19 dicembre 2024
Metoprololo EG
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Cos'è Metoprololo EG (metoprololo tartrato)
Metoprololo EG è un farmaco a base di metoprololo tartrato, appartenente al gruppo terapeutico Betabloccanti selettivi. E' commercializzato in Italia da EG S.p.A. - Società del Gruppo STADA Arzmeimittel AG
Confezioni e formulazioni di Metoprololo EG disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Metoprololo EG disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
- metoprololo eg 100 mg 100 compresse
- metoprololo eg 100 mg 30 compresse
- metoprololo eg 100 mg 50 compresse
- metoprololo eg 200 mg 50 compresse a rilascio prolungato
A cosa serve Metoprololo EG e perchè si usa
Trattamento dell'ipertensione arteriosa
Trattamento e prevenzione dell'angina pectoris
Trattamento di disturbi funzionali cardiovascolari (sindromi cardiache ipercinetiche)
Trattamento di aritmie cardiache (escluse le bradiaritmie)
Trattamento preventivo dell'emicrania Trattamento dell'infarto miocardico acuto.
Indicazioni: come usare Metoprololo EG, posologia, dosi e modo d'uso
Ipertensione arteriosa
La dose raccomandata è di 1-2 compresse al giorno, somministrate in un'unica dose la mattina, oppure suddivisa in due dosi (mattina e sera).
Angina pectoris
La dose raccomandata è di 1-3 compresse al giorno.
Disturbi cardiovascolari funzionali (sindrome cardiaca ipercinetica)
La dose raccomandata è di 1 compressa al giorno, somministrata in un'unica dose.
Aritmie cardiache (escluse le bradiaritmie); Trattamento terapeutico dell'emicrania
La dose raccomandata è di 1-2 compresse al giorno.
Infarto miocardico acuto
La dose raccomandata è di 2 compresse al giorno suddivise in 2 somministrazioni.
Pazienti con funzionalità renale compromessa
Per questi pazienti non è necessario alcun aggiustamento della posologia.
Pazienti con funzionalità epatica compromessa
Generalmente, nei pazienti con cirrosi epatica non è necessario un aggiustamento della posologia, in quanto metoprololo ha un basso legame con le proteine plasmatiche (5-10%). Qualora vi fossero segni di compromissione epatica molto grave (pazienti operati di shunt), deve essere presa in considerazione una riduzione della posologia.
Anziani
Nei pazienti anziani non è necessario alcun aggiustamento della posologia.
Bambini
L'esperienza del trattamento con metoprololo nei bambini è limitata.
Tipo e durata dell'impiego
Le compresse devono essere ingerite senza masticarle con un po' di liquido e devono essere assunte a stomaco vuoto.
Nel caso di dose unica, il metoprololo, salvo prescrizione contraria, dovrebbe essere preso al mattino, mentre se sono previste due dosi, il metoprololo dovrebbe essere preso al mattino e alla sera.
L'interruzione o la variazione del dosaggio può avvenire soltanto dietro prescrizione medica. La durata del trattamento viene decisa dal medico curante.
Si deve evitare un'interruzione improvvisa della terapia.
Questo vale in modo particolare nel caso delle cardiopatie coronariche in quanto, soprattutto nel caso di un lungo periodo di impiego, sussiste la possibilità di un aggravamento acuto.
Eventualmente la somministrazione del metoprololo deve essere sospesa gradualmente nel corso di 10 giorni; in questo caso il dosaggio dovrà essere di 25 mg nel corso degli ultimi 6 giorni.
Durante questa fase, il paziente deve essere sottoposto a rigido controllo.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Metoprololo EG
- Ipersensibilità al principio attivo, ad altri farmaci β-bloccanti e/o ad uno qualsiasi degli eccipienti,
- blocco atrio ventricolare di II o III grado,
- insufficienza cardiaca in fase di scompenso instabile (edema polmonare, ipoperfusione o ipotensione);
- pazienti in terapia inotropa continua od intermittente con agonisti dei β-recettori;
- sindrome del nodo del seno (a meno che non sia stato impiantato un pacemaker permanente), blocco seno- atriale,
- shock cardiogeno,
- astenia miocardica (insufficienza cardiaca manifesta),
- bradicardia sinusale clinicamente rilevante,
- insufficienza renale grave
- pressione arteriosa eccessivamente bassa (ipotensione),
- acidosi metabolica,
- severi disturbi circolatori arteriosi periferici,
- feocromocitoma non trattato
- tendenza agli spasmi bronchiali (ipereccitabilità bronchiale),
- somministrazione concomitante di sostanze inibitrici MAO (eccezione: sostanze inibitrici MAO-B).
Metoprololo tartrato non deve essere somministrato in pazienti con sospetto di infarto miocardico acuto con frequenza cardiaca inferiore a 45 battiti al minuto, con intervallo P-Q maggiore di 0,24 secondi o con pressione arteriosa sistolica inferiore a 100 mm Hg.
Metoprololo EG può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Come la maggior parte dei farmaci, metoprololo non deve essere somministrato in gravidanza e durante l'allattamento se non strettamente necessario. In genere i β-bloccanti riducono la perfusione placentare. Sono stati osservati casi di ritardo della crescita, morte intrauterina, aborto e parto prematuro. Pertanto si suggerisce di eseguire un appropriato monitoraggio materno-fetale nelle donne gravide trattate con metoprololo.
Come tutti i farmaci antipertensivi, i β-bloccanti possono causare nel feto, nel neonato e nel lattante effetti collaterali, ad esempio bradicardia.
La quantità di metoprololo che passa nel latte materno sembra essere trascurabile per dare un β-blocco nel neonato se la madre viene trattata alle normali dosi consigliate.
Quali sono gli effetti indesiderati di Metoprololo EG
Metoprololo è ben tollerato e gli effetti collaterali sono generalmente lievi e reversibili. Di seguito vengono riportati gli eventi avversi occorsi durante le sperimentazioni cliniche o durante l'uso routinario. In molti casi non è stata stabilita una relazione con il trattamento con metoprololo.
Si sono utilizzate le seguenti definizioni di frequenza:
Molto comune: ≥1/10
Comune: ≥1/100, <1/10
Non comune: ≥1/1.000, <1/100
Raro: ≥1/10.000, <1/1.000
Molto raro: <1/10.000
Patologie del sistema emolinfopoietico
Raro: leucopenia
Molto raro: trombocitopenia
Disturbi del sistema immunitario
Raro: shock anafilattico
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non comune: aumento di peso
Raro: diabete mellito latente o peggioramento di diabete già esistente
Disturbi psichiatrici
Non comune: depressione, difficoltà di concentrazione, sonnolenza o insonnia, incubi notturni
Raro: nervosismo, ansia, impotenza/disfunzioni sessuali, instabilità emotiva
Molto raro: amnesia/peggioramento della memoria, confusione, allucinazioni.
Patologie del sistema nervoso
Molto comune: affaticamento.
Comune: vertigini, cefalea.
Non comune: parestesia, crampi muscolari, sincope
Molto raro: disturbi del gusto.
Patologie dell'occhio
Raro: congiuntivite, occhi asciutti (soprattutto in soggetti che portano lenti a contatto) o irritati, disturbi della visione
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Raro: disturbi dell'udito Molto raro: tinnito
Patologie cardiache
Comune: bradicardia, ipotensione ortostatica (molto raramente con sincope), mani e piedi freddi, palpitazioni. Non comune: peggioramento dei sintomi dello scompenso cardiaco, shock cardiogenico in pazienti con infarto miocardico acuto*, blocco A-V di primo grado, dolore precordiale.
Raro: disturbi della conduzione cardiaca, aritmie cardiache.
*Frequenza in eccesso dello 0,4% rispetto a placebo in uno studio con 46000 pazienti con infarto miocardico acuto dove la frequenza dello shock cardiogenico è stata del 2,3% nel gruppo del metoprololo e dell'1,9% nel gruppo placebo nella sottopopolazione di pazienti con basso indice di rischio di shock. L'indice di rischio di shock si basa sul rischio assoluto di shock in ogni singolo paziente derivante da età, sesso, tempo di ritardo, classe di Killip, pressione sanguigna, frequenza cardiaca, anomalie nell'ECG e da precedente storia di ipertensione. Il gruppo di pazienti con basso indice di rischio di shock corrisponde ai pazienti nei quali l'uso del metoprololo è raccomandato nell'infarto miocardico acuto.
Patologie vascolari
Non comune: edemi, Sindrome di Raynaud
Raro: ipotensione, accentuazione dei sintomi in pazienti affetti da claudicazione intermittente, accentuazione dei disturbi circolatori periferici già esistenti, accentuazione dei sintomi in pazienti affetti da Sindrome di Raynaud
Molto raro: gangrena nei pazienti con preesistenti gravi disturbi circolatori periferici.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comune: dispnea da sforzo
Non comune: broncospasmo
Raro: riniti
Patologie gastrointestinali
Comune: nausea, dolori addominali, stipsi, diarrea
Non comune: vomito
Raro: secchezza della bocca
Patologie epatobiliari
Raro: anormalità dei test di funzionalità epatica.
Molto raro: epatite
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune: prurito, arrossamento cutaneo
Non comune: rash (nella forma di orticaria psoriasiforme e lesioni distrofiche della pelle), aumento della sudorazione
Raro: alopecia
Molto raro: reazioni di fotosensibilità, aggravamento della psoriasi
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo
Raro: debolezza muscolare, artrite
Molto raro: artralgia.
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella
Raro: malattia di Peyronie
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune: edema periferico
Esami diagnostici
Raro: glicemia
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Patologie correlate:
- Infarto
Le malattie cardiovascolari costituiscono la causa di morte di primaria rilevanza in Europa. La Giornata Mondiale del cuore è l’occasione per ricordare l’importanza della prevenzione - Ipertensione
L'ipertensione è uno dei più comuni fattori di rischio cardiovascolare, eppure il 17% degli intervistati in una recente indagine lo ignora. Meglio non sottovalutarla e tenere sotto controllo la propria pressione arteriosa - Ipertiroidismo
Una delle forme più comuni è il morbo di Basedow-Graves che colpisce il 2% della popolazione femminile. E' caratterizzato da un'iperattività della ghiandola tiroidea che produce una quantità eccessiva di ormoni tiroidei nel sangue
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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