26 settembre 2004
Aneurisma addominale
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20 settembre 2004
Aneurisma addominale
mio padre, 76 anni e stato operato 5 gg. per un'aneurisma addominale con intervento tradizionale. . . Con tutte le conseguenze. . Che voi sapete. (e dimagrito 5 kg. solo oggi ha cominciato a bere un pò di brodo dopo una settimana senza mangiare senza bere. . E morfina volontà, il suo vicino di letto ha fatto la stessa cosa. ma con l'altro tipo di intervento il giorno dopo già beveva e non aveva tutti i tubicini che aveva mio padre, e vero che non tutti i tipi di aneurisma cheideno lo stesso intevento, ma mio padre aveva un aneurisma di 4. 5. che nel corso di 6 mesi e aumentata di 1. mi chiede come mai mio padre ha dovuto subire un intervento cosi invasivo. Senza provare a fare l'altro tipo. Sò che bosogna fare una serie di esami cosa che mio padre non ha fatto, tra l'altro un medico in ospedale spiegava al vicino di letto di mio padre. . Dicendo che l'intervento tradizionale e piu pericoloso. . Ma allora. . ???? per cortesia potete darmi una speigazione almeno voi. Mille grazie.Risposta del 23 settembre 2004
Risposta a cura di:
Prof. GIUSEPPE CASTRIOTTA
Non tutti gli aneurismi (dell'aorta addominale in particolare) possono essere trattati con l'applicazione di una endoprotesi. Dai dati forniti non è certamente possibile dire se la scelta dei colleghi sia stata corretta ma, dal momento che nella stessa struttura vengono praticate entrambe le metodiche, devo dedurre che la scelta si stata motivata ed oculata. Voglio comunque precisare che la tecnica dell'endoprotesi non è, a tutt'oggi, una tecnica di "soluzione definitiva" della malattia aneurismatica addominale.
Prof. Giuseppe Castriotta
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
BARI (BA)
Risposta del 26 settembre 2004
Risposta a cura di:
Dott. ALESSANDRO DE TROIA
Non avendo tutta la documentazione del caso di suo padre non posso risponderle in particolare.
In generale le posso dire che il trattamento per via aperta o per via endovascolare per aneurisma dell'aorta addominale viene scelto in base alle caratteristiche cliniche del paziente, all'anatomia dell'aneurisma.
La scelta per via aperta viene effettuata per pazienti con rischi cardiorespiratori relativi ASA 3 (classsificazione anestesiologica) l'aneurisma presenta una anatomia come angolazioni delle arterie o trombi estesi all'interno della sacca che rendono problematica la tecnica endovascolare. Inoltre in centri di chirurgia vascolare adeguatamente esperti la mortalità è del 1-3%.
La scelta endovascolare viene effettuata in pazienti ad alto rischio chirurgico dal punto di vista caridorespiratorio(ASA4), in cui l'aneurisma si presenta senza eccesive angolazioni o calcificazioni o trombi di parete, che renderebbero rischioso il posizionamneto della endoprotesi e metterebbe a rischio il paziente di una conversione alla via aperta trasformando un intervento da in elezione in urgenza passando da una mortalità dell'1-3% al 40-50%. Tale tecnica è stata per la prima volta eseguita nel 1991, da allora si è avuto un continuo incremento di tali procedure che necessitano di controlli periodici per vedere se l'endoprotesi rimane in sede. TAC sreitae nel tempo nel primo anno. La mortalità operatoria per questa tecnica varia dal 2 al 4%
Cordialità
Dott. Alessandro De Troia
Casa di cura convenzionata
Specialista attività privata
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