva.
  • Passaggio da un contraccettivo solo progestinico (pillola solo progestinica, iniezione, impianto) o da un sistema a rilascio intrauterino di progesterone (IUS):
    La paziente può passare in qualsiasi giorno a Yvette dalla pillola solo progestinica (da un impianto o da uno IUS deve farlo il giorno della sua rimozione, mentre da un sistema iniettabile il giorno per il quale sarebbe stata prevista l'iniezione successiva), ma in tutti questi casi per i primi 7 giorni di trattamento con le compresse di Yvette deve usare un ulteriore metodo di barriera.
  • Dopo un'interruzione di gravidanza nel primo trimestre:
    La somministrazione di Yvette può essere iniziata immediatamente. Non è necessario utilizzare un ulteriore metodo contraccettivo.
  • Dopo un parto o un'interruzione di gravidanza nel secondo trimestre:
    La paziente deve iniziare il trattamento tra il 21° e il 28° giorno dopo il parto o l'interruzione della gravidanza nel secondo trimestre. Se la somministrazione inizia più tardi, la paziente per i primi 7 giorni di trattamento deve usare un ulteriore metodo di barriera. Tuttavia, se la paziente ha avuto nel frattempo un rapporto, prima di iniziare la terapia con il COC deve essere esclusa una possibile gravidanza, oppure si deve attendere il successivo periodo mestruale.
Per quanto riguarda l'allattamento, vedere il paragrafo 4.6.

Dimenticanza di una o più compresse

La dimenticanza di una compressa gialla può ridurre l'efficacia contraccettiva, in particolare se si tratta della prima compressa del blister.

Se si accorge della dimenticanza di una compressa gialla entro 12 ore dall'orario consueto di assunzione, la paziente deve assumere immediatamente la compressa dimenticata e continuare normalmente il trattamento, assumendo la compressa successiva al solito orario.

Se la paziente si accorge della dimenticanza di una compressa gialla oltre 12 ore dopo l'orario consueto di assunzione, la protezione contraccettiva può essere ridotta. La gestione delle compresse dimenticate può essere effettuata seguendo queste due regole fondamentali:

  1. l'assunzione delle compresse non deve mai essere interrotta per più di 7 giorni;
  2. per ottenere un'adeguata soppressione dell'asse ipotalamico-pituitario-ovarica è necessaria un'assunzione ininterrotta della durata di 7 giorni.
Pertanto nella pratica quotidiana possono essere seguiti i seguenti consigli:

L'ultima compressa dimenticata deve essere assunta immediatamente, anche se questo significa prendere due compresse lo stesso giorno, e il trattamento contraccettivo deve essere continuato fino alla fine del blister, utilizzando contemporaneamente un altro metodo anticoncezionale di tipo meccanico (preservativo, spermicidi etc.) per i successivi 7 giorni.

Se le compresse sono state dimenticate nella prima settimana del ciclo e nei 7 giorni precedenti la dimenticanza ha avuto luogo un rapporto, deve essere considerata la possibilità di una gravidanza. Maggiore è il numero delle compresse dimenticate e più vicine sono al consueto intervallo di placebo, più elevato è il rischio di una gravidanza.

Se la confezione in uso contiene meno di 7 compresse di colore giallo chiaro, le compresse bianche devono essere scartate e il blister successivo deve essere iniziato il giorno seguente l'assunzione dell'ultima compressa di colore giallo chiaro della confezione in uso. È improbabile che la paziente sperimenti un'emorragia da sospensione fino all'intervallo senza compresse del secondo blister, ma può sperimentare spotting o emorragia “da rottura“.

Se al termine del secondo blister la paziente non ha avuto emorragia da sospensione, prima di continuare il trattamento deve essere esclusa la possibilità di una gravidanza.

La dimenticanza di una o più compresse bianche non ha conseguenze, posto che l'intervallo tra l'ultima compressa di colore giallo chiaro del blister in uso e la prima compressa di colore giallo chiaro del blister successivo non superi i 4 giorni.

In caso di patologie gastrointestinali:

L'insorgenza di patologie gastrointestinali, come vomito o diarrea in forma grave nelle 4 ore successive all'assunzione della compressa, può provocare una temporanea inefficacia della contraccezione, a causa di una riduzione dell'assorbimento degli ormoni: in questo caso si rende necessaria l'adozione degli stessi accorgimenti raccomandati per la dimenticanza di una compressa per meno di 12 ore. Le compresse supplementari devono essere prese da un blister di riserva. Se questi episodi si ripetono per diversi giorni, sarà necessario usare un metodo contraccettivo non ormonale (preservativo, spermicidi etc.) fino a quando non si riprende a usare il blister successivo.

Modo di somministrazione

Uso orale


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Yvette?


Non sono stati osservati effetti indesiderati gravi in seguito all'assunzione di dosi elevate di COC.

I sintomi di sovradosaggio da contraccettivi orali in adulti e bambini possono comprendere nausea, vomito, e improvvisa emorragia. Non esiste un antidoto specifico e, se necessario, il trattamento del sovradosaggio è indirizzato al trattamento dei sintomi

Il sanguinamento vaginale può anche verificarsi nelle ragazze prima del menarca se prendono Yvette inavvertitamente.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Yvette durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Yvette non è indicato durante la gravidanza.

Nell'uso clinico fino ad oggi, e diversamente dal dietilstilbestrolo, i risultati di numerosi studi epidemiologici hanno permesso di considerare ridotto il rischio di malformazioni con estrogeni somministrati da soli o in combinazione durante la gravidanza precoce.

Inoltre, i rischi relativi alla differenziazione sesso sessuale del feto (in particolare femminili) che sono stati descritti con i primi progestinici altamente androgenomimetici non possono essere estrapolati a più recenti progestinici (come quello utilizzato in questo medicinale) che sono notevolmente meno androgenomimetici.

Di conseguenza, la scoperta di una gravidanza in una paziente che riceve una combinazione estrogeno-progestogenica non giustifica l'aborto.

Il maggior rischio di tromboembolia (VTE) nel periodo dopo il parto, deve essere preso in considerazione quando viene ripresa l'assunzione di Yvette (vedere paragrafo 4.2 e 4.4).

Allattamento

L'uso di questo medicinale in madri che allattano al seno non è consigliato in quanto gli estrogeni-progestogeni possono ritrovarsi nel latte materno e sono stati segnalati alcuni effetti avversi sul bambino, tra cui ittero e ingrossamento del seno.

L'allattamento può essere influenzato dai COC poiché possono ridurre la quantità e modificare la composizione del latte materno.

Durante l'allattamento deve essere consigliato un altro metodo contraccettivo.


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Yvette sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Yvette ha un' influenza nulla o trascurabile sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.


PRINCIPIO ATTIVO


Ogni compressa rivestita con film di colore giallo chiaro (compressa attiva) contiene 60 microgrammi di gestodene e 15 microgrammi di etinilestradiolo.

Le compresse rivestite con film di colore bianco (placebo) non contengono alcun principio attivo.

Eccipienti con effetto noto:

Ogni compressa rivestita con film di colore giallo chiaro (compressa attiva) contiene 35,4 mg di lattosio (monoidrato).

Ogni compressa rivestita con film di colore bianco (placebo) contiene 35,5 mg di lattosio (monoidrato.)

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


Compressa (attiva) di colore giallo chiaro

Nucleo: lattosio monoidrato, magnesio stearato, amido di mais, povidone K 25.

Rivestimento della compressa: ipromellosa, polietilene glicolico, titanio diossido (E171), ferro ossido giallo (E172).

Compressa (placebo) di colore bianco

Nucleo: lattosio monoidrato, magnesio stearato, amido di mais, povidone K 25.

Rivestimento della compressa: ipromellosa, polietilene glicolico, titanio diossido (E171).


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 24 mesi

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Le compresse rivestite con film sono confezionate in blister PVDC (PVC/PE/PVDC)/ alluminio e inserite in una scatola.

Confezioni:

1x28, 3x28 e 6x28 compresse rivestite con film.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.


PATOLOGIE CORRELATE


Data ultimo aggiornamento: 13/03/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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