Seledie

02 novembre 2024

Seledie


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Cos'è Seledie (nadroparina calcica)


Seledie è un farmaco a base di nadroparina calcica, appartenente al gruppo terapeutico Eparine. E' commercializzato in Italia da Italfarmaco S.p.A.

Confezioni e formulazioni di Seledie disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Seledie disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Seledie e perchè si usa


Seledie è indicato per il trattamento delle trombosi venose profonde.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Seledie


Nadroparina è controindicata nei casi di:
  • ipersensibilità al principio attivo nadroparina, all'eparina o ai suoi derivati, comprese altre eparine a basso peso molecolare, o ad uno qualsiasi degli eccipienti anamnesi positiva per trombocitopenia con nadroparina (vedere anche paragrafo 4.4 Avvertenze Speciali e precauzioni di impiego)
  • sanguinamento attivo o aumentato rischio emorragico legati a disturbi dell'emostasi, ad eccezione della coagulazione intravascolare disseminata non indotta da eparina
  • lesioni organiche a rischio di sanguinamento (come ulcera peptica in fase attiva, retinopatie, sindrome emorragica)
  • accidenti cerebrovascolari emorragici
  • endocardite infettiva acuta
  • insufficienza renale grave (clearance della creatinina <30 ml/min) in pazienti che ricevono trattamento per trombosi venosa profonda
  • nefropatie e patologie pancreatiche gravi, ipertensione arteriosa grave, traumi cranioencefalici gravi nel periodo postoperatorio
  • l'anestesia loco-regionale per procedure di chirurgia elettiva è controindicata in quei pazienti che ricevono eparina a basso peso molecolare per uso terapeutico.

Seledie può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Gli studi nell'animale non hanno evidenziato alcuna attività teratogena o fetotossica. Tuttavia, esistono solo dati clinici limitati riguardanti il passaggio di nadroparina attraverso la placenta nelle donne in gravidanza. Pertanto l'uso di nadroparina in gravidanza non è consigliato a meno che i benefici terapeutici superino i possibili rischi.

Allattamento

Le informazioni sull'escrezione di nadroparina nel latte materno sono limitate. Le attuali conoscenze indicano che, per effetto delle dimensioni molecolari delle eparine a basso peso molecolare e dell'inattivazione gastrointestinale, il passaggio nel latte materno e l'assorbimento per via orale da parte del lattante è trascurabile. Tuttavia, come precauzione, alle madri che allattano e che ricevono nadroparina, deve essere consigliato di non allattare.

Fertilità

Non esistono studi clinici sull'effetto di nadroparina sulla fertilità.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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