09 giugno 2022
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Covid-19, la terapia con estrogeni riduce la mortalità
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Nelle donne in terapia ormonale sostitutiva la mortalità per infezione da Sars-CoV-2 si riduce in modo significativo
Nelle donne in terapia ormonale sostitutiva (TOS) entro 6 mesi da una diagnosi di Covid-19 la mortalità per l'infezione da Sars-CoV-2 si riduce in modo significativo, secondo quanto conclude uno studio pubblicato su Family Practice.
«Anche se entrambi i generi sono ugualmente suscettibili all'infezione, gli uomini tendono ad avere forme più gravi e tassi più elevati di ricovero in ospedale, con una mortalità che è 1,7 volte più alta rispetto alle donne» esordisce il primo firmatario Hajira Dambha-Miller, medico di famiglia e docente al Centro di ricerca sulle cure primarie presso l'Università di Southampton, Regno Unito, precisando che le donne più giovani o con elevati livelli di estrogeni hanno meno probabilità di sviluppare complicanze da Covid-19. E per verificare l'eventuale ruolo protettivo degli estrogeni contro il virus, gli autori hanno analizzato le cartelle cliniche inserite nell'archivio di cure primarie dell'Oxford-Royal College of General Practitioners Research and Surveillance Center, selezionando 1.863.478 donne seguite da 465 generalisti.
«All'interno della coorte principale i casi di Covid-19 sono stati 5451, con 235 e 171 donne con prescrizioni rispettivamente di terapia ormonale sostitutiva o di contraccettivi orali» riprende il ricercatore. Tirando le somme, emerge che nei casi di Covid-19 la terapia ormonale sostitutiva si associa a una riduzione della mortalità per tutte le cause pari al 22% (OR aggiustato 0,22), mentre nelle donne con prescrizioni di contraccettivi orali non sono stati segnalati eventi di mortalità per tutte le cause. Ma non solo: nella coorte Covid-19 il rischio di mortalità per tutte le cause era maggiore nelle donne anziane, sottopeso, ipertese o in terapia immunosoppressiva.
«Ci auguriamo che questi risultati, a supporto della teoria secondo cui gli estrogeni possono offrire una certa protezione contro le infezioni gravi da Sars-CoV-2, possano rassicurare pazienti e medici sul fatto che non vi sono indicazioni per interrompere la terapia ormonale sostitutiva a causa della pandemia» conclude Dambha-Miller.
Fonte: Doctor33
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