Sodio Bicarbonato Monico

24 novembre 2024

Sodio Bicarbonato Monico


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Cos'è Sodio Bicarbonato Monico (sodio bicarbonato)


Sodio Bicarbonato Monico è un farmaco a base di sodio bicarbonato, appartenente al gruppo terapeutico Soluzioni endovena elettrolitiche. E' commercializzato in Italia da Monico S.p.A.

Confezioni e formulazioni di Sodio Bicarbonato Monico disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Sodio Bicarbonato Monico disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Sodio Bicarbonato Monico e perchè si usa


Trattamento di:
  • Arresto cardiocircolatorio
  • Stati di acidosi metabolica
  • Shock
  • Intossicazione da barbiturici, salicilati e metanolo
  • Sindromi emolitiche e rabdiomiolitiche
  • Iperuricemie
  • Perdite intestinali di bicarbonato (conseguenti a diarrea).

Indicazioni: come usare Sodio Bicarbonato Monico, posologia, dosi e modo d'uso


Il medicinale è una soluzione ipertonica con il sangue che deve essere somministrata per via endovenosa con cautela e a velocità controllata di infusione solo dopo diluizione fino all'isotonicità (circa 1,5% di sodio bicarbonato corrispondete a circa 16 mEq di bicarbonato per 100 ml) con soluzioni compatibili (vedere paragrafo 6.2).

La soluzione può essere impiegata come tale per via endovenosa solo nel caso di arresto cardiaco.

In generale, la dose dipende dall'età, peso, condizioni cliniche, quadro elettrolitico, equilibrio acido-case e osmolarità del paziente allo scopo di ripristinare i valori normali di pH ed elettroliti (in caso di shock, sindromi emolitiche e rabdomiolitiche e perdite di bicarbonato) o di alcalinizzare le urine in caso di intossicazione o di iperuricemia (almeno a pH 7,0).

In particolare:

Nell'arresto cardiaco:

Da 50 a 100 mEq in bolo, seguiti da 50 mEq ogni 5-10 minuti in relazione ai rilievi dell'equilibrio acido-base.

Nelle forme acute e subacute di acidosi metabolica

Adulti: dose iniziale da 2 a 5 mEq/kg di peso corporeo nel corso di 4-8 ore a seconda della gravità dell'acidosi. La dose poi va aggiustata in relazione alle concentrazioni ematiche di bicarbonato rilevate o ai risultati dell'emogasanalisi (incremento di 20-22 mmol/L).

Bambini: dose iniziale di 1 mEq/Kg somministrata per infusione endovenosa lenta, diluendo la soluzione a 0,5 mEq/ml, fino ad un dosaggio massimo di 8 mEq/kg di peso corporeo al giorno per evitare una eccessiva diminuzione della pressione cerebrospinale e possibile emorragie intracraniche.

Nei bambini la sicurezza e l'efficacia dell'uso di sodio bicarbonato non sono state determinate.

Anziani: negli anziani sopra i 60 anni la dose massima è di 90-100 mEq di bicarbonato al giorno.

È consigliabile NON ottenere la piena correzione dell'acidosi nelle prime 24 ore per evitare l'alcalosi legata ad una eccessiva correzione respiratoria.

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Sodio Bicarbonato Monico


  • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
  • alcalosi metabolica o respiratoria, in particolar modo se ipocloremica (vomito, perdite gastrointestinali, terapia diuretica):
  • ipocalcemia.

Sodio Bicarbonato Monico può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Non sono disponibili dati su possibili effetti negativi del medicinale quando somministrato durante la gravidanza o l'allattamento o sulla capacità riproduttiva.

Pertanto, il medicinale non deve essere usato durante la gravidanza e durante l'allattamento, se non in caso di assoluta necessità e solo dopo aver valutato il rapporto rischio/beneficio.

Quali sono gli effetti indesiderati di Sodio Bicarbonato Monico


Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati di Sodio Bicarbonato, organizzati secondo la classificazione organo-sistema MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati.

Disturbi dell'equilibrio idrico ed elettrolitico

Alcalemia, ipernatremia, ipervolemia, iperosmolarità

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Episodi febbrili. infezione nel sito di infusione, dolore o relazione locale, irritazione venosa, trombosi o flebite venosa, cellulite chimica con necrosi tissutale di tessuti molli per stravaso accidentale.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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