Metoprololo Accord

03 novembre 2024

Metoprololo Accord


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Cos'è Metoprololo Accord (metoprololo tartrato)


Metoprololo Accord è un farmaco a base di metoprololo tartrato, appartenente al gruppo terapeutico Betabloccanti selettivi.

A cosa serve Metoprololo Accord e perchè si usa


  • Ipertensione
  • Angina pectoris
  • Aritmie cardiache, in particolare tachicardia sopraventricolare
  • Terapia di mantenimento dopo un infarto del miocardio
  • Profilassi dell'emicrania.

Il metoprololo è indicato negli adulti.


Indicazioni: come usare Metoprololo Accord, posologia, dosi e modo d'uso


Le compresse di metoprololo tartrato devono essere somministrate per via orale.

Le compresse devono essere assunte a stomaco vuoto.

La dose deve essere stabilita in base alle esigenze individuali del paziente, secondo le seguenti linee guida.

Posologia

Ipertensione

La dose abituale è 100-200 mg al giorno, sia come somministrazione giornaliera singola al mattino, o in dosi frazionate (mattino e sera). Iniziare il trattamento con 50 mg due volte al giorno o 100 mg una volta al giorno. Successivamente il dosaggio può essere incrementato ad intervalli settimanali, in base alle risposte cliniche dei singoli pazienti. La dose massima giornaliera è generalmente pari a 200 mg al giorno. Se necessario, può essere assunto in combinazione con altri medicinali antipertensivi.

Angina pectoris

La dose abituale è compresa tra 100 - 200 mg al giorno, somministrati in dosi frazionate (mattino e sera). Iniziare il trattamento con 50 mg due volte al giorno. Successivamente il dosaggio può essere incrementato ad intervalli settimanali, in base alle risposte cliniche dei singoli pazienti. La dose massima giornaliera è generalmente pari a 200 mg/die (in dosi frazionate). Se necessario, può essere assunto in combinazione con altri medicinali antianginosi.

Aritmie cardiache

La dose abituale è 100 - 150 mg al giorno, in dosi frazionate (mattino e sera). Questo dosaggio può essere incrementato, se necessario.

Infarto miocardico

Terapia di mantenimento

Il trattamento orale può essere iniziato quando il paziente è emodinamicamente stabile. La dose di mantenimento è pari a 100 mg di metoprololo tartrato due volte al giorno (mattino e sera).

Profilassi dell'emicrania

La dose abituale è di 100-200 mg al giorno, in dosi frazionate, mattino e sera.

Compromissione della funzionalità renale

Non è necessario aggiustare il dosaggio in pazienti con funzionalità renale ridotta.

Compromissione della funzionalità epatica

In genere non è necessario aggiustare il dosaggio nei pazienti affetti da cirrosi epatica, poichè il metoprololo ha un basso legame con le proteine plasmatiche (5-10%). Tuttavia, nei pazienti con grave compromissione epatica può essere necessario ridurre il dosaggio.

Pazienti anziani

Non è necessario aggiustare il dosaggio nei pazienti anziani sani. Si consiglia tuttavia di prestare cautela nell'uso in pazienti anziani, perchè una riduzione della pressione sanguigna o un'eccessiva bradicardia possono avere effetti più pronunciati.

Bambini

L'esperienza nei bambini è limitata, pertanto l'uso di metoprololo tartrato non è raccomandato nei bambini.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Metoprololo Accord


  • Ipersensibilità al principio attivo, ad altri β-bloccanti o ad uno qualsiasi degli eccipienti
  • Blocco AV di secondo o terzo grado
  • Pazienti con insufficienza cardiaca scompensata instabile o acuta (edema polmonare, ipoperfusione o ipotensione), per i quali è indicata la terapia inotropa endovenosa
  • Pazienti in terapia inotropa continua o intermittente con agonisti dei ß-recettori
  • Grave bradicardia (<50 bpm)
  • Sindrome del nodo del seno
  • Shock cardiogeno
  • Gravi disturbi del circolo periferico arterioso
  • Asma o anamnesi di broncospasmo
  • Feocromocitoma non trattato
  • Acidosi metabolica
  • Somministrazione endovenosa concomitante di calcio-antagonisti come verapamil e diltiazem, a causa del rischio che si verifichino ipotensione, disturbi della conduzione AV o insufficienza ventricolare sinistra
  • Ipotensione
Il metoprololo non è indicato in pazienti con infarto miocardico e con frequenza cardiaca di <50 battiti/minuto, intervallo P-Q > 0,24 secondi, o con pressione sanguigna sistolica < 100 mg Hg e/o grave insufficienza cardiaca congestizia.

Metoprololo Accord può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Gli studi sugli animali non hanno evidenziato alcun effetto teratogeno a concentrazioni clinicamente rilevanti.

I betabloccanti riducono la perfusione placentare, che può provocare morte fetale intrauterina, parti immaturi e prematuri, ma ad oggi gli studi prospettici non hanno riportato alcun rischio maggiore di difetti congeniti nell'uomo. Il metoprololo attraversa la placenta ed è presente nel sangue del cordone ombelicale, ma non è stata riportata alcuna evidenza di anomalie fetali.

In via precauzionale, è preferibile evitare l'uso del metoprololo durante la gravidanza. Ciononostante, il metoprololo è stato utilizzato nell'ipertensione associata a gravidanza sotto stretta sorveglianza, dopo 20 settimane di gestazione. Tuttavia, nei neonati di madri trattate, gli effetti farmacologici dei betabloccanti possono persistere per diversi giorni dopo la nascita e possono indurre bradicardia, ipoglicemia e distress respiratorio. Di conseguenza, se il metoprololo viene utilizzato in fase avanzata di gravidanza, gli effetti indesiderati possibili sul feto e sul neonato (in particolare ipoglicemia, ipotensione e bradicardia) devono essere attentamente monitorati durante i primi giorni dopo la nascita.

Allattamento

Casi di ipoglicemia e bradicardia neonatali sono stati descritti con l'uso di betabloccanti a basso legame con le proteine plasmatiche. Il metoprololo viene escreto nel latte materno. Anche se la concentrazione di metoprololo nel latte è molto bassa, l'allattamento al seno deve essere interrotto durante il trattamento con metoprololo. In caso di trattamento durante l'allattamento al seno, i neonati devono essere attentamente monitorati per gli effetti del beta-bloccante.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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