Yvette

21 novembre 2024

Yvette


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Cos'è Yvette (gestodene + etinilestradiolo)


Yvette è un farmaco a base di gestodene + etinilestradiolo, appartenente al gruppo terapeutico Contraccettivi ormonali sistemici. E' commercializzato in Italia da Tetis Pharma S.r.l.

Confezioni e formulazioni di Yvette disponibili in commercio


Selezionare una delle seguenti confezioni di Yvette disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):

A cosa serve Yvette e perchè si usa


Contraccettivo ormonale per via orale.

La decisione di prescrivere Yvette deve prendere in considerazione i fattori di rischio attuali della singola donna, in particolare quelli relativi alle tromboembolie venose (TEV) e il confronto tra il rischio di TEV associato a Yvette e quello associato ad altri contraccettivi ormonali combinati (COC) (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

Indicazioni: come usare Yvette, posologia, dosi e modo d'uso


La paziente deve assumere regolarmente una compressa al giorno alla stessa ora e senza dimenticarsi, per 28 giorni consecutivi (una compressa attiva di colore giallo chiaro i primi 24 giorni e una compressa placebo di colore bianco i successivi 4 giorni), senza alcun intervallo tra due blister. L'emorragia da sospensione inizia in genere 2-3 giorni dopo l'assunzione dell'ultima compressa attiva e può continuare dopo l'inizio del blister successivo.

Inizio del trattamento con Yvette
  • Nessuna somministrazione di un altro contraccettivo ormonale durante il mese precedente:
    La paziente deve prendere la prima compressa il primo giorno del ciclo.
  • Passaggio da un altro contraccettivo ormonale combinato (COC) combinato, anello vaginale o cerotto transdermico:
    La paziente deve prendere la prima compressa preferibilmente il giorno dopo l'assunzione dell'ultima compressa attiva del precedente COC, comunque entro il giorno successivo il consueto intervallo senza compressa o con compressa placebo del precedente COC. Nel caso in cui siano stati usati un anello vaginale o un cerotto transdermico, la paziente deve iniziare a usare Yvette preferibilmente il giorno della rimozione, comunque entro il giorno per il quale sarebbe stata prevista l'applicazione successiva.
  • Passaggio da un contraccettivo solo progestinico (pillola solo progestinica, iniezione, impianto) o da un sistema a rilascio intrauterino di progesterone (IUS):
    La paziente può passare in qualsiasi giorno a Yvette dalla pillola solo progestinica (da un impianto o da uno IUS deve farlo il giorno della sua rimozione, mentre da un sistema iniettabile il giorno per il quale sarebbe stata prevista l'iniezione successiva), ma in tutti questi casi per i primi 7 giorni di trattamento con le compresse di Yvette deve usare un ulteriore metodo di barriera.
  • Dopo un'interruzione di gravidanza nel primo trimestre:
    La somministrazione di Yvette può essere iniziata immediatamente. Non è necessario utilizzare un ulteriore metodo contraccettivo.
  • Dopo un parto o un'interruzione di gravidanza nel secondo trimestre:
    La paziente deve iniziare il trattamento tra il 21° e il 28° giorno dopo il parto o l'interruzione della gravidanza nel secondo trimestre. Se la somministrazione inizia più tardi, la paziente per i primi 7 giorni di trattamento deve usare un ulteriore metodo di barriera. Tuttavia, se la paziente ha avuto nel frattempo un rapporto, prima di iniziare la terapia con il COC deve essere esclusa una possibile gravidanza, oppure si deve attendere il successivo periodo mestruale.
Per quanto riguarda l'allattamento, vedere il paragrafo 4.6.

Dimenticanza di una o più compresse

La dimenticanza di una compressa gialla può ridurre l'efficacia contraccettiva, in particolare se si tratta della prima compressa del blister.

Se si accorge della dimenticanza di una compressa gialla entro 12 ore dall'orario consueto di assunzione, la paziente deve assumere immediatamente la compressa dimenticata e continuare normalmente il trattamento, assumendo la compressa successiva al solito orario.

Se la paziente si accorge della dimenticanza di una compressa gialla oltre 12 ore dopo l'orario consueto di assunzione, la protezione contraccettiva può essere ridotta. La gestione delle compresse dimenticate può essere effettuata seguendo queste due regole fondamentali:

  1. l'assunzione delle compresse non deve mai essere interrotta per più di 7 giorni;
  2. per ottenere un'adeguata soppressione dell'asse ipotalamico-pituitario-ovarica è necessaria un'assunzione ininterrotta della durata di 7 giorni.
Pertanto nella pratica quotidiana possono essere seguiti i seguenti consigli:

L'ultima compressa dimenticata deve essere assunta immediatamente, anche se questo significa prendere due compresse lo stesso giorno, e il trattamento contraccettivo deve essere continuato fino alla fine del blister, utilizzando contemporaneamente un altro metodo anticoncezionale di tipo meccanico (preservativo, spermicidi etc.) per i successivi 7 giorni.

Se le compresse sono state dimenticate nella prima settimana del ciclo e nei 7 giorni precedenti la dimenticanza ha avuto luogo un rapporto, deve essere considerata la possibilità di una gravidanza. Maggiore è il numero delle compresse dimenticate e più vicine sono al consueto intervallo di placebo, più elevato è il rischio di una gravidanza.

Se la confezione in uso contiene meno di 7 compresse di colore giallo chiaro, le compresse bianche devono essere scartate e il blister successivo deve essere iniziato il giorno seguente l'assunzione dell'ultima compressa di colore giallo chiaro della confezione in uso. È improbabile che la paziente sperimenti un'emorragia da sospensione fino all'intervallo senza compresse del secondo blister, ma può sperimentare spotting o emorragia “da rottura“.

Se al termine del secondo blister la paziente non ha avuto emorragia da sospensione, prima di continuare il trattamento deve essere esclusa la possibilità di una gravidanza.

La dimenticanza di una o più compresse bianche non ha conseguenze, posto che l'intervallo tra l'ultima compressa di colore giallo chiaro del blister in uso e la prima compressa di colore giallo chiaro del blister successivo non superi i 4 giorni.

In caso di patologie gastrointestinali:

L'insorgenza di patologie gastrointestinali, come vomito o diarrea in forma grave nelle 4 ore successive all'assunzione della compressa, può provocare una temporanea inefficacia della contraccezione, a causa di una riduzione dell'assorbimento degli ormoni: in questo caso si rende necessaria l'adozione degli stessi accorgimenti raccomandati per la dimenticanza di una compressa per meno di 12 ore. Le compresse supplementari devono essere prese da un blister di riserva. Se questi episodi si ripetono per diversi giorni, sarà necessario usare un metodo contraccettivo non ormonale (preservativo, spermicidi etc.) fino a quando non si riprende a usare il blister successivo.

Modo di somministrazione

Uso orale

Controindicazioni: quando non dev'essere usato Yvette


I contraccettivi ormonali combinati (COC) non devono essere usati nelle seguenti condizioni. Se una delle condizioni appare per la prima volta durante l'uso del COC, il medicinale deve essere immediatamente sospeso.
  • Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti
  • Presenza o rischio di tromboembolia arteriosa (TEA)
  • Tromboembolia arteriosa – tromboembolia arteriosa in corso o pregressa (ad es. infarto miocardico) o condizioni prodromiche (ad es. angina pectoris)
  • Malattia cerebrovascolare – ictus in corso o pregresso o condizioni prodromiche (ad es. attacco ischemico transitorio (transient ischaemic attack, TIA))
  • Predisposizione ereditaria o acquisita nota alla tromboembolia arteriosa, come iperomocisteinemia e anticorpi antifosfolipidi (anticorpi anticardiolipina, lupus anticoagulante)
  • Precedenti di emicrania con sintomi neurologici focali
  • Rischio elevato di tromboembolia arteriosa dovuto alla presenza di più fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4) o alla presenza di un fattore di rischio grave come:
    • diabete mellito con sintomi vascolari
    • ipertensione grave
    • dislipoproteinemia grave
  • Presenza o rischio di tromboembolia venosa (TEV)
    • Tromboembolia venosa – TEV in corso (con assunzione di anticoagulanti) o pregressa (ad es. trombosi venosa profonda [TVP] o embolia polmonare [EP])
    • Predisposizione ereditaria o acquisita nota alla tromboembolia venosa, come resistenza alla proteina C attivata (incluso fattore V di Leiden), carenza di antitrombina III, carenza di proteina C, carenza di proteina S
    • Intervento chirurgico maggiore con immobilizzazione prolungata (vedere paragrafo 4.4)
    • Rischio elevato di tromboembolia venosa dovuto alla presenza di più fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4)
  • Adenoma o carcinoma epatico patologia attiva del fegato fino a quando la funzionalità epatica non è tornata normale
  • Diagnosi o sospetto di tumori maligni indotti dagli ormoni sessuali steroidei (per esempio degli organi genitali o del seno)
  • Sanguinamento vaginale non diagnosticato.
Yvette è controindicato per l'uso concomitante con specialità medicinali contenenti ombitasvir/paritaprevir/ritonavir o dasabuvir o medicinali contenenti glecaprevir/pibrentasvir o sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir (vedere paragrafo 4.5).

Yvette può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Yvette non è indicato durante la gravidanza.

Nell'uso clinico fino ad oggi, e diversamente dal dietilstilbestrolo, i risultati di numerosi studi epidemiologici hanno permesso di considerare ridotto il rischio di malformazioni con estrogeni somministrati da soli o in combinazione durante la gravidanza precoce.

Inoltre, i rischi relativi alla differenziazione sesso sessuale del feto (in particolare femminili) che sono stati descritti con i primi progestinici altamente androgenomimetici non possono essere estrapolati a più recenti progestinici (come quello utilizzato in questo medicinale) che sono notevolmente meno androgenomimetici.

Di conseguenza, la scoperta di una gravidanza in una paziente che riceve una combinazione estrogeno-progestogenica non giustifica l'aborto.

Il maggior rischio di tromboembolia (VTE) nel periodo dopo il parto, deve essere preso in considerazione quando viene ripresa l'assunzione di Yvette (vedere paragrafo 4.2 e 4.4).

Allattamento

L'uso di questo medicinale in madri che allattano al seno non è consigliato in quanto gli estrogeni-progestogeni possono ritrovarsi nel latte materno e sono stati segnalati alcuni effetti avversi sul bambino, tra cui ittero e ingrossamento del seno.

L'allattamento può essere influenzato dai COC poiché possono ridurre la quantità e modificare la composizione del latte materno.

Durante l'allattamento deve essere consigliato un altro metodo contraccettivo.

Patologie correlate:


Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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