26 febbraio 2008
Ascesso coccigeo
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23 febbraio 2008
Ascesso coccigeo
Salve. Io sono Francesca, una ragazza di 19 anni e una settima fa sono stata operata per un ascesso coccigeo. Racconto brevemente. Due settimane fa mi sono bloccata al letto perchè avvertivo dolore all'osso sacro e quindi mi impediva di fare qualsiasi cosa, tanto era il dolore che potevo stare solo a pancia-sotto sul letto. Io pensavo fosse come avevo sbattutto allo spigolo di un tavolino ad un locale a carnevale e l'ho curata come se fosse un'ematoma, cioè con pomata Lasonil e punture di Voltaren. Dopo una settimana il dolore non passava e per di più mia mamma vedeva che avevo tutto gonfio e rosso la parte del sedere. Alla fine viene a visitarmi il medico di base e subito si mette in contatto con un suo amico chirurgo per farmi incidere il giorno sequente. La sera mi scoppia questa "bolla" enorme e fuoriesce tutto pus e sangue. (Povera mamma che m'ha pulita) Comunque la mattina sequente mi ricovero e mi operano. La ferita è rimasta aperta e le medicazioni sono dolorosissime sopratutto perchè io ho paura anche di fare l'analisi del sangue, quindi ho un coraggio che equivale a zero se non di meno. Il punto è; quando sono uscita, nella carta di uscita dell'ospedale, c'era solo scritto che mi hanno praticato un'incisione, uno sbrigliamento e un zaffaggio di ascesso coccigeo. Le mie domande sono: cosa significano questi 3 punti? che cos'è un ascesso coccigeo? come si può prevenire? i tempi di guarigione totale? la cicatrice si vede molto? che tipo d'incisione si fa in questi casi? posso fare qualsisi cosa, tra palestra, ballo, guida, ecc dopo la guarigione o devo rinunciare a qualcosa per via dell'intervento? posso prevenire il ritorno dell'ascesso con qualche prevenzione tipo creme o altre cose? Grazie mille.Risposta del 26 febbraio 2008
Risposta a cura di:
Dott. PAOLO BRUSCHELLI
cara signorina. . .
l'ascesso coccigeo è una complicanza di una cisti pilonidale.
www. Cistipilonidale. It www. Benessere2000. Net
quello che le sta accadendo è un iter doloroso, ma ahimè necessario.
una volta cicatrizzata la ferita ( lo sta facendo per seconda intenzione) speriamo che non le resti una fistola, cosa assai probabile, non per errore medico, ma semplicemente perchè così vanno le cose.
ove si producesse questa fistola, lei dovrà al più presto sottoporsi ad intervento chirurgico.
le auguro di scegliere in modo saggio.
cordialità
Dott. Paolo Bruschelli
Specialista attività privata
Ricercatore
Specialista in Anestesia e rianimazione
Specialista in Chirurgia generale
MONTECOSARO (MC)
Risposta del 26 febbraio 2008
Risposta a cura di:
Dott. SALVATORE SCALISE
Ciao Francesca,
quello che ti è capitato è una cosa molto fastidiosa ma che una volta risolta non da strascichi particolari.
L'ntervento come, descritto nel cartellino di dimissioni, è consistito appunto nell' incisione ( apertura chirurgica della cavità ascessuale ), pulizia della cavità stessa e zaffaggio ( ovvero la cavità è stata riempita di garza, in genere si usa quella iodoformica che serve a favorire la guarigione ). La cavità ascessuale vien fatta guarire lentamente, si dice "per seconda intenzione ", cioè senza chiuderla con punti di sutura. La cicatrice si vedrà, ma non più di tanto. Dopo la guarigione puoi fare qualsiasi cosa ti piaccia.
Per la prevenzione c'è poco da fare. Se dovessero ricomparire i sintomi ( dolore, tumefazione, arrossamento) vai subito dal medico:in genere basta un'antibioticoterapia orale associata a creme da applicare localmente.
Dott. Salvatore Scalise
Medico Ospedaliero
Specialista in Chirurgia d’urgenza
BARI (BA)
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