24 novembre 2024
Levovent
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Cos'è Levovent (formoterolo fumarato)
Levovent è un farmaco a base di formoterolo fumarato, appartenente al gruppo terapeutico Adrenergici respiratori. E' commercializzato in Italia da Genetic S.p.A.
Confezioni e formulazioni di Levovent disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Levovent disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
- levovent 12 mcg polvere per inalazione 60 capsule rigide + erogatore
- levovent 12 mcg polvere per inalazione 100 capsule rigide + erogatore
A cosa serve Levovent e perchè si usa
Prevenzione e trattamento del broncospasmo in pazienti con broncopneumopatie ostruttive, quali asma bronchiale e bronchite cronica, con o senza enfisema, come pure del broncospasmo indotto da allergeni, da sforzo o da freddo.
Dal momento che il farmaco è dotato di una azione molto protratta nel tempo (sino alle 12 ore), una terapia di mantenimento di due somministrazioni quotidiane è in grado di controllare quelle forme broncospastiche di frequente riscontro nelle broncopneumopatie croniche, sia di giorno che di notte.
Indicazioni: come usare Levovent, posologia, dosi e modo d'uso
La terapia con LEVOVENT capsule per inalazione è riservata agli adulti e ai bambini oltre 6 anni di età.
Le capsule sono solo per uso inalatorio.
Terapia di mantenimento e profilassi
Adulti: la dose suggerita è di 1 capsula (12 microgrammi) per via inalatoria due volte al giorno (mattina e sera). Nei casi più gravi è raccomandabile il dosaggio di due capsule al mattino e due alla sera.
La dose massima giornaliera di mantenimento raccomandata è 48 microgrammi (pari a 4 capsule).
Se necessario, i pazienti adulti possono assumere per il sollievo dei sintomi una o due capsule aggiuntive al giorno, oltre quelle prescritte per la terapia di mantenimento, considerando comunque che la dose massima giornaliera raccomandata di 48 microgrammi non deve essere superata.
Bambini oltre i 6 anni di età: 1 capsula (12 microgrammi) per via inalatoria due volte al giorno (mattina e sera).
Nei bambini, l'eventuale somministrazione di dosi aggiuntive è da riservare al giudizio del medico.
La dose massima giornaliera non dovrà comunque superare i 24 microgrammi (pari a 2 capsule).
In ogni caso, se la necessità di dosi aggiuntive è più che occasionale (p. es. più di due giorni alla settimana), deve essere richiesto un ulteriore parere medico per rivedere la terapia, in quanto questo può significare che si sta verificando un peggioramento della malattia di base.
Profilassi del broncospasmo da sforzo o prima di un'inevitabile esposizione ad allergene noto.
Adulti: deve essere somministrata una capsula (12 microgrammi) per inalazione con circa 15 minuti d'anticipo. La dose di due capsule (24 microgrammi) viene raccomandata nei casi più gravi.
Bambini oltre i 6 anni di età: si consiglia di somministrare una capsula (12 microgrammi) per via inalatoria con circa 15 minuti d'anticipo.
Modalità di somministrazione
Togliere il cappuccio dall'erogatore, aprire l'erogatore, inserire la capsula nell'apposito alloggiamento e richiudere.
È importante che la capsula venga tolta dal flacone solo immediatamente prima della somministrazione.
Premere a fondo e poi rilasciare i pulsanti rossi una sola volta, tenendo l'erogatore in posizione verticale, per consentire la rottura della capsula.
Quando la capsula si rompe, piccoli frammenti di gelatina possono andare in bocca o in gola. Poichè si tratta di gelatina per uso alimentare, non è pericolosa.
Espirare completamente, mettere in bocca il boccaglio e reclinare leggermente all'indietro la testa. Chiudere le labbra intorno al boccaglio ed inspirare rapidamente, ma costantemente, il più profondamente possibile. TRATTENERE IL RESPIRO il più a lungo possibile, rimuovere l'erogatore indi espirare.
Se nell'erogatore fosse ancora presente polvere nella capsula, ripetere le operazioni precedenti (espirare, inspirare dal boccaglio, trattenere il respiro, espirare).
Dopo l'uso, togliere la capsula vuota dall'erogatore, e rimettere il cappuccio.
Pulizia dell'erogatore:
Per togliere ogni residuo di polvere, pulire il boccaglio e l'alloggiamento della capsula con un panno asciutto. In alternativa si può utilizzare uno spazzolino morbido.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Levovent
Ipersensibilità a formoterolo o al lattosio (che contiene piccole quantità di proteine del latte), ad altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.
Controindicato in gravidanza, nell'allattamento (vedere 4.6) e nei bambini al di sotto dei 6 anni di età.
Levovent può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
La sicurezza di LEVOVENT durante la gravidanza e l'allattamento non è ancora stata stabilita. Non ci sono dati adeguati riguardanti l'uso di formoterolo in donne in gravidanza. In studi condotti sugli animali, il formoterolo ha causato perdita degli impianti embrionali, riduzione della sopravvivenza subito dopo la nascita ed una riduzione del peso corporeo alla nascita. Tali manifestazioni sono state osservate a livelli di esposizione sistemica considerevolmente più elevati di quelli raggiunti durante l'utilizzo clinico di LEVOVENT. Il rischio potenziale nell'uomo non è noto.
L'uso in gravidanza dovrebbe essere evitato per quanto possibile.
Come per altri farmaci ß2-stimolanti, il formoterolo può inibire il travaglio a causa dell'effetto rilassante sulla muscolatura liscia uterina.
Allattamento
Non è noto se il formoterolo passi nel latte materno. Studi condotti sui ratti hanno evidenziato che piccole quantità di formoterolo sono rintracciabili nel latte materno.
Le madri che assumono LEVOVENT polvere per inalazione capsule rigide, non devono allattare al seno.
Quali sono gli effetti indesiderati di Levovent
Gli eventi avversi più comunemente riferiti della terapia con ß2-agonisti, quali tremori e palpitazioni, tendono ad essere lievi e a scomparire entro pochi giorni dall'inizio del trattamento.
Le reazioni avverse associate al formoterolo sono indicate di seguito, elencate per classe organo - sistema e frequenza. La frequenza è definita come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100 e < 1/10), non comune (≥1/1.000 e < 1/100), raro (≥1/10.000 e <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie cardiache:
Comune: Palpitazioni
Non comune: Tachicardia
Raro: Aritmie cardiache (per es. fibrillazione atriale, tachicardia sopraventricolare, extrasistoli)
Molto raro: Angina pectoris, prolungamento dell'intervallo QTc, edema periferico
Patologie gastrointestinali:
Raro: Nausea
Disturbi del sistema immunitario:
Raro: reazione da ipersensibilità (per es. edema angioneurotico, broncospasmo, esantema, ipotensione, orticaria, prurito).
Disturbi del metabolismo e della nutrizione.
Raro: ipopotassiemia
Moto raro: iperglicemia
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo
Non comune: Crampi muscolari, mialgia
Patologie del sistema Nervoso
Comune: Cefalea, tremori
Non comune: capogiri
Molto raro: disturbi del gusto
Disturbi psichiatrici:
non comune: agitazione, ansia, irrequietezza, disturbi del sonno
Patologie vascolari
Molto raro: Variazione della pressione arteriosa (ipertensione)
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:
Comune: esacerbazione dell'asma grave in bambini di età 6–12 anni, tosse.
Non comune: broncospasmo, compreso broncospasmo paradosso, irritazione del cavo orofaringeo
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Non nota: eruzione cutanea
Occasionalmente è stato riportato: esacerbazione dell'asma, dispnea, tosse, stanchezza e in casi isolati si sono verificati irritazione congiuntivale e edema alle palpebre
I trattamenti con ß2 agonisti possono determinare un aumento dei livelli ematici di insulina, acidi grassi liberi, glicerolo, e corpi chetonici.
L'eccipiente lattosio contiene piccole quantità di proteine del latte. Queste potrebbero causare reazioni allergiche.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Patologie correlate:
- Asma
L’asma è una malattia infiammatoria cronica caratterizzata da episodi ricorrenti, se è di natura allergica si intensifica in alcuni periodi dell'anno. La primavera è uno di questi - Enfisema polmonare
Patologia caratterizzata dalla dilatazione patologica e permanente degli alveoli polmonari, piccole cavità a pareti sottili, presenti a grappoli all'estremità delle ramificazioni dei bronchi e circondate da vasi capillari. - Sinusite
Infiammazione acuta o cronica delle mucose dei seni paranasali. Questi sono cavità piene d'aria scavate nelle ossa della faccia (massiccio facciale), tutte comunicanti con il naso.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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