Penstapho

02 novembre 2024

Penstapho


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Cos'è Penstapho (oxacillina sale sodico)


Penstapho è un farmaco a base di oxacillina sale sodico, appartenente al gruppo terapeutico Antibatterici penicillinici. E' commercializzato in Italia da Laboratoires Delbert

Confezioni e formulazioni di Penstapho disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Penstapho disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Penstapho e perchè si usa


PENSTAPHO trova la sua indicazione nelle infezioni causate da germi Gram-positivi, quali il Diplococcus pneumoniae, Streptococcus pyogenes e Staphylococcus aureus, compresi anche i ceppi di Staphylococcus aureus produttori di penicillinasi.
  • Nelle infezioni delle vie respiratorie: polmoniti, bronchiti, infezioni dell'orecchio, del naso e della gola.
  • Nelle infezioni della pelle e dei tessuti molli: foruncolosi, ulcerazioni settiche, infezioni da ferite, celluliti ed ascessi.
  • Nelle osteomieliti, infezioni del tratto genito-urinario, batteriemie ed enterocoliti stafilococciche.
NOTA: debbono essere condotti dei test batteriologici per determinare il microorganismo responsabile e la sua sensibilità a PENSTAPHO. È inoltre necessario tenere conto delle linee guida ufficiali sull'impiego appropriato degli antibiotici.

Indicazioni: come usare Penstapho, posologia, dosi e modo d'uso


Devono essere effettuati studi batteriologici per individuare gli organismi causali e la loro suscettibilità alle penicilline penicillinasi-resistenti.

La durata della terapia varia a seconda del tipo e gravità dell'infezione, nonché delle condizioni generali del paziente. Perciò, deve essere stabilita dalla risposta clinica e batteriologica del paziente.

La terapia deve essere continuata per almeno 48 ore dopo che il paziente è divenuto afebbrile, asintomatico e le colture sono negative.

Nelle infezioni stafilococciche gravi, la terapia con le penicilline penicillinasi-resistenti deve essere continuata per almeno 14 giorni.

Il trattamento dell'endocardite e dell'osteomielite può richiedere una durata più lunga. Le infezioni causate da streptococchi betaemolitici devono essere trattate per almeno 10 giorni al fine di prevenire l'insorgenza di febbri reumatiche o di glomerulonefriti.

PENSTAPHO deve essere somministrato esclusivamente per iniezione endovenosa lenta o, preferibilmente, per infusione endovenosa (v. par. 6.6).

Per infezioni da lievi a moderate delle vie aeree superiori o per quelle localizzate nella pelle e nei tessuti molli:

Adulti o bambini dal peso uguale o superiore a kg 40: da 250 a 500 mg ogni 4-6 ore.

Bambini di peso inferiore ai 40 kg: 50 mg/kg/die in dosi egualmente suddivise ogni 6 ore.

Nelle infezioni più gravi come quelle delle vie aeree inferiori o disseminate:

Adulti o bambini dal peso uguale o superiore a kg 40: 1 g o più a giudizio del medico, ogni 4-6 ore.

Bambini dal peso inferiore ai 40 kg: 100 mg/kg/die in dosi egualmente suddivise ogni 4-6 ore.

Popolazioni speciali

Insufficienza renale

Generalmente, nei pazienti con insufficienza renale, non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio; tuttavia nei soggetti con clearance della creatinina inferiore a 10 ml/minuto può essere indicato il dosaggio più basso dell'usuale range posologico.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Penstapho


PENSTAPHO è controindicato in pazienti nei quali sia nota ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Generalmente controindicato in gravidanza, allattamento (v. par. 4.6) ed in età neonatale (v. par. 4.4).

Penstapho può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidenza

Dato che la sicurezza del prodotto in gravidanza non è stata stabilita, nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia, il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità sotto il diretto controllo del medico.

Allattamento

L'oxacillina è escreta nel latte materno e va quindi somministrata con cautela alle donne che allattano.

Quali sono gli effetti indesiderati di Penstapho


Disturbi del sistema immunitario: sono clinicamente noti due tipi di reazioni allergiche alle penicilline, immediata e ritardata.

Le reazioni immediate si verificano di solito entro 20 minuti dalla somministrazione e variano in severità dall'orticaria e prurito, all'angioedema, laringospasmo, broncospasmo, ipotensione, collasso vascolare, fino al decesso. Tali reazioni anafilattiche immediate sono rarissime. Un altro tipo di reazione immediata, accelerata, può presentarsi tra 20 minuti e 48 ore dalla somministrazione ed include orticaria, prurito e febbre. Benché talvolta possano presentarsi edema laringeo, laringospasmo, ed ipotensione, gli esiti sono raramente letali.

Le reazioni allergiche ritardate alle penicilline di solito si presentano dopo 48 ore e sino a 2-4 settimane dall'inizio della terapia. Le manifestazioni di questo tipo di reazione includono i sintomi della malattia da siero (febbre, astenia, orticaria, mialgie, artralgie, dolore addominale) e vari rash cutanei (es.: porpora).

Patologie gastrointestinali: si possono presentare nausea, vomito, diarrea, stomatite, lingua nigra villosa ed altri sintomi di irritazione gastrointestinale. Con le penicilline penicillinasi-resistenti raramente è stata riportata colite pseudomembranosa associata ad antibiotici.

Patologie del sistema nervoso: dopo somministrazione di grandi quantitativi endovena di penicilline penicillinasi-resistenti, specie in pazienti con insufficienza renale, si possono presentare reazioni neurotossiche simili a quelle osservate con la penicillina G (p.e. letargia, confusione, spasmi, mioclono multifocale, convulsioni epilettiformi localizzate o generalizzate), molto raramente ambliopia e neuropatie.

Encefalopatia (ad es. confusione, compromissione della coscienza, epilessia e disturbi del movimento, vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego.).

Patologie renali ed urinarie: sono stati associati con la somministrazione di meticillina sodica ed infrequentemente con la somministrazione di nafcillina, oxacillina, cloxacillina, e dicloxacillina danno renale tubulare e nefrite interstiziale. Le manifestazioni di questo tipo di reazione possono includere rash, febbre, eosinofilia, ematuria, proteinuria ed insufficienza renale. La nefropatia non appare essere dose-correlata ed è generalmente reversibile dopo pronta interruzione della terapia.

Patologie del sistema emolinfopoietico: sono stati associati con l'uso di penicilline penicillinasi-resistenti eosinofilia, trombocitopenia, anemia emolitica, agranulocitosi, neutropenia, leucopenia, granulocitopenia e depressione del midollo osseo.

Patologie epatobiliari: è stata associata con l'uso di penicilline penicillinasi-resistenti epatotossicità, caratterizzata da febbre, nausea e vomito insieme a test epatici anormali, soprattutto innalzamento dei livelli di SGOT. Sono stati riportati aumenti asintomatici e transitori delle concentrazioni sieriche di fosfatasi alcalina, SGOT e SGPT.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: dermatite bollosa.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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