19 dicembre 2024
Pantoprazolo Teva Italia
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Cos'è Pantoprazolo Teva Italia (pantoprazolo sale sodico sesquidrato)
Pantoprazolo Teva Italia è un farmaco a base di pantoprazolo sale sodico sesquidrato, appartenente al gruppo terapeutico Antiulcera. E' commercializzato in Italia da Teva Italia S.r.l. - Sede legale:
Confezioni e formulazioni di Pantoprazolo Teva Italia disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Pantoprazolo Teva Italia disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
- pantoprazolo teva italia 20 mg 14 compresse gastroresistenti
- pantoprazolo teva italia 20 mg 28 compresse gastroresistenti
- pantoprazolo teva italia 40 mg 14 compresse gastroresistenti
- pantoprazolo teva italia 40 mg 28 compresse gastroresistenti
A cosa serve Pantoprazolo Teva Italia e perchè si usa
Pantoprazolo Teva Italia 40 mg è indicato negli adulti e negli adolescenti di età pari o superiore a 12 anni per:
- Esofagite da reflusso.
Pantoprazolo Teva Italia 40 mg è indicato negli adulti per:
- Eradicazione di Helicobacter pylori (H. pylori) in associazione alla terapia antibiotica appropriata nei pazienti con ulcere associate a H. pylori.
- Ulcera gastrica e duodenale.
- Sindrome di Zollinger-Ellison e altri stati patologici caratterizzati da ipersecrezione acida.
Indicazioni: come usare Pantoprazolo Teva Italia, posologia, dosi e modo d'uso
Posologia
Adulti e adolescenti di età pari o superiore a 12 anni:
Esofagite da reflusso
Una compressa di Pantoprazolo Teva Italia 40 mg al giorno. In casi particolari, la dose può essere raddoppiata (aumento a 2 compresse di Pantoprazolo Teva Italia 40 mg al giorno), specialmente quando non si è ottenuta risposta ad altro trattamento. È generalmente richiesto un periodo di 4 settimane per il trattamento dell'esofagite da reflusso. Se tale periodo non è sufficiente, la guarigione si otterrà, normalmente, prolungando la terapia per ulteriori 4 settimane.
Adulti:
Eradicazione di Helicobacter pylori (H. pylori) in associazione a due antibiotici appropriati
I pazienti positivi per H. pylori e affetti da ulcera gastrica o duodenale devono essere sottoposti all'eradicazione del batterio con una terapia associata. Occorre valutare le linee guida ufficiali locali (ad es., le raccomandazioni a livello nazionale) in materia di resistenza batterica e utilizzo e prescrizione corretti degli agenti antibatterici. Si raccomanda l'adozione di uno dei seguenti schemi di terapia associata per l'eradicazione di H. pylori, in funzione del tipo di resistenza:
a) Una compressa di Pantoprazolo Teva Italia 40 mg due volte al giorno
+ amoxicillina 1000 mg due volte al giorno
+ claritromicina 500 mg due volte al giorno
b) Una compressa di Pantoprazolo Teva Italia 40 mg due volte al giorno
+ metronidazolo 400 - 500 mg due volte al giorno (o tinidazolo 500 mg)
+ claritromicina 250 - 500 mg due volte al giorno
c) Una compressa di Pantoprazolo Teva Italia 40 mg due volte al giorno
+ amoxicillina 1000 mg due volte al giorno
+ metronidazolo 400 - 500 mg due volte al giorno (o tinidazolo 500 mg)
Nella terapia associata per l'eradicazione dell'infezione da H. pylori, la seconda compressa di Pantoprazolo Teva Italia 40 mg va assunta un'ora prima della cena. La terapia associata viene implementata per 7 giorni in generale e può essere prolungata per ulteriori 7 giorni fino a una durata totale massima di due settimane. Qualora, per favorire la guarigione delle ulcere, sia indicato l'ulteriore trattamento con pantoprazolo, vanno prese in considerazione le raccomandazioni posologiche per le ulcere duodenali e gastriche.
Nei casi in cui non si scelga la terapia associata, ad es. per pazienti negativi per H. pylori, vanno applicate le seguenti linee guida sulla monoterapia con Pantoprazolo Teva Italia 40 mg.
Trattamento dell'ulcera gastrica
Una compressa di Pantoprazolo Teva Italia 40 mg al giorno. In casi particolari, la dose può essere raddoppiata (aumento a 2 compresse di Pantoprazolo Teva Italia 40 mg al giorno), specialmente quando non si è ottenuta risposta ad altro trattamento. È generalmente richiesto un periodo di 4 settimane per il trattamento delle ulcere gastriche. Se tale periodo non è sufficiente, la guarigione si otterrà, normalmente, prolungando la terapia per ulteriori 4 settimane.
Trattamento dell'ulcera duodenale
Una compressa di Pantoprazolo Teva Italia 40 mg al giorno. In casi particolari, la dose può essere raddoppiata (aumento a 2 compresse di Pantoprazolo Teva Italia 40 mg al giorno), specialmente quando non si è ottenuta risposta ad altro trattamento. La guarigione dell'ulcera duodenale si ottiene generalmente entro 2 settimane. Se due settimane di trattamento non sono sufficienti, nella maggior parte dei casi la guarigione si ottiene entro altre due settimane.
Sindrome di Zollinger-Ellison e altri stati patologici caratterizzati da ipersecrezione acida
Per il trattamento a lungo termine della sindrome di Zollinger-Ellison e altri stati patologici caratterizzati da ipersecrezione acida, i pazienti devono iniziare il trattamento con la dose giornaliera di 80 mg (2 compresse di Pantoprazolo Teva Italia 40 mg). In seguito, la dose può essere aumentata o ridotta secondo necessità sulla base delle misurazioni della secrezione gastrica acida individuale. In caso di dosi superiori a 80 mg al giorno, la dose deve essere divisa e somministrata due volte al giorno. È possibile incrementare temporaneamente la dose giornaliera al di sopra di 160 mg di pantoprazolo per periodi non superiori a quanto necessario per ottenere un controllo adeguato della secrezione acida.
La durata della terapia nella sindrome di Zollinger-Ellison e in altri stati patologici caratterizzati da ipersecrezione acida non ha restrizioni e deve essere adattata secondo le necessità cliniche.
Popolazioni speciali
Compromissione epatica
In caso di funzionalità epatica gravemente compromessa, non deve essere superata la dose giornaliera di 20 mg di pantoprazolo (1 compressa di pantoprazolo 20 mg). Pantoprazolo Teva Italia 40 mg non può essere utilizzato nella terapia associata per l'eradicazione di H. pylori in pazienti con disfunzione epatica da moderata a grave in quanto non sono attualmente disponibili dati sull'efficacia e la sicurezza di Pantoprazolo Teva Italia 40 mg nel trattamento associato di questi pazienti (vedere paragrafo 4.4).
Danno renale
Non è necessario alcun adeguamento della dose nei pazienti con danno renale. Pantoprazolo Teva Italia 40 mg non può essere utilizzato nella terapia associata per l'eradicazione di H. pylori in pazienti con danno renale in quanto non sono attualmente disponibili dati sull'efficacia e la sicurezza di Pantoprazolo Teva Italia 40 mg nel trattamento associato di questi pazienti (vedere paragrafo 5.2).
Anziani
Non è necessario alcun adeguamento della dose negli anziani (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica
Pantoprazolo Teva Italia 40 mg non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 12 anni di età a causa dei dati limitati sulla sicurezza e l'efficacia in questa fascia di età (vedere paragrafo 5.2).
Modo di somministrazione
Uso orale
Le compresse di Pantoprazolo Teva Italia 40 mg non devono essere masticate o frantumate e devono essere deglutite intere con un po' d'acqua 1 ora prima dei pasti.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Pantoprazolo Teva Italia
Ipersensibilità al principio attivo, ai derivati benzimidazolici o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Pantoprazolo Teva Italia può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Un moderato numero di dati relativi a donne in gravidanza (tra 300 e 1000 gravidanze esposte) indica che pantoprazolo non causa malformazioni o tossicità fetale/neonatale.
Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere il paragrafo 5.3).
A scopo precauzionale, è preferibile evitare l'uso di pantoprazolo durante la gravidanza.
Allattamento
Studi condotti su animali hanno dimostrato l'escrezione di pantoprazolo nel latte materno. Esistono informazioni insufficienti sull'escrezione di pantoprazolo nel latte materno, ma è stata riportata escrezione nel latte materno umano. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso. Pertanto, si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con pantoprazolo tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia con pantoprazolo per la donna.
Fertilità
In studi sugli animali non c'è stata evidenza di compromissione della fertilità in seguito alla somministrazione di pantoprazolo (vedere paragrafo 5.3).
Patologie correlate:
- Esofagite
Infiammazione del rivestimento interno (mucosa) dell'esofago, il più delle volte a causa di una prolungata esposizione al reflusso di materiale acido dallo stomaco (esofagite peptica). - Gastrite
Patologia causata dall'infiammazione acuta o cronica della mucosa che riveste la parete dello stomaco. - Sclerodermia
Domenica 26 settembre 2010 è la Giornata del Ciclamino, che offre la possibilità da ormai dieci anni, di sostenere la lotta alla Sclerodermia. Una patologia cronica, autoimmune, invalidante, multiorgano che colpisce in prevalenza le donne, ma può essere diagnosticata per tempo - Ulcera
Lesione infiammatoria aperta dovuta all'azione corrosiva dei succhi gastrici, localizzata sulla superficie interna dello stomaco (ulcera gastrica) o del duodeno (ulcera duodenale).
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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