Metronidazolo Fresenius Kabi Italia

21 novembre 2024

Metronidazolo Fresenius Kabi Italia


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Cos'è Metronidazolo Fresenius Kabi Italia (metronidazolo)


Metronidazolo Fresenius Kabi Italia è un farmaco a base di metronidazolo, appartenente al gruppo terapeutico Antibatterici. E' commercializzato in Italia da Fresenius Kabi Italia S.r.l.

Confezioni e formulazioni di Metronidazolo Fresenius Kabi Italia disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Metronidazolo Fresenius Kabi Italia disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Metronidazolo Fresenius Kabi Italia e perchè si usa


Metronidazolo è indicato in adulti e bambini per le seguenti indicazioni:

Trattamento di infezioni gravi sostenute da batteri anaerobi, particolarmente Bacteroides fragilis, altre specie di Bacteroides ed altri anaerobi sui quali il metronidazolo esercita azione battericida, come Fusobacteria, Eubacteria, Clostridia e Cocchi gram-positivi anaerobi.

Il metronidazolo è stato impiegato con risultati favorevoli nelle setticemie, batteriemie, ascessi cerebrali, polmonite necrotizzante, osteomielite, febbre puerperale, ascessi pelvici, peritoniti e piaghe post-operatorie, nelle quali erano stati isolati uno o più dei batteri anaerobi citati.

Prevenzione delle infezioni post-operatorie causate da batteri anaerobi, particolarmente Bacteroides e cocchi gram positivi anaerobi.

È necessario prendere in considerazione le linee guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.

Indicazioni: come usare Metronidazolo Fresenius Kabi Italia, posologia, dosi e modo d'uso


Il METRONDAZOLO KABI soluzione per infusione va utilizzato soltanto per infusione endovenosa lenta.

Tale tipo di somministrazione è particolarmente utile nei casi di emergenza ed è indicato nei pazienti chirurgici quando:
  • in fase pre-operatoria sia presente o si sospetti una infezione da anaerobi, ad es. setticemia, peritonite, ascesso subfrenico o pelvico;
  • durante l'intervento compaiano i segni di uno stato settico causato da germi anaerobi;
  • durante l'intervento vi sia la possibilità di una contaminazione da anaerobi provenienti dal tubo gastro-enterico, dalle vie genitali femminili, dall'orofaringe.
Nei soggetti già sottoposti a terapie infusionali il medicamento può essere diluito con volumi adeguati di soluzione fisiologica, soluzione isotonica di destrosio, soluzione di destrosio al 5% o potassio cloruro (20 mmol/l e 40 mmol/l).

Evitare l'aggiunta di altri farmaci nella soluzione da infondere.

TRATTAMENTO

Adulti e bambini sopra i 12 anni: 100 ml per infusione endovenosa (alla velocità di 5 ml al minuto) ogni 8 ore. Nella maggioranza dei pazienti sono sufficienti 7 giorni di terapia, ma in taluni casi (regioni inaccessibili al drenaggio, nuova contaminazione, ecc.) è necessario proseguire più a lungo il trattamento.

Bambini di età compresa tra le 8 settimane e 12 anni:

La dose abituale giornaliera è di 20-30 mg/kg/die in dose singola o suddivisa in 7,5 mg/kg ogni 8 ore. La dose giornaliera può essere aumentata fino a 40 mg/kg, a seconda della gravità dell'infezione. La durata del trattamento è di solito 7 giorni.

Bambini di età inferiore alle 8 settimane:

15 mg/kg in dose singola giornaliera o suddivisa in 7,5 mg/kg ogni 12 ore.

Nei neonati con età gestazionale inferiore alle 40 settimane, l'accumulo di metronidazolo può verificarsi durante la prima settimana di vita, per tale ragione le concentrazioni di metronidazolo nel siero devono preferibilmente essere monitorate dopo pochi giorni di terapia.

Prevenzione

Adulti e bambini sopra i 12 anni: 100 ml per infusione immediatamente prima, durante o dopo l'intervento, seguiti dalla stessa dose ogni 8 ore.

Bambini sotto i 12 anni:

20-30 mg/kg in dose unica data 1-2 ore prima dell'intervento chirurgico.

Neonati con età gestazionale inferiore alle 40 settimane: 10 mg/kg di peso corporeo in dose singola prima

dell'operazione

Ogni flacone va usato per una sola somministrazione; eventuali rimanenze non devono essere più utilizzate.


Controindicazioni: quando non dev'essere usato Metronidazolo Fresenius Kabi Italia


Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Soggetti con discrasie ematiche o con malattie del sistema nervoso centrale in fase attiva; gravidanza accertata o presunta e durante l'allattamento.

Metronidazolo Fresenius Kabi Italia può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Il metronidazolo è controindicato nelle donne in stato di gravidanza accertata o presunta e durante l'allattamento.

Quali sono gli effetti indesiderati di Metronidazolo Fresenius Kabi Italia


  • Infezioni ed infestazioni
  • Superinfezioni da Candida.
  • Patologie del sistema emolinfopoietico
  • Agranulocitosi, neutropenia, trombocitopenia, pancitopenia, leucopenia
  • Disturbi del sistema immunitario
  • Anafilassi, angioedema, orticaria, febbre.
  • Disturbi del metabolismo e della nutrizione
  • Anoressia
  • Disturbi psichiatrici
  • Disordini psicotici, inclusa confusione e allucinazioni, umore depresso, libido diminuita
  • Patologie del sistema nervoso
  • Encefalopatia (confusione, febbre, cefalea, allucinazioni, paralisi, leggera sensibilità, disturbi alla vista e nel movimento, collo rigido) e sindrome cerebellare subacuta (atassia, disartria, alterazione dell'andatura, nistagmo e tremore), che possono risolversi con l'interruzione del trattamento. Durante una terapia prolungata con metronidazolo sono stati riportati casi di neuropatia periferica sensoriale o convulsioni epilettiche transitorie. Nella maggior parte dei casi la neuropatia è scomparsa quando il trattamento è stato interrotto o il dosaggio diminuito.
  • Cefalea, sonnolenza, vertigini, atassia, meningite asettica.
  • Patologie dell'occhio
  • Disturbi della vista come diplopia e miopia, in molti casi transitorie. Neuropatia/ neurite ottica.
  • Patologie cardiache
  • Tachicardia, palpitazioni.
  • Patologie dell'orecchio e del labirinto
  • Compromissione dell'udito, perdita dell'udito (incluso senso neurale), tinnito.
  • Patologie gastrointestinali
  • Patologie del gusto (es. sapore metallico), mucosite orale, alterazione del colore della lingua (es. lingua saburrale), nausea, vomito, dolore epigastrico, diarrea, secchezza delle fauci, glossite, stomatite.
  • Patologie epatobiliari
  • Aumento degli enzimi epatici (AST, ALT, fosfatasi alcalina), epatite colestatica, danno epatocellulare, ittero e pancreatite (casi di insufficienza epatica che hanno richiesto il trapianto di fegato sono stati riportati in pazienti in trattamento con metronidazolo in combinazione con altri antibiotici).
  • Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
  • Eruzioni cutanee, pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP), prurito, arrossamento, eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN), eruzione fissa da farmaci.
  • Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo
  • Mialgia, artralgia
  • Patologie renali e urinarie
  • Urina di colore scuro (dovuta ad un metabolita del metronidazolo), disuria, cistite, poliuria, piuria.
  • Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
  • Congestione nasale
  • Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
  • Astenia, infiammazione delle mucose, piressia, reazione al sito di iniezione, edema facciale, edema periferico, dolore al petto, brividi.
La frequenza, il tipo e la gravità delle reazioni avverse nei bambini sono gli stessi che negli adulti.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.


Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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