21 novembre 2024
Xilometazolina EG
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Cos'è Xilometazolina EG (xilometazolina cloridrato)
Xilometazolina EG è un farmaco a base di xilometazolina cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Decongestionanti. E' commercializzato in Italia da EG S.p.A. - Società del Gruppo STADA Arzmeimittel AG
Confezioni e formulazioni di Xilometazolina EG disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Xilometazolina EG disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
A cosa serve Xilometazolina EG e perchè si usa
- Trattamento sintomatico temporaneo della congestione nasale a causa di rinite o sinusite.
XILOMETAZOLINA EG 1 mg/ml spray nasale è destinato ai bambini a partire dai 12 anni di età e agli adulti.
Indicazioni: come usare Xilometazolina EG, posologia, dosi e modo d'uso
Posologia
Bambini dai 12 anni di età e adulti: 1 nebulizzazione in ogni narice, a seconda della necessità, fino a tre volte al giorno.
Popolazione pediatrica
XILOMETAZOLINA EG 1 mg/ml è indicato in bambini a partire dai 12 anni di età per somministrazione secondo le modalità sopra descritte.
XILOMETAZOLINA EG 1 mg/ml non deve essere usato in bambini con meno di 12 anni. Altri dosaggi farmaceutici possono essere più adeguati alla somministrazione in questa popolazione.
Modo di somministrazione
XILOMETAZOLINA EG è per uso nasale.
Si raccomanda ai pazienti di soffiarsi accuratamente il naso prima di usare la preparazione. L'ultima dose di ogni giornata di trattamento deve essere preferibilmente somministrata prima di andare a letto.
Come usare XILOMETAZOLINA EG
- Rimuovere il tappo protettivo.
- Prima di utilizzare lo spray per la prima volta, premere l'erogatore a vuoto per almeno cinque volte fino a quando viene emessa una nebulizzazione uniforme. Alle applicazioni successive l'erogatore sarà pronto per l'uso immediato.
Bisognerà ripetere la procedura se lo spray non viene utilizzato per alcuni giorni. Attenersi a quanto segue:- 4-14 giorni di non utilizzo: 1 nebulizzazione a vuoto;
- più di 14 giorni di non utilizzo: 5 nebulizzazioni a vuoto.
- Inserire il beccuccio nella narice e premere l'erogatore una volta. Spruzzare e contemporaneamente respirare delicatamente con il naso. Ripetere la procedura per l'altra narice.
- Dopo l'uso pulire attentamente il beccuccio con della carta pulita prima di rimettere il tappo.
Per ragioni igieniche e per evitare infezioni, ogni confezione di spray deve essere utilizzata da una sola persona.
Durata del trattamento
La dose singola raccomandata di XILOMETAZOLINA EG deve essere somministrata per massimo tre volte a giorno. Non superare il dosaggio raccomandato.
XILOMETAZOLINA EG non deve essere usato per oltre 7 giorni a meno che non sia il medico a prescriverlo. Attendere alcuni giorni prima di riutilizzare questi medicinali.
L'uso prolungato ed eccessivo può causare la comparsa, rispettivamente, di iperemia reattiva o congestione da rebound (vedere paragrafo 4.4).
Nei casi di rinite cronica può essere somministrato solo sotto sorveglianza medica a causa del rischio di atrofia della mucosa nasale.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Xilometazolina EG
- Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti.
- Infiammazione “secca“ della mucosa nasale (rinite secca) - tranne nell'esame diagnostico per identificare la rinite secca o la rinite atrofica.
- Condizione che si presenta in seguito a ipofisectomia per via transfenoidale o altri interventi chirurgici con esposizione della dura madre.
Xilometazolina EG può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
I dati su un numero limitato di gravidanze esposte durante il primo trimestre non sono sufficienti per trarre una conclusione sugli effetti avversi di xilometazolina sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. A tutt'oggi non sono disponibili altri appropriati dati epidemiologici. Gli studi sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva con l'uso di dosaggi superiori a quelli terapeutici (vedere paragrafo 5.3). Xilometazolina deve essere usata solo dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Dato che un sovradosaggio può compromettere l'apporto di sangue al bambino non ancora nato, durante la gravidanza la dose raccomandata non deve assolutamente essere superata.
Allattamento
Non è noto se la xilometazolina venga escreta nel latte materno. Non si possono escludere rischi per i lattanti. È opportuno quindi decidere se continuare/sospendere l'allattamento oppure continuare/sospendere la terapia con xilometazolina tenendo presente i benefici dell'allattamento per il bambino e i benefici della terapia per la donna.
Un sovradosaggio può causare una riduzione nella produzione del latte; la dose raccomandata non deve essere superata durante l'allattamento.
Fertilità
Non sono noti effetti sulla fertilità dovuti al trattamento con xilometazolina.
Quali sono gli effetti indesiderati di Xilometazolina EG
In questo paragrafo le frequenze degli effetti indesiderati vengono definite come segue: molto comune (≥ 1/10); comune (da ≥ 1/100 a < 1/10); non comune (da ≥ 1/1.000 a < 1/100); raro (da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Disturbi del sistema immunitario
Non comune: reazioni di ipersensibilità (angioedema, eruzioni cutanee, prurito)
Disturbi psichiatrici
Molto raro: irrequietezza, insonnia, allucinazioni (soprattutto nei bambini), sonnolenza/sopore (soprattutto nei bambini)
Patologie del sistema nervoso
Molto raro: cefalea, convulsioni (soprattutto nei bambini).
Patologie cardiache
Raro: palpitazioni, tachicardia
Molto raro: aritmie
Patologie vascolari
Raro: ipertensione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comune: bruciore e secchezza della mucosa nasale, starnuti
Non comune: congestione da rebound non appena svanisce l'effetto decongestionante, epistassi
Molto raro: apnea (segnalata in seguito all'uso di xilometazolina in bambini piccoli e neonati)
Patologie gastrointestinali
Raro: nausea
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto raro: affaticamento (sonnolenza, sedazione)
Popolazione pediatrica
La xilometazolina si è dimostrata sicura nei bambini nell'ambito di diversi studi clinici. I dati derivanti da studi e casi clinici indicano che la frequenza, il tipo e la gravità delle reazioni avverse nei bambini dovrebbero essere simili a quelle riscontrate negli adulti. La maggior parte delle reazioni avverse segnalate nei bambini si sono verificate in seguito a sovradosaggio di xilometazolina. Queste includono nervosismo, insonnia, sonnolenza/sopore, allucinazioni e convulsioni. In bambini e neonati sono stati registrati casi di battito irregolare.
Segnalazione di sospette reazioni avverse
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Patologie correlate:
- Influenza
L'influenza è una malattia infettiva virale caratterizzata da sintomi di infiammazione acuta delle prime vie aeree (naso, gola, bronchi) e malessere generalizzato - Otite
Infiammazione dell'orecchio, causata spesso da un'infezione da batteri, virus o funghi. A seconda della parte dell'organo interessata viene definita otite esterna oppure otite media. - Raffreddore
Infezione di origine virale delle mucose di rivestimento delle vie aeree superiori (naso, seni paranasali, gola). Esistono più di 200 tipi di virus che possono causare il raffreddore: fra questi i più frequenti sono i rinovirus. - Rinite allergica
La rinite allergica è un disturbo infiammatorio della mucosa nasale, provocato da allergeni volatili, che si manifesta con rinorrea, starnuti, ostruzione e prurito nasale - Russamento
Russare può essere una vera e propria malattia di cui soffrono in genere più gli uomini che le donne; nel sesso femminile il problema si manifesta più frequentemente dopo la menopausa e in gravidanza - Sinusite
Infiammazione acuta o cronica delle mucose dei seni paranasali. Questi sono cavità piene d'aria scavate nelle ossa della faccia (massiccio facciale), tutte comunicanti con il naso.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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